Di seguito si riporta la fitta corrispondenza intercorsa fra Il Prof. Mario Tiengo e Massimo Cocchi e Lucio Tonello.
E’ proprio questa corrispondenza del 2008 che lascia segno e sogno di Mario Tiengo, mente illuminata e capace di straordinarie intuizioni.
Egli riteneva la ricerca fatta da Massimo Cocchi e Lucio Tonello degna di un grande riconoscimento scientifico e in tal senso si adoperò.
L’incontro di Mario Tiengo con Brunetto Chiarelli convinse i due a proporre Massimo Cocchi e Lucio Tonello per la nomination al Kyoto Prize, proposta che fu accettata e che ha consentito a Massimo Cocchi e Lucio Tonello di essere a loro volta interpellati come nominator per il Kyoto Prize.
Il sogno di Mario Tiengo, comunque, era il Nobel, come si può desumere dai contenuti delle lettere.
Oggi, che un gruppo di amici, nella consapevolezza del valore della ricerca, decide di costituire un Comitato per iniziare il lungo e difficile percorso per la nomination al Nobel di Massimo Cocchi e Lucio Tonello, Mario Tiengo non può avere la gioia di essere primo attore assieme a Brunetto Chiarelli, tuttavia noi sappiamo che il suo sguardo, il suo affetto e la sua grande amicizia accompagnano questa avventura.

 

 

Lettere di Mario Tiengo

 

Carissimo Massimo,

ho in mente di promuovere alla Societa’ del Giardino, per il mese di Maggio o Giugno una manifestazione culturale dal titolo “La depressione, una epidemia del nostro secolo”. Ovviamente tu ne sarai il protagonista. A presto Ciao Mario

MANIFESTAZION GIARDINO SU DEPRESSIONE lunedì 05/01/2009 11.25

 

Riflessione sotto l’albero di Natale.

Caro Massimo,

A Natale ognuno di noi fa il consuntivo della propria esistenza. Ti invio la riflessione 2008. Quando, su una rivista scientifica di prestigio leggevo un lavoro che  mi interessava , consapevole che i risultati e le considerazioni scientifiche erano obsolete di circa un paio d’anni (i tempi tecnici per  la pubblicazione) anziche’ scrivere agli Autori, io  andavo a trovarli, ovunque fosse la loro Universita’: Inghilterra, Svezia, o anche Stati Uniti, Canada’, Giappone , Sud Africa, Australia, e rimanevo con loro una o due settimane. Vivendo con loro in laboratorio o in sala operatoria mi rendevo conto di persona di tutto. Del perche’ loro avevano fatto questa ricerca, quale era la ragione che li spingeva a esplorare quel filone di ricerca, quali erano i risultati attuali raggiunti e quali erano i risultati o i dati che il gruppo di ricerca si apprestava a pubblicare. In questo modo penetravo di persona nei significati piu’ profondi di quel filone di ricerca ed  entravo  nello  spirito  reale  dello studio in  modo assolutamente  indelebile. Inoltre  allargavo la  cerchia internazionale  di ricercatori importanti e dei miei rapporti di amicizia con importanti personaggi del mondo scientifico (alcuni rimasti tali a tutt’oggi). Il risultato sul piano della mia preparazione scientifica fu veramente brillante e mi diede la grande soddisfazione di essere sempre all’avanguardia culturale della mia disciplina, la fisiopatologia e terapia del dolore, della quale sono sempre stato appassionato cultore, e quindi di raggiungere quell’ alto rispetto scientifco  internazionale  che  oggi  ancora  mi onora  (inviti  a   tenere   lezioni, conferenze citazioni, targhe e premiazioni lo attestano). E oggi ho la grande soddisfazione di essere considerato un testimone della Storia della nascita e degli importanti sviluppi e conquiste culturali della mia disciplina, la terapia del dolore (vera epopea nel novecento), della quale sono sempre stato appassionato cultore, e quindi di raggiungere quell’ alto rispetto scientifco internazionale che oggi mi circonda. Inoltre, e’ ovvio,  che  ho  visto mezzo mondo in tempi belli (niente guerre ne rischi di odiosi attentati terroristici).

Tuttavia questa medaglia presenta un’altra faccia, negativa, che è questa. Tutto cio’ (viaggio in prima classe, hotel cinque stelle, inviti a cena e quant’altro spende un giovanotto ricco e da solo in giro per il mondo !) aveva un costo annuale assai elevato . E se pensiamo che questo lo facevo varie volte all’anno si puo’ immaginare quanto mi sia potuto costare. Inoltre questa scelta comportava anche un’altro onere, di certo assai piu’ grave: il mancato guadagno professionale. Infatti non e’ possibile (e nemmeno corretto) coltivare una “clientela privata” ed assentarsi continuamente (e’’ facilmente comprensibile che il chirurgo che non ha la sicurezza di trovare sempre disponibile un dato anestesista non lo chiama mai). In altre parole ho ridotto a quasi nulla la redditizia attivita’ professionale .

In conclusione nei sessant’anni della mia carriera Universitaria mi sono “mangiato”quasi tutta la cospicua fortuna ereditata, Comunque non ho rimpianti !! Reputo sia stato l’investimento migliore che  abbia potuto fare !! Mi avvio, pago e sereno (ma  credimi assolutamente senza fretta!!), all’inevitabile appuntamento con Nostra Sorella della Falce che, altrettanto tranquillamente, mi sta attendendo in un punto imprecisato del percorso della mia esistenza terrena .

Un abbraccio affettuoso Mario

RIFLESSIONE NATALE 2008 sabato 06/12/2008 17.00

 

Caro Massimo,

con piacere ti ho inserito fra gli oratori al Satellite del 7 Novembre nella sessione Short presentations. Bello il titolo . Mi sarebbe piaciuto darti piu’ tempo ma il programma delle Relaziomi è stato comunicato allla IASP due anni fa e da quella data e’ chiuso. Sarebbe stato interessante una tua idea di come puo’ apparire il dolore muscolare, anche assai intenso, nei soggetti depressi, in assenza di qualsiasi agente fisico dannoso muscolare. Io parlero’ della percezione del dolore, e della sua modulazione, per soli eventi mentali. Il caso piu’ clamoroso e’ la scomparsa del dolore per il solo evento mentale “suggestione” quale si ha nel placebo (40-60 % di soggetti placebo responders !!).

Cari saluti Mario

titolo Cocchi venerdì 24/10/2008 18.37 Car—– Original Message —–

From: mara.sala@tiscali.it

To: ‘Mario Tiengo’

Sent: Friday, October 24, 2008 5:59 PM

Subject: titolo Cocchi

 

Gent.ma Dott.sa Sala,

con riferimento al colloquio di questa mattina sono a proporLe un titolo per la short communication:

“A new biochemical route to understand the mood disorders”

Massimo Cocchi

Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Bologna

 

Questo titolo, alla luce di passate e recenti pubblicazioni che legano il dolore alla depressione e che, tuttavia, non riescono ancora a spiegare la cronologia della insorgenza del disordine psichiatrico in pazienti affetti da dolore.

Cordiali saluti, Massimo Cocchi Molinella, 30 Ottobre 2008

Il mondo dei quanti nella percezione del dolore.

Mario Tiengo

Agli inizi del novecento i fisici elaborarono due teorie che sconvolsero il mondo. la teoria della Relatività e la Meccanica Quantistica. Cosi, essi aprirono le porte, per la prima volta nella millenaria storia dell’umanità, al mondo dell’atomo, l’elemento fondamentale dell’essere vivente.

(M. Tiengo, Presentazione, in Silvio Leoni “Kairos”, edizioni di Sofia, Milano)

Come ha avuto inizio l’universo ? Come finira’? E la vita? E la mente ? Non sono certo domande nuove. Di nuovo c’e’ che forse siamo sul punto di trovare risposte.

