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Le novita’ su Cirio e Parmalat
I due casi che hanno scosso il mondo imprenditoriale
italiano continuano ad animare i dibattitti su
televisioni e giornali, ma soprattutto nelle aule
di tribunale.
Per la Cirio il numero degli indagati e’
raddoppiato, passando da 16 a 32 e sembra che
il Pm Mapelli non abbia ancora concluso il suo
lavoro, anche se l’inchiesta e’ ormai
a buon punto.
Dopo le ultime indagini sulla fiduciaria di Montevideo,
la Fanniman corporation societad anonima che gestiva
la contabilita’ della Bombril overseas,
infatti, sara’ possible far luce sui movimenti
di capitali tra le societa’ gestite da Cragnotti
e, magari, scoprire dove sono finiti i 550 milioni
di euro che sembrano svaniti nel nulla.
Per quanto riguarda la Parmalat il numero degli
indagati e’ di 28 persone, tra le quali
spiccano i nomi di Callisto, Stefano e Francesca
Tanzi; nei prossimi giorni, potrebbero emergere
altri nomi di rilievo, con le accuse di aggiotaggio
o, peggio ancora, di concorso in bancarotta preferenziale.
Questa possibilita’, che potrebbe concretizzarsi
sulla base delle dichiarazioni di Calisto Tanzi,
Fausto Tonna, Luciano Del Soldato, preoccupa,
e non poco, il mondo della finanza del nostro
paese, un mondo in piena bufera, che dovra’
faticare molto per riacquistare credibilita’,
elemento essenziale per attrarre investitori e
rilanciare l’economia italiana.
Nel frattempo, l’associazione che rappresenta
i possessori di obbligazioni Parmalat ha chiesto
ufficialmente le dimissioni di Enrico Bondi, in
quanto era stato gia’ stato assunto da Tanzi
prima del default.
La redazione
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