Il rapporto della Sclenza con la società civile e la sua crescita economica e sociale è oggetto di lunghi dibattiti a partire dall’antica Grecia e dai primi insegnamenti di Etica, intesa come Scienza del comportamento. Per alcuni settori della Scienza questo aspetto diviene particolarmente drammatico in quanto sono in gioco vite esposte a epidemie, a patologie gravi, a menomazioni e disabilità.
Si pensi alla brevettazione di farmaci, uno dei temi più caldi e mai estintisi: si confrontano una tesi filotecnologica che vede nel brevetto uno strumento di finanziamento della ricerca e di conseguente crescita dell’innovazione e quindi del mercato ed una tesi sociale che vede nel brevetto un limite alla possibilità che un farmaco possa contrastare certe patologie senza alcuna differenza per le reali disponibilità economiche che possono o non possono renderne possibile l’acquisto.
L’Europa in relazione a questo problema ha fatto un passo in avanti lanciando il mercato unico dei farmaci con la riduzione da 10 ad 8 anni del diritto di brevetto la semplificazione ed accelerazione delle procedure di autorizzazione oltre che lo sviluppo dei bugiardini elettronici, ma la difesa del brevetto resiste a queste pressioni sociali. L’industria farmaceutica lo ritiene fondamentale anche ai fini della capacità di innovazione.
Si può obiettare con molte argomentazioni circa la politica speculativa di questi ultimi anni da parte del settore. Farmaci per le malattie rare spesso colpevolmente trascurato, circa il perdurante sovradimensionamento rispetto al potenziale uso raccomandato delle confezioni medicinali, circa le finalità quasi esclusivamente economiche nella scelta dei mercati di sviluppo, circa la scarsa attenzione alla gestione dei rifiuti e scarti medicinali,
alla non sempre chiara posizione rispetto al problema degli effetti collaterali.
C’è poi da denunciare la scarsa incisività delle azioni in favore di diete equilibrate e poco costose che, attraverso i principi nutrizionali e protettivi della funzionalità introdotti, possono ridurre il ricorso a farmaci:si pensi ad antiossidanti, vitamine, antimicrobici presenti in numerosi comuni alimenti.
La Politica è chiamata ad attenzionare il settore affinché dove non arriva l’etica e l’economia possa arrivare lo stato sociale a difesa delle comunità più deboli ed esposte. La XII Commissione Affari sociali ha svolto le audizioni informali, in sede di Atti dell’Unione Europea, della proposta di direttiva recante un codice dell’Unione relativo ai medicinali per uso umano e della proposta di regolamento sull’autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano.
Nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni in materia di sicurezza delle cure e dei pazienti e di contrasto alla medicina difensiva, ha anche svolto le audizioni di rappresentanti della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO) e della Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche (FNOPI).La medicina di precisione, in particolare il monitoraggio terapeutico dei farmaci (TDM), è essenziale per ottimizzare il dosaggio dei farmaci e minimizzare la tossicità. Tuttavia, gli attuali metodi TDM presentano dei limiti, tra cui la necessità di operatori esperti, il disagio del paziente e l’incapacità di monitorare i cambiamenti dinamici dei livelli del farmaco. Negli ultimi anni, i sensori indossabili sono emersi come una soluzione promettente per il monitoraggio dei farmaci. Questi sensori offrono una misurazione continua e in tempo reale delle concentrazioni di farmaci nei biofluidi, consentendo una medicina personalizzata e riducendo il rischio di tossicità e sono destinati a diventare componenti essenziali dei sistemi sanitari, soddisfacendo le diverse esigenze dei pazienti e riducendo i costi sanitari.
Correlate a quanto detto in termini di utilizzo ottimale dei farmaci, senza sprechi né carenze, né eccessi sono alcune problematiche ambientali riferite allo smaltimento di scarti e rifiuti nei comparti ambientali rispetto ai quali quando la natura non è capace di rimediare sono soltanto le tecnologie e la ricerca scientifica a potere rimediare. Composti organici ed inorganici, micro e macro molecole, solventi e detergenti, biocidi e pesticidi, vecchi e nuovi pericoli per la salute: i depuratori non sono attrezzati per rimuovere queste componenti che pertanto finiscono nell’ambiente e da qui possibilmente nella catena alimentare. Questo obbliga a considerare con attenzione sia l’aggiornamento dei depuratori sia la loro integrazione con dispositivi innovativi. Il tema è ulteriormente complicato dalle condizioni planetarie e sociali caratterizzate da una crescente polarizzazione sociale sia temporale che spaziale su basi sociali (paesi poveri e paesi ricchi), economiche (paesi invia di sviluppo e paesi industrializzati), demografiche (paesi ad alti tassi di natalità e paesi con progressiva diminuzione della popolazione). Questa polarizzazione ha obbligato ad individuare nuovi indici di valutazione che tengono anche conto del nuovo modello dell’Economia, da lineare a circolare.
La globalizzazione conferisce a tutti questi problemi il carattere planetario. Così accordi internazionali, accordi bilaterali quadro, regolamenti e direttive diventano necessari. Con riferimento all’Europa la Next Generation EU e la sua proiezione italiana PNRR rappresentano gli strumenti messi a disposizione per utilizzare i quali dal nostro Paese in ambito sia pubblico che privato la Medicina e Chimica possono e devono svolgere un ruolo primario. Il PNRR in accordo con agenda ONU e ottavo Programma per l’ambiente stabilisce i criteri ambientali minimi per nuovi insediamenti che si basano su principi e modelli di sviluppo dell’economia circolare.