N°138 Gennaio 2022

 

Se cerchiamo Immagini di librerie se ne trovano tantissime, di tutto il mondo, le più antiche, le più prestigiose, le più moderne, le più voluminose, e posso andare avanti per tanto ancora, ma questa immagine di Ante Hamersmit, chiamata “Child looking at plenty of possibilities” è per me la più rappresentativa al mio attuale stato d’animo.

Abbiamo iniziato un nuovo anno e le condizioni mondiali non sono cambiate tantissimo negli ultimi due anni, anzi, sotto certi aspetti notiamo tutti tanta stanchezza in più, difficoltà ad intravedere un futuro, ad immaginare un futuro che è una delle cose più tristi, soprattutto se pensiamo ai nostri adolescenti, ai bambini piccolissimi che ormai ritengono la mascherina parte essenziale della nostra vita.

Sono aumentati i femminicidi, le truffe, online o alla vecchia maniera, il bullismo, la stupidaggine.

Per questo, e sono convinta da sempre, la cultura e la bellezza possono aiutarci ad uscire dall’impasse, ad aprirci la mente a nuovi orizzonti, ad imparare dal passato conservando la memoria per poter andare avanti.

Per questo è fondamentale insegnare ai piccoli a leggere, a scoprire tanti mondi diversi, mille possibilità attraverso la lettura! Perdere – si fa per dire – del tempo a leggere è tutto tempo guadagnato per la nostra salute mentale e culturale. Certo, è molto più facile guardare la TV, giocare col tablet o il cellulare. Ma, si può anche cominciare a fare ascoltare le storie narrate e incuriosirli per sapere come va a finire e passare dall’ascoltare al leggere… Le forme si trovano e i bambini sono ricettivi, anzi la maggior parte di loro sono delle vere spugne! Siamo noi, che siamo logorati…

Facciamo uno sforzo per leggere di più e per far leggere di più!!!

 

Gli articoli di questo mese:

“Cavernicoli” di Giuseppe Monti.

 

“WEBFARE: una proposta politica” di Umberto Santucci. Il webfare è la combinazione fra web e welfare, e consiste in politiche di sostegno, educazione e valorizzazione di tutte le persone che, estromesse da cicli produttivi dall’automazione crescente, sono comunque necessarie alle macchine che, se non dovessero più soddisfare i loro desideri e i loro consumi, non avrebbero senso.

 

“IL POPOLO DEI TOPI” di Antonio D’Antonio. Il titolo di quest’articolo non può che riportare all’ultimo racconto di Franz Kafka “Josefine la cantante” scritto nel 1924, quando l’autore era già malato e pubblicato postumo. La storia è molto semplice: i topi sono tutti eguali e conducono la stessa vita, uniforme e grigia, irta di pericoli e fatica giornaliera; il loro flebile fischio è l’unica cosa che rompe il silenzio delle catene del quotidiano. Molto interessante e molto attuale.

 

“LA CITIZEN’S SCIENCE” di Luigi Campanella. La citizen’s science è sostanzialmente rappresentata dalla collaborazione fra ricercatori e cittadini per raccogliere dati sperimentali e si basa sulla messa a disposizione dei cittadini di strumentazioni ed esperienze montate dai ricercatori, ma che sulla base della suddetta collaborazione consentono di raccogliere una maggiore quantità di dati contribuendo così, attraverso l’ analisi critica di questi, a trasformare il mero dato analitico in strumento di conoscenza e in guida agli interventi.

 

“NON MI ABITUERO’ MAI” di Walter Zanuzzi. Le recenti restrizioni dovute alla pandemia stanno mettendo a dura prova la nostra capacità di adattamento e la nostra libertà di agire e di questo siamo tutti vittime e protagonisti allo stesso tempo, ma ciò che stiamo vivendo è solo l’ultima goccia di un processo che, per ragioni diverse, è iniziato molti anni fa e ha cambiato il mondo.

 

“DEFINIRE IL TEMPO” di Roberto Vacca. “Sarebbe bello se potessimo trovare una buona definizione di tempo” – “Forse potremmo dire: “Il tempo è ciò che accade quando non accade nient’altro.”

 

“I FIGLI COME CLIENTI, gli ambiziosi” di Franco Marmello. Continua la serie di Marmello dando delle indicazioni preziose per i genitori, soprattutto di questi tempi nei quali certe volte la convivenza obbligata fa diventare loro ancora più impazienti del solito e ci ricorda che l’esempio è fondamentale.

 

“L’ARTE DI “RICOMPORRE” OGGETTI DI SCARTO” di Graziella Falaguasta.  Educazione al rispetto dell’ambiente, riuso, valorizzazione creativa e artistica dei materiali scartati, ma “dimenticati”: sono questi alcuni degli aspetti che hanno ispirato Annarita Serra (https://annaritaserra.com/)  nel suo percorso di più di 20 anni di lavoro. Complimenti all’artista per la creatività e la bellezza delle sue opere!

 

“IL NOME E’ VINCENZO” di Valentina Tropiano. Ad un anno della dipartita del nostro carissimo amico e collaboratore della rivista, il Prof. Vincenzo Porcasi, sono felice di poter pubblicare un articolo scritto da una sua allieva, presente sulla nostra rivista per la prima volta insieme a Porcasi ed altre volte in solitaria. Una bellissima continuità!

 

“IL MIO MARE” di Marisol Barbara Herreros. Il mio rapporto con il mare è d’importanza vitale per la mia vita, e nasce per forza con l’Oceano Pacifico visto le mie origine e si stende a tutti i mari conservando l’intimità e la libertà che mi dona. Grazie a questo articolo, il racconto di un accadimento della mia famiglia – che riguarda specificamente mia madre – che mi appartiene da sempre, ha preso tutta un’altra definizione diventando la vera e propria tragedia come raccontata nei giornali dell’epoca.

 

“GOMORRA E MUCCINO: LA FAMIGLIA è il luogo del conflitto. Da sempre” di Simone Corami. Un accostamento intelligente degli opposti, di due oramai serie nostrane di successo con delle caratteristiche molto riconoscibile per tutti, da leggere!

 

“INDOMITI” di Laura Lambiase Profeta. Da Napoletana verace e con una grande conoscenza delle tradizioni e dei costumi del suo popolo, Laura ci scrive dei tradizionali festeggiamenti di Sant’Antonio Abate, ma soprattutto ci parla di Napoli con un amore ed una passione facendola amare anche a noi. Nel mio caso non c’era assolutamente bisogno, ma vorrei in tanti leggessero questo articolo.

 

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Marisol Barbara Herreros

Responsabile della Redazione

 

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