L’IDEA DEL GIOCO, DEL VIAGGIO NELLA FANTASIA FINALIZZATO A RILASSARE LA MENTE PER PREPARARLA A NUOVE SFIDE (CHE IL MONDO NON CI RISPARMIA DI CERTO MAI) MI SEMBRA SIA PASSATA. NEL SENSO CHE NESSUNO MI HA DATO DEL “PAZZO”

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Riassumendo…

Delfino animale di mare…

Leone animale di terra…

 

Manca un animale del cielo.

Che ne direste di giocare al Gabbiano?

 

Provate a fantasticare con me, cercate di vedere le scene che vi descriverò

E’ di primo mattino e il sole appena sorto luccica tremolando sulle scaglie del mare appena increspato. 

Ad un miglio dalla costa un peschereccio arranca verso il largo.

Il vostro stormo (siete un gabbiano, non dimenticatelo, uscite dai vostri panni, rilassatevi…), il vostro stormo si aduna, inizia a giostrare e ad accanirsi per beccare qualcosa da mangiare. 

 

INIZIA COSI’ UNA NUOVA GIORNATA…

 

Continuate a immaginare ad occhi socchiusi

comodamente abbandonati sul vostro divano o poltrona preferiti

 

Voi gabbiano -solo soletto, lontano dalla costa e dalla barca- vi state allenando per conto vostro, lontano dal vostro stormo. Siete un gabbiano speciale, volete volare più in alto…

 

Vi trovate a una trentina di metri d’altezza.

Distendete le zampette palmate.

Vi tendete per imprimere alle ali una torsione tale che vi consenta di volare lento. 

 

E infatti…

Rallentate tanto che il vento diventa un fruscio lieve intorno a voi.

Tanto che il mare rista immoto sotto le vostre ali.

 

Continuate a immaginare

non deconcentratevi

 

Stringete gli occhi…

Vi concentrate intensamente…

Trattenete il fiato…

E compite ancora uno sforzo per accrescere di un paio di centimetri…

 

La maggior parte dei gabbiani non si da pena di apprendere del volo altro che le nozioni elementari.

Basta loro arrivare dalla costa a dov’è il cibo e poi tornare a casa.

 

Per la maggior parte dei gabbiani volare con conta, conta mangiare.

A voi, invece, non importa tanto procurarvi il cibo quanto volare.

 

Più di ogni altra cosa al mondo

a voi piace librarvi nel cielo

E salite a più di trecento metri di altezza…

Battendo le ali a più non posso vi buttate in picchiata.

Una picchiata vertiginosa verso le onde.

In appena sei secondi toccate le settanta miglia all’ora.

 

Poi riprovate…

E questa volta salite a quota seicento.

Vi buttate in picchiata…

° Becco dritto in giù

° Ali tutte aperte e… appena toccate le cinquanta miglia, spiegate e ferme.

 

Nello spazio di dieci secondi

siete sfrecciati a novanta miglia  all’ora

 

 

AVETE STABILITO IL RECORD MONDIALE DI VELOCITA’ DEI GABBIANI

Ma volete ancora provare, fare di più…

Ritornate a seicento metri di quota sopra il mare.

E senza star li a pensare un momento che questa volta potreste anche fallire -forse morire- portate le ali ad aderire saldamente al corpo, lasciando tese al vento solo le strette estremità di esse a mò di alettoni.

 

VI GETTATE IN PICCHIATA!

 

Il vento vi introna nella testa con un fragore spaventoso.

Settanta miglia all’ora, novanta, centoventi…e ancora più forte.

 

A centoquaranta miglia l’ora una piccola torsione, leggerissima, e uscite in picchiata.

 

Saettate verso il cielo alto

sotto il chiaro di luna 

 

E’ notte…

Raggrinzite gli occhi a fessura nel vento e il vostro cuore esulta.

 

 

Centoquaranta miglia all’ora

senza dare una sbandata

 

Il rilassante fantastico volo di fantasia in cui vi ho coinvolto continua.

E al levar del sole siete di nuovo là che vi allenate.

 

Visti da mille e più metri i pescherecci sembrano scagliuzze nella glauca distesa delle acque e il vostro stormo appare come un indistinto nugolo di volteggianti atomi di povere…

 

Vi sentite vivo come non mai

fremete di gioia

fieri di aver domato la paura

!!!

 

SIETE UN GABBIANO SPECIALE 

E VOLETE VOLARE PIU’ IN ALTO…

 

Ora respirate lentamente e profondamente.

Aprite gli occhi e fate ciao con le mani.

 

Piaciuto il film?

La regia è del vostro coach di dinamica mentale

 

Però… ve ne sarete accorti… 

Mi sono fatto aiutare da Richard Bach e dal suo Gabbiano Jonathan Livingstone.