(Paul Davies, Dio e la nuova Fisica)

Il dolore è la presa di coscienza di informazioni nocicettive. Con questa considerazione aprivo il mio primo corso di lezioni di Fisiopatologia e terapia del dolore alla Università di Milano nel 1982 (1). Infatti il dolore riconosce cinque fasi funzionali:

1. nocicezione (eccitazione del nocicettore da un causa lesiva) ;

2. trasmissione (dal nocicettore al talamo) :

3. distribuzione dal talamo a varie areee del cervello (sensoriale, cognitiva, emotiva);

4. integrazione (della informazioni nocicettive cerebrali) ;

5. percezione (presa di coscienza e insorgenza del dolore).

 

Ma il fenomeno percezione del dolore presenta anche stranezze. Ad esempio si può ottenere mancanza di percezione (analgesia) senza somministrare alcun analgesico ma solo somministrando una sostanza assolutamente inerte e suggestionando il paziente che trattasi di un potente analgesico, come avviene nel placebo. Oppure negli stati depressivi possono aversi forti dolori muscolari in assenza di qualsiasi causa fisica patogena che possa giustificarli. Nel novecento molto lavoro e’ stato fatto, ed ottenuto grande progresso nelle nostre conoscenze anche su tali eventi. Si sono compresi e descritti percorsi (le vie del dolore), centri spinali e talamici e si e’ anche scoperto che la trasmissione possiede un complesso sistema spino-bulbo-mesencefalico di modulazione delle informazioni nocicettive. Infatti, si è descritto il meccanismo di modulazione all’ingresso del midollo spinale (il famoso “cancello”) e i sistemi di analgesia discendenti. Ma come e perchè dall’integrazione delle informazioni nocicettive emerga la percezione del dolore, ossia l’individuo ne prenda coscienza ed “avverta” il dolore, rimane ancora un mistero.

Il problema si incentra dunque sulla coscienza. Per spiegarci la percezione dovremmo conoscere perchè e quando un individuo sia cosciente (quindi percepisca il dolore) o non lo sia (mancanza della percezione); un problema da sempre dominio dei filosofi e dei teologi, ma che oggi e’ diventato argomento di studio e di ricerca anche dei neurobiologi. Infatti si tende sempre più a considerare l’essere cosciente come espressione di attività delle cellule e delle reti neuronali.

Io penso abbiano ragione coloro i quali conducono ricerche sulla coscienza applicando i prinicipi e il complesso formulario matematico della fisica quantistica. Scrive Feynman “Nel corso del ventesimo secolo abbiamo imparato che nel mondo subatomico la natura si comporta in modi strani, stravaganti e strabilianti e sconosciuti al mondo comune che abitualmente ci circonda”. Questo e’ il percorso che segue Stuart Hameroff, uno dei massimi studiosi di quantistica applicata alle neuroscienze. Ce ne parlerà, fra poco, nella sua lettura magistrale sulla coscienza. In una intervista recentissima (2) Hameroff afferma: “Come riesce il cervello a generare la coscienza? …i meccanismi di base della coscienza sprofondano a un livello molto più infinitesimo, all’interno dei neuroni stessi” Si devono insomma affrontare non solo problemi molecolari ma anche atomici e delle loro particelle infinitamente più piccole. Quando in questo abisso di particelle avviene qualche disfunzione compare la malattia psichica. “sono disordini che avvengono non solo nel cervello ma in ogni altro tessuto sangue compreso” afferma Hameroff e prosegue: “Non e’ un caso che alla base delle malattie psichiche ci siano anomalie molecolari, l’hanno dimostrato Cocchi e Tonello con la depressione. E’ davvero l’inizio di una nuova era per la psichiatria”. Ecco dunque che alla fisica del visibile, la fisica degli oggetti che abitualmente vediamo e tocchiamo intorno a noi (quella fisica newtoniana che a scuola con i suoi evidenti principi, che parevano eterni e immutabili, ci aveva tranquillizzato), succede la nuova fisica, la fisica del mondo invisibile, delle particelle molecolari, atomiche e subatomiche. Oggi il mondo dei quanti impone anche nelle neuroscienze la sua logica, mutevole, bizzarra e inquietante ma inevitabile poichè è la logica su cui si fonda il vivente.

