E’ appena uscito sia in edizione cartacea sia in ebook “Minimal”, una raccolta di foto di Patrizia Savarese con testi suoi e miei, per la collana che dirigo “Strumenti per la Transizione”. La collana intende raccogliere ebook – che si possono avere anche in cartaceo col print on demand – editi con la formula del self publishing, dove cioè l’editore svolge un insieme di servizi editoriali per l’autore che resta proprietario unico della sua opera, che può vendere, regalare, modificare, decidere se proteggerla con copyright o condividerla in copyleft, e che percepisce una cospicua parte del prezzo di copertina. Questa è una nuova forma di editoria distribuita che in una logica di tipo postindustriale si affianca all’editoria tradizionale centralizzata di tipo industriale. Il modello concettuale dell’autoproduzione sta rivoluzionando i processi di produzione e marketing. Già nel 1980 Alvin Toffler parlava di prosumer, produttore che al tempo stesso è consumatore e viceversa, ma se allora la sua era un’intuizione lungimirante, ora sta diventando un trend sempre più importante, specialmente quando si saranno diffuse le stampanti 3d a basso costo, che permettono di fabbricarci in casa gran parte di ciò che ci può servire.
Con questo libro la centralità dell’autore si realizza anche per la scelta degli editori: Blurb, specializzato in edizioni fotografiche cartacee, Homeless Book, piccolo editore indipendente specializzato in ebook. Anche questo è un fatto nuovo, oltre i contratti di esclusiva che spesso intrappolano il povero autore con logiche industriali che mal si adattano alla “liquidità” dei nostri tempi.
Gli strumenti per la Transizione sono processi di pensiero, stimoli, metodi per affrontare il passaggio già in atto dalle fonti energetiche minerali, non rinnovabili e inquinanti, a quelle di superficie, rinnovabili e non inquinanti. Oltre la tecnologia, questa transizione richiede salti di paradigma, teorie e comportamenti tali da ridurre l’effetto traumatico provocato da inevitabili crisi energetiche, economiche, sociali, politiche.
Accanto a saggisti e studiosi, la collana raccoglie le testimonianze di imprenditori ed artisti, che per natura sono orientati al futuro, alla visione lunga, all’immaginazione capace di amplificare segnali deboli.
La prima artista che compare nella collana è Patrizia Savarese, brillante e pluripremiata fotografa che oltre alle sue ricerche visive e poetiche ha praticato la fotografia a tutto campo, dai reportage dei musicisti e concerti pop-rock degli anni ’70 all’alta moda, dallo still life ai concept. Attualmente collabora con la Getty Images, per cui ha creato buona parte delle immagini che compaiono in “Minimal”.
Patrizia, sensibile ai temi e alle istanze dei cambiamenti climatici e dell’impronta ecologica, dei rifiuti, del degrado ambientale, da qualche tempo si dedica ad una sua personale ricerca sul piccolo, sul semplice, sul vicino, che ha trovato la sua sintesi in questa raccolta di foto cercate, e trovate, nel balcone della sua casa, in cucina, nel piccolo tratto di spiaggia in cui si rifugia quando ha bisogno di silenzio e di spazio, per scoprire e celebrare piccole cose insignificanti e quotidiane, ortaggi, rifiuti e cocci, microrelitti marini.
Nel nostro mondo sempre più connesso, intricato, veloce e fibrillante, Patrizia ci invita a fermarci, a guardarci intorno, a imparare di nuovo come si può osservare con attenzione una sola piccola cosa invece di sorvolare con un continuo, frenetico scroll, videate, paesaggi urbani ed extraurbani, relazioni umane, eventi sociali, parole, immagini, flash, link, url, bip. E quindi ci fa fare qualcosa che in qualche modo si oppone al frenetico precipitare delle crisi ricorrenti in cui ci stiamo avvitando. E fermandoci appena, come per miracolo, incontriamo la bellezza!
Cuori di cavoli. Le foto, in stampe d’arte da un metro quadrato, sono state esposte a torino e a Roma dallo Shenker Institute presso cui si possono acquistare.