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IN VINO VERITAS:
Giovane, pronto, maturo, di corpo, brillante,
austero, carico, intenso, elegante: è il
vino, concentrato di emozioni ed alchimie, allegria
e riflessioni, esplosione di sapori, profumi e
colori.
I colori… i colori racchiudono in sè
la storia, le origini, il terreno e la tecnica
di vinificazione ed il grado di maturazione delle
uve.
Fin dalla mescita, quando guardiamo in controluce
il nostro calice, scopriamo la trasparenza e limpidezza
del vino; poi, fermandoci per un istante ed inclinandolo
leggermente su un fondo chiaro, ecco sprigionarsi
l' intensità, la concentrazione ed ancora,
sollevando lo sguardo verso la parte di minor
spessore, ecco comparire le mille sfumature di
questo prezioso nettare. Infine, facendo roteare
dolcemente il calice, eccoli: i nostri archetti,
le nostre lacrime, la consistenza, la struttura.
I colori: il giallo, con sfumature verdoline,
racconta di un vino giovane, fresco, vinificato
in acciaio, che ricorda la macchia mediterranea
e la rugiada del mattino con profumi di frutta
a polpa bianca appena colta, anche acerba, dal
cedro alla mela verde, profumi accompagnati da
freschi sentori muschiati che in bocca donano
sensazioni di gradevole freschezza e vivacità.
Le uve dal colore più intenso o raccolte
a piena maturazione regalano invece vini dal colore
paglierino, più o meno intenso, che si
trasformano in riflessi dorati se la botte ha
dato loro in dono un po' di riposo. I profumi
in questo caso risultano più intensi e
spaziano da aromi che richiamano frutti maturi
ed esotici, ai fiori di camomilla, ginestra, rosa
ed erbe aromatiche, nocciole e mille altri, fino
alle note vanigliate della barrique, che in bocca
regalano morbidezza e freschezza e persistenza.
E poi l'ambra: intensa, calda, ci porta alla memoria
i colori dell'autunno con le uve raccolte tardivamente
o lasciate ad appassire sui graticci. I riflessi
sono bruni, talvolta ramati, aranciati. All'olfatto
si sprigionano ricchi e intensi i profumi di frutta
secca o smaturata, delle confetture, del miele,
del caramello. In bocca scivolano lentamente sul
palato avvolgendoci con la loro carica zuccherina
e lasciando il ricordo vivo della loro origine.
Luminosi, splendenti, purpurei sono i rossi giovani:
fatti per essere bevuti subito, sanno di uva spremuta,
prorompente all'olfatto e al gusto.
È il rubino la preziosa gemma che racchiude
in sè il mondo della maggior parte dei
vini rossi che conosciamo. Le sue diverse tonalità
ci raccontano semplicemente il vino, il vitigno
di origine, il terreno, il tipo di macerazione;
dal rubino chiaro a quello impenetrabile, compatto
fino alle sfumature granate od aranciate dei vini
più strutturati, accompagnate dal caleidoscopico
bouquet di piccoli frutti di bosco, mirtilli,
ribes, marasca e fiori, la viola, la rosa canina,
note erbacee che degradano fino all'apoteosi del
rovere e del tempo: spezie, vaniglia, liquirizia,
cacao, tabacco, note tostate. La bocca si riempie
di tutte queste sensazioni, si ubriaca della freschezza
ed astringenza tannica di alcuni e della morbidezza,
eleganza, del velluto, del vigore e della potenza
degli altri, tanto da farci sentire "…
soli in mare, sfidando la bufera"(Giosuè
Carducci).
È per questo che il vino si deve amare,
per le sorprese che ci regala senza chiedere niente
in cambio, per il lavoro meticoloso dei vignaioli,
per la cura e l'attenzione che costoro impiegano
nel raccogliere ogni grappolo d'uva, per il calore
della cantina, per i suoi profumi che raccontano
l'identità del luogo di origine.
È per questo che quando decidiamo di aprire
una bottiglia di vino, ogni gesto dev'essere studiato:
dalla scelta del bicchiere, al luogo, al cibo
che dobbiamo abbinarvi, agli amici con i quali
vogliamo condividere questa emozione, affinché
il ricordo di ogni sorso e delle sue sensazioni
possa donarci nel tempo emozioni intime e familiari.
Dott.ssa Caterina Ledda
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