I contributi di questo mese sono tanti e su temi diversi dunque vi invito a leggere tutto…
In questi tempi bui, stiamo facendo del nostro meglio per presentare idee che ci aiutino a guardare oltre, a riflettere e ad ampliare i nostri orizzonti!
Iniziamo con l’interessante articolo di Paolo Iacci: “Il lavoro che cura” sulla visione di Franco Basaglia, che considerava il lavoro importantissimo per l’integrazione nella comunità e ci illumina su cosa può insegnare al giorno d’ oggi, quando sono passati oramai 50 anni. Entra nel vivo nel mondo di oggi, Vindice Deplano, che a due anni dall’irruzione a gamba tesa sul mondo digitale di ChatGPT, nel suo articolo pubblicato sulla rivista Docete (numero 44): “Gli orizzonti in chiaroscuro dell’IA generativa” ci sprona ad allenarci per riconoscerla e Mirko Compagno va oltre con il suo: “Memristori: il pensiero muove le macchine” dove ci parla di un importantissimo risultato sull’integrazione tra cervello umano e intelligenza artificiale, recentemente raggiunto, grazie al lavoro pionieristico di un team internazionale di ricercatori.
Una ventata d’aria fresca, bellezza e tecnologia ben applicata ci arriva dal parco di Rentilly (Lagny sur Marne) da dove Umberto Santucci ci descrive il suo bel castello! E ci prepara per entrare in temi ben più seri e gravi affrontati con molta serietà da Salvatore Fiorino in: La “trappola del debito” con cui il modello neoliberale ha rimesso a valore la nostra intera esistenza. Raccogliamo un altro punto di vista in: Dalla “decrescita felice” al “capitalismo inclusivo” di Corrado Tocci si tratta di capitalismo finanziario.
Luca Massacesi ci parla di: La comunicazione politica, tema affascinante per l’implicazione sulla vita di tutti noi, in un paese dove le cose sono cambiate e continuano a cambiare molto rapidamente, senza memoria collettiva. Si chiede se la scienza della comunicazione è una disciplina unica. Leggete l’articolo e scoprirete risposte che non sono scontate.
Prosegue Antonio D’Antonio, con il suo manuale di “Scienza dell’organizzazione in dieci punti”. Con la quinta tappa, parlando di: La struttura organizzativa e i parametri di progettazione dove ci illumina “delle parti di una macrostruttura aziendale hanno compiti diversi e caratterizzano, con la loro presenza, assenza e dimensione, le differenti forme di organizzazione e le relative variabili di progettazione organizzativa implicate…
Paolo Mottana affronta un tema solo apparentemente semplice, in realtà molto complesso: “La fine dell’amore”. Avvalendosi della diversa visione di due scrittrici provenienti da continenti diversi, ma con una visione progressista diventa un’analisi profonda dove si chiede se il New Deal delle relazioni amorose non sia una perdita devastante della nostra esperienza umana. Sempre in vena di interrogativi, Marisol Barbara Herreros in: “Identità cercasi” si chiede con una certa inquietudine quanto sia difficile per un bambino oggi formare la sua identità in tutta questa aumentata virtualità nella quale viviamo.
Troviamo un’ importante novità in: “La dieta mediterranea”, dove Luigi Campanella ci racconta come una grande innovazione venga dai ricercatori della Università Federico II di Napoli, con la proposta di esportare la dieta mediterranea nel mondo adattandola ai cibi giusti di ogni Continente. La rivista Nature ha considerato geniale l’idea trasformandola in un editoriale girato, vista la diffusione del giornale, al mondo intero e tale da giustificare una nuova denominazione, non più dieta mediterranea, ma planeterranea.
In “Servitù militari in Sardegna” la nostra Graziella Falaguasta ci presenta “Terra a perdere” un documentario autoprodotto che testimonia il disequilibrio ambientale e sociale creato dalla presenza delle servitù militari nel nostro paese. Per realizzarlo sono stati necessari due anni di lavoro di tre giornalisti d’inchiesta e ora sta facendo il giro d’Italia attraverso canali indipendenti con l’obiettivo di fare controinformazione.
“Hegel non capiva il tempo” una triste constatazione per il nostro famoso amico e matematico Roberto Vacca. Da sempre interessato e incuriosito dal concetto e propone delle definizioni tratte da “La filosofia della natura” di Hegel.
Walter Zanuzzi, in “La democrazia è in serio pericolo” è attento alla realtà internazionale. Sostiene che è in serio pericolo in tutto il mondo, non perché ci sono sistemi politici alternativi che la minacciano, ma a causa degli sviluppi tecnologici che ci sono stati e ci saranno nei prossimi anni.
Massimo Ferrario nella nostra rubrica da lui curata “inpocheparole” ci regala qualcosa in più: presenta: “Lo sciocco e l’uomo saggio” di William Crawford Anderson e aggiunge un suo commento personale per spezzettare ancora di più l’argomento in questione.
“L’Arte della Gioia” è una miniserie televisiva, in onda sulla piattaforma Sky ed in streaming su Now, che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico e della critica per la sua audacia narrativa, la profondità dei temi trattati e la straordinaria interpretazione del suo cast. Diretta da Valeria Golino è tratta dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza che viene presentata splendidamente da Simone Corami.
“Dall’”immaginazione al potere” al pragmatismo di Stato” di Laura Lambiase Profeta. Come dice lei detta così può sembrare un ossimoro… e lo è. Alla mia vetusta età è obbligatorio redigere il Bilancio (veritiero quanto basta) di una vita vissuta attraversando deserti adolescenziali, assolate piazze e oscure stanze. Fino a saltar fuori da un Buco Nero trasformatosi alchimisticamente in consapevole Albedo…
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Buona vita!!!
Marisol Barbara Herreros
Direttore Responsabile
COMUNICAZIONE DI SERVIZIO PER I LETTORI
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