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L'enigmistica... che passione!

Da sempre l'uomo si cimenta nella risoluzione di enigmi, e la storia, sin dall'antichità, ci parla di personaggi che, a loro modo, si confrontavano con amici o nemici utilizzando proