Ho scritto “kilometri” in una delle prime pagine del mio libro “Come imparare una cosa al giorno e non invecchiare mai” che Mondadori pubblicherà a fine anno. Una solerte e abile redattrice/editor ha corretto “kilometri” in “chilometri”. Ha seguito la consuetudine: scrivono così quasi tutti. Però, se l’editore pubblicherà il testo contenente “chilometri” sarà passibile di una sanzione da 250 € a 750 € per l’inosservanza di quanto disposto dal Decreto del Presidente ella Repubblica N°802 del 12/8/1982 in applicazione della Direttiva CEE 80/81.
L’Art.1 del Decreto stabilisce che “Per indicare le unità di misura di cui ai commi precedenti si devono usare esclusivamente le denominazioni, le definizioni e i simboli previsti nell’allegato”.
Riporto qui sotto la prima tabella dell’Allegato. Sfatiamo, dunque, subito l leggenda che l’alfabeto italiano comprende 21 lettere. Ne comprende 26: le leggi della Repubblica non possono essere scritte con alfabeti stranieri.
Grandezza Unità Nome Simbolo
Lunghezza Metro m (*)
Massa Chilogrammo kg (*)
Tempo Secondo s (**)
Intensità corrente elettrica Ampère A
Temperatura termodinamica Kelvin K
Quantità di materia Mole Mol
Intensità luminosa candela Cd
(*) la m e la k sono minuscole – ma Word ogni tanto la cambia in maiuscole
(**) la s è minuscola – ma Word ogni tanto la cambia in maiuscola
È italiana, dunque, la lettera k, che si trova anche nel famoso documento di Capua del 960: “Sao ko kelle terre per kelli fini …”. Va, dunque, usata come nelle altre lingue, doverosamente e certo per indicare i multipli delle unità di misura come prescrive la legge.
“kilometri” e NON “chilometri”!
Nello stesso decreto citato appaiono – e sono italiane! – – le altre 4 lettere: j – come in “joule”, w – come in Watt, x – come in lux, y – come in henry.
È triste che nella terza riga della tabella il legislatore si dia la zappa sui piedi: impone kg e scrive chilogrammo!
La disattenzione del legislatore introdurrebbe nell’alfabeto italiano anche la “è” con accento grave, come in “Ampère”
Più oltre, nel decreto, troviamo la Tabella 1.3 che stabilisce i prefissi che moltiplicano il valore di qualunque unità per vari coefficienti. Per milioni (106), per miliardi (109) e per migliaia di miliardi (1012) i prefissi sono: M (Mega), G (Giga) e T (Tera)- Sono da multare e fustigare i giornalisti, i deputati e gli autori che scrivono “2148 MLD di debito pubblico” (invece di 2,15 T€ ovvero 2148 Giga€) ; che scrivono “IVA evasa per 37 MLN” (invece di 37 M€ ovvero 37 milioni di Euro).
Dovemmo anche smettere di indicare il punto decimale con una virgola e di separare i gruppi di 3 ordini di grandezza degli interi con punti invece che con virgole come fa la grande maggioranza dei Paesi del mondo.
Chi scrive 1,5 per dire “uno e mezzo” (e magari lo legge “uno punto cinque”) dovrebbe scrivere 1.5 .
Un milione e seicentoquindici mila euro andrebbe scritto 1,615,000 €,
Anche gli anglosassoni non sono scevri da difetti: per indicare due milioni e mezzo di dollari, scrivono 2.5m$, che nel Sistema Internazionale vuol dire due millesimi di dollaro e mezzo. Scrivono “per capita”, invece di “pro capite” come facciamo correttamente in Italia.
E perseverano tutti diabolicamente.