Nell’odierna era digitale, molti di noi conoscono la sensazione di sovraccarico cognitivo. Il costante afflusso di informazioni provenienti da varie fonti spesso ci mette in difficoltà nell’elaborare e conservare la grande quantità di dati che ci arrivano. Questo sovraccarico di informazioni non solo ostacola la produttività e aumenta i livelli di stress, ma compromette anche le nostre capacità decisionali. In questo scenario, diventa fondamentale non solo esplorare strategie efficaci, ma anche tecnologie che possano attenuare il sovraccarico cognitivo.

Un approccio innovativo per affrontare questo problema è l’utilizzo della realtà diminuita. La realtà diminuita, che si contrappone alla realtà aumentata, non è solo un’idea concettuale ma una tecnologia tangibile. Si tratta di filtrare o ridurre selettivamente le informazioni presentate a un individuo nell’ambiente circostante.
Sfruttando questa tecnologia, possiamo alleviare il sovraccarico cognitivo e migliorare la nostra capacità di concentrarci sulle informazioni essenziali.
Immaginate di poter far scomparire alcuni oggetti del vostro ambiente circostante come se non fossero mai esistiti. Con l’ausilio della tecnologia della realtà diminuita, questo può essere reso possibile.

Ma che cos’è esattamente la realtà diminuita? E’ una tecnologia della comunicazione – ancora in fase di studio e piuttosto sperimentale – che, a differenza della realtà aumentata che aggiunge elementi a un ambiente del mondo reale, consente di rimuovere oggetti o elementi specifici dal mondo reale. Ciò è possibile grazie a una combinazione di algoritmi di computer vision, elaborazione delle immagini e grafica avanzata. Analizzando il feed video in diretta  di una telecamera o di un sensore, il sistema può identificare ed eliminare particolari oggetti o elementi dal flusso video.


La funzionalità della realtà diminuita si basa sull’analisi in tempo reale del flusso video proveniente da una telecamera o da un sensore. Il sistema impiega algoritmi di computer vision per identificare l’oggetto o l’elemento da rimuovere, creando un “buco” nel flusso video. Questo buco viene poi riempito con una texture o un motivo che si fonde perfettamente con l’ambiente circostante. Questa tecnica, nota come “inpainting”, dà l’impressione che l’oggetto non sia mai stato presente nel flusso video.


Le potenziali applicazioni della realtà diminuita sono ampie e diversificate. Per esempio nell’industria dell’architettura e del design si potrebbe sfruttare la realtà diminuita per rimuovere istantaneamente alcuni elementi da un edificio o da uno spazio. In questo modo, architetti e progettisti possono visualizzare l’aspetto di uno spazio senza quegli elementi prima di impegnarsi nella costruzione. O pensiamo al mondo dell’ automotive e dei trasporti. La realtà diminuita potrebbe rivelarsi preziosa in questi settori, eliminando i punti ciechi e gli ostacoli dalla visuale del conducente. Ciò aumenterebbe la sicurezza sulla strada e ridurrebbe il rischio di incidenti. Oppure pensiamo al settore dell’intrattenimento e dei giochi, la realtà diminuita potrebbe essere usata per creare esperienze più coinvolgenti. Eliminando le distrazioni del mondo reale, le persone possono immergersi completamente nel gioco o nel film che stanno guardando.


Sebbene le potenziali applicazioni della realtà diminuita siano davvero entusiasmanti, è fondamentale considerare i potenziali impatti che accompagnano questa tecnologia. Come, p.es., privacy e sicurezza. In questo delicato settore la realtà diminuita avrebbe il potenziale di rimuovere persone, targhe o altre informazioni identificative dalle riprese video. Un altro esempio è sicuramente quello della disinformazione. Le potenzialità di manipolazione di questa tecnologia potrebbero essere utilizzate per creare fake news o informazioni fuorvianti, rimuovendo o alterando alcuni elementi di un video, sarebbe possibile manipolare la narrazione. Gli usi futuri della realtà diminuita potrebbero includere il miglioramento dei tour virtuali delle proprietà immobiliari, la rimozione di elementi di distrazione dalle trasmissioni sportive in diretta e l’assistenza ai chirurghi durante interventi complessi.


Certo, c’è ancora molto da fare perchè questa tecnologia diventi accessibile e disponibile per tutti. L’accuratezza della rimozione degli oggetti dipende dalla qualità del segnale video e dalla sofisticazione degli algoritmi di computer vision utilizzati.


Ma al di là di questi aspetti, c’è da considerare comunque il contributo che potrebbe avere l’adozione di una tecnologia della comunicazione come la realtà diminuita per ridurre il sovraccarico di informazioni a cui siamo sottoposti continuamente.