Soheila Abad, in pochi, pochissimi, sanno chi è eppure è una donna iraniana della quale dovremmo conoscere la storia per meditarci sopra. Ho scritto “è una donna”, no, non è vero, è una bambina di dieci anni a cui hanno rubato l’infanzia per ben due volte.
E’ stata trattata come se fosse una donna, ma lei non era d’accordo.
A Sohelia il sistema legislativo iraniano le ha rubato la sua infanzia una prima volta rendendola una sposa bambina a dieci anni.
Sohelia si è ribellata e ha ucciso il marito.
Il sistema giudiziario le ha rubato una seconda volta il suo diritto all’infanzia, definitivamente, impiccandola. A dimostrazione che la piaga delle spose bambine è riconosciuta, dal sistema giudiziario iraniano come lecita, ma non come attenuante.
Nel primo semestre del 2022, ci sono state 251 esecuzioni nelle carceri, tra cui almeno 10 casi di donne, secondo quanto riportato dall’Ong “Iran Human Rights“.
Quest’anno, si potrebbe presto superare il triste totale di 314 esecuzioni dell’anno scorso: una tendenza che diverse Ong mettono in relazione con l’arrivo al potere dell’ex capo del sistema giudiziario, Ebrahim Raisi.
Uno stillicidio di vite annientate su decisione dei tribunali iraniani.
Prosegue, infatti, la raffica di esecuzioni in Iran: tre donne al patibolo in sole 24 ore.
La macchina delle esecuzioni in Iran non si ferma, anzi le condanne a morte in carcere registrano nuovi picchi, con una media di più di una al giorno dall’inizio dell’anno.
Nell’ultima settimana di luglio, 32 sono state le esecuzioni, comprese le impiccagioni, lo stesso giorno, di 3 donne condannate per aver ucciso il marito.
All’orrore generale suscitato da questo ritmo spaventoso, si somma quello specifico per le vicende umane di certi condannati.
Fra loro, Soheila Abad, data in moglie forzatamente ad appena 10 anni a un uomo molto più anziano di lei.
Sempre secondo l’Ong Iran human rights, sono almeno 164 le donne mandate al patibolo fra il 2010 e il 2021.
Sperando che il futuro governo di destra, della sedicente “nuova destra” non abbia in animo di reintrodurre la pena di morte anche in Italia, sottile confine con il preannunciato blocco navale del Mediterraneo.