Con affetto e grande stima saluto i Colleghi Massimo Cocchi e Lucio Tonello che hanno promosso questo Convegno. Un convegno che si ripromette di esaminare e discutere i risultati raggiunti dalla loro teoria secondo cui dalla alterazione biofisica della membrana delle piastrine e’ possibile dedurre con sicurezza scientifica lo stato psicopatologico del soggetto. Fino ad oggi le piastrine erano considerate solo come “elementi del sangue di dimensioni microscopiche di gran lunga inferiori ai globuli bianchi e ai globuli rossi, che si aggregano quando il sangue coagula”. Ma adesso, qualcosa sta cambiando. Adesso, come afferma il Premio Nobel Kary Mullis, “sta per succedere qualcosa di grande”.

 

Bibliografia

1. M. Tiengo, 1983, Lezioni di fisiopatologia e terapia del dolore, Edizioni libreria Cortina, Milano

2. S. Hameroff  11 Ottobre 2008, Un altro Se costruito con blocchi di neuroni, La Stampa, TuttoScienze

 

Ciao.

Allego documento di introduzione al congresso di Molinella del prossimo 31 Ottobre. Costituisce una autorevole presa di posizione da parte del prof. Mario Tiengo, fisiologo, Università di Milano, prima cattedra AL MONDO di Terapia del Dolore, ha collaborato con Popper, Eccles ecc.

A mio avviso va archiviata con i documenti del congresso. A presto,

Lucio

Documento Tiengo lunedì 13/10/2008 9.43

 

Carissimi Massimo e Lucio,

complimenti !!! Ho letto gli articoli e sono sempre piu’ convinto che la giornata di Dicembre in cui faremo una scorpacciata di baccala’ a Stoccolma si avvicini sempre piu’.

Un caro abbraccio Mario

ARRIVEDRCI A STOCCOLMA mercoledì 24/09/2008 21.21

Splendida! Potrebbe essere (e mi auguro lo sia) il nocciolo della presentazione di Massimo Cocchi e Lucio Tonello al Re di Svezia, come in uso, alla cerimonia di consegna del Nobel !! Ciao e auguroni Mario

LETTERA A MASSIMO martedì 16/09/2008 11.59

Cara Venera,

questa  e’  da  inviare  per  posta  su  carta  intestata  Presidente  Giardino.  Firmo  quando ritorniamo dalle ferie.

Cordiali saluti Mario Tiengo

 

Ch.mo Prof. Prosperi,

la ringrazio per la Sua lettera e per le Sue parole che rappresentano una importante ed autorevole conferma del valore scientifico e sociale della scoperta d Massimo Cocchi e di Lucio Tonello e della opportunita’ della loro candidatura al Premio Nobel. Inoltre questo e’ per il mondo scientifico italiano una splendida occasione per dimostrare la attualita’ dei suoi tradizionali valori.

Lieto di un incontro la saluto con viva cordialita’ Mario Tiengo

LETTERA PROF. PROSPERI lunedì 04/08/2008 10.02

 

Carssimi Massimo e Lucio,

ricevo in questo momento la bellssima lettera del Prof. Prosperi, le cui parole confermano la reale importanza di cio’ che ci stiamo apprestando a fare. Per me e’ questa una grande soddisfazione che spero, e ne sono convinto, si concretera’ presto in una prestogiosa realta,

Un caro abbraccio Mario

LETTERA PROSPERI sabato 02/08/2008 18.07

 

Carissmi,

ricevo  la  lettera  assolutamente  splendida  del  Preside  Lercker.  Rispondero’  per posta con entusiasmo appena riapre la segreteria al Giardino.

un caro abbraccio Mario

LETTERA LERCKER venerdì 01/08/2008 16.00

 

Ho parlato con Chiarelli che mi dice sta lavorando al progetto anche attraverso, da quel che ho capito, anche attraverso una Accademia Giapponese. Adesso aspettiamo che tutti lavorino tranquilli e teniamo le dita incrociate

cari saluti Mario

CHIARELLI mercoledì 30/07/2008 11.04

 

Vedrei la richesta ufficiale principale sottoscitta dal Presidente dell’Accademia dei Lincei e firmata da un stuolo di Accademici.

A latere richieste di appoggio di grosso spessore innazituto di Kary Mullis, e poi la mia e di altri.

SequestoarrivasseaStoccolmaintempopotremmodivulgarela notizia importante della nomination a Molinella.

Ciao Mario

Cari saluti Mario

RICHIESTA ACCADEMIA LNVE NOMINATION NOBEL mercoledì 16/07/2008 8.32

 

 

 

Caro Massimo e caro Lucio,

l’idea che voi siate premiati con il Nobel era maturata nel mio cervello gia’ da diverso tempo e armeggiavo dentro di me come meglio poterla realizzare. Io direi di procedere in questo modo. Chi e’, in Italia, accredidato a tale Nomination e’ l’Accademia dei Lincei. Voglio dire che una proposta che provenga da questa prestigiosa Accademia viene presa in considerazione con la massima attenzione dalla Accademia di Svezia che decide ogni anno le Nomination. Occorrerebbe quindi

che la proposta venisse da un gruppo di Accademici del Lincei. Allora io proporrei di invitare al Convegno di Molinella un, anche modesto, gruppo di Accademici e, in quella circostanza magari durante una colazione riservata, io faccio la proposta.

Poi vediamo. Sappiatemi dire. Un caro abbraccio affettuoso con….l’augurio piu’ sincero vostro Mario

NOMINATON  NOBEL martedì 15/07/2008 3.13

—– Original Message —–

From: “Massimo Cocchi” <massimo.cocchi@unibo.it> To: <mario.tiengo@fastwebnet.it>

Sent: Monday, July 14, 2008 6:24 PM

 

Caro Mario, quello che sto per scriverti è molto difficile e non ti nascondo che ho a lungo meditato.

La svolta a questo mio pensiero deriva da quanto ha dichiarato Kary Mullis e, compreso la tua, dalle testimonianze di Hameroff e Rasenick.

Kary ha testualmente dichiarato “questa è una scoperta che rivoluzionerà il mondo della medicina, della filosofia e, forse, anche quello della religione”.

Una dichiarazione molto pesante, se pensiamo che è stata fatta da uno dei più prestigiosi Nobel viventi.

Come tu sai io e Lucio non siamo niente nel panorama internazionale e poco in quello nazionale, anche perchè abbiamo sempre lavorato, senza grandi ruoli ufficiali, e mai fatto politica di lobby scientifica.

Una proposta da parte tua, fatta a Kary Mullis potrebbe aprire, di fatto, ad una nomination che sarebbe già di per se, senza ulteriori ambizioni, il massimo riconoscimento pubblico del nostro lavoro e renderebbe a me e Lucio giustizia delle difficoltà di operare in una nazione dove i meriti sono poco riconosciuti.

Io mi sto adoperando per aprire a Lucio una strada verso gli Stati Uniti e, visti gli apprezzamenti, potrebbe anche riuscire. Certamente in Italia non possiamo contare su posizioni accademiche di grande rilievo, rimanendo, per questo, fuori dai circuiti che conosciamo.

In fondo abbiamo una certezza, che con la nostra intuizione abbiamo identificato un qualcosa che, nelle due patologie più importanti del mondo, la depressione e la patologia cardiovascolare ischemica, per la prima volta può aprire un capitolo di speranza.

Io non so se questa sia una operazione da Nobel e poco mi interessa, certamente una nomination potrebbe cambiare sostanzialmente la nostra vita, in particolare quella di Lucio.

Ti chiedo di pensarci e se deciderai per tentare sarà un onore per tutti se la proposta verrà da te.

Forse mi sono bruciato il cervello a forza di pensare, ma è proprio pensando che mi sono convinto che, forse, ha ragione Kary a dire quel che ha detto.

Forse anche la comprensione più approfondita della comprensione dello stato di coscienza passa anche, come dice Hameroff, da quello che abbiamo fatto.

Un abbraccio affettuoso come sempre, Massimo.

 

“Proprio in questi giorni Lucio e Massimo mi hanno dato una delle maggori soddisfazoni che ma potessi sperare: il Convegno sulla Coscienza con una impostazione tutta nuova e finalmente dando la parola a persone, come Stuart Hameroff, che sullo studio della coscienza hanno iniziato a dare impostazioni corrette e ci stanno portando in una direzione dalla quale sicuramente possamone attenderci risposte mportanti.”

Mario Tiengo

lunedì 14/07/2008 16.12

Caro Massimo e caro Lucio,

voglio complimentarmi con voi per la impostazione modernissima e di elevato livello scientifico che avete dato al vostro Convegno sulla coscienza. Io seguo abbastanza l’argomento e vi assicuro che il vostro Convegno rimarra’ negli annali come l’espressione di un decisivo salto di qualita’ intellettuale e culturale, di grande portata, negli studi sulla coscienza.

Grazie anche per l’attenzione con cui avete voluto onorarmi in modo ben superiore ai miei modestissimi meriti di appassionato cultore, come algologo, degli studi sulla coscienza. (il dolore e’ la presa di coscienza di informazioni nocicettive) .

Buona estate !!!

Un caro abbraccio Mario

CONVEGNO SU COSCIENZA venerdì 11/07/2008 23.01

 

Da: Mario Tiengo [mailto:mario.tiengo@fastwebnet.it] Inviato: domenica 30 marzo 2008 20.47

A: Massimo Cocchi

Oggetto: TRIONFO TUA CONFERENZA

 

Carissimo Massimo,

la tua conferenza sta avendo un riscontro veramente notevole. I presenti ne stanno parlando con grande entusiasmo. Sopratutto i medici ai Colleghi . Posso assicurarti che e’ stato un vero grande successo. Tra l’altro tutti concordano, sopratutto i profani, per la tua chiarezza espositiva e anche delle diapositive. Ci sono molte  richieste del tuo libro. Si trova in libreria? Vorrei pregarti, se ti e’ possibile, inviarne una copia al seguente indirizzo Dott.ssa Layla Cortese : via Cesare Battisti 19, 20122 Milano. Grazie ancora e

Un caro abbraccio Mario

 

Grazie degli auguri che ricambiamo di cuore. Complimenti per la “nomination”. A quando il baccala’ a Stoccolma ?

Un caro abbraccio Mario & Stella

—– Original Message —– From: Massimo Cocchi

To: mario.tiengo@fastwebnet.it

Sent: Wednesday, December 19, 2007 8:50 AM

 

Messaggio originale—–

Da: Mario Tiengo [mailto:mario.tiengo@fastwebnet.it] Inviato: domenica 7 ottobre 2007 10.01

 

E’ LA MATTINA DEL 7 OTTOBRE 2007, DOMENICA. Accendo il televisore ed assisto a scene della “marcia della pace”. Rifletto: se l’uomo perde il desiderio della guerra, perde anche l’aggressivita’; ed allora i topi torneranno, con molta allegria, a riappropriarsi della crosta terrestre e si nutriranno di uomini.

Mario