Carissimi amanti dell’arte e amici ed amiche della Famiglia Artistica Milanese, continua il nostro viaggio per presentarvi i Maestri che hanno reso possibile la realizzazione della mostra Esposizione Intima, da noi organizzata per i 150 anni di vita della nostra associazione.
Oggi incontriamo Lia Nicolaci.
Premessa:
Buongiorno Lia.
Riassumo brevemente il tuo profilo artistico: hai una grande passione per il disegno a matita che usi per raccontare volti, sguardi ed anime. Hai presentato i tuoi lavori in diverse occasioni grazie a mostre collettive e personali.
Sei socia della Famiglia Artistica Milanese ed hai partecipato all’Esposizione Intima organizzata per i 150 anni dell’associazione.
Per farti conoscere maggiormente dai nostri amici lettori ti porrò cinque domande.
Come hai scoperto la grafite e quali sono state le tue prime esperienze artistiche con questa tecnica?
La grafite l’ho scoperta 30 anni fa circa, ricevendo come regalo da un caro amico un set completo con gradazioni di diversa durezza.. strumenti da disegno di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.
La mia prima esperienza iniziò proprio in quel periodo con piccoli schizzi per sperimentare le varie sfumature di “colore” del nero più o meno intenso.
Quali sono le tue fonti di ispirazione e come le trasformi in opere d’arte?
Le mie fonti d’ispirazione sono foto dei miei viaggi o di amici che mi colpiscono particolarmente. Uso la fotografia per fermare l’attimo fuggente, per avere un promemoria per ricostruire la sensazione che quell’istante mi ha trasmesso. Per storicizzare l’evento. Questo artifizio mi aiuta molto. Poi lascio libero il mio cuore affinché riviva l’attimo e mi permetta di riprodurlo grazie alla grafica.
Come hai sviluppato il tuo stile artistico nel corso degli anni e quali sono i principali elementi che caratterizzano le tue opere?
Il mio stile l’ho sviluppato con molta pratica sperimentando con polvere di grafite, pennelli, sfumini per cercare di migliorare la qualità del disegno, e continuo il mio percorso…
Gli elementi che caratterizzano le mie opere sono gli occhi, lo sguardo di un bambino o di un adulto… L’ intensità di ciò che vedo, sento e mi arriva all’anima.
Quali sono i progetti futuri che hai in mente per la tua carriera artistica e cosa ti piacerebbe raggiungere?
I miei progetti futuri??… Prima cosa è migliorarmi e trasmettere ciò che metto sul foglio. Per il resto non ho grandi progetti e ambizioni… Qualche mostra personale, una in programma a maggio.. farmi conoscere.. e poi chissà.. lascio che sia…
Quali consigli daresti ad un artista emergente che vuole sviluppare la propria carriera nel mondo dell’arte e della grafite in particolare?
Il consiglio che darei ad un artista emergente é quello di non aver fretta… disegnare soggetti che appartengo alla propria storia o che gli arrivano al cuore, solo così si può entrare in quello stato di benessere che ti permette di far nascere qualcosa che allo sguardo delle persone trasmetta sensazioni e ti metta in “comunicazione” con loro tramite il tuo lavoro artistico. Li renda partecipi delle tue sensazioni. Crei in loro benessere.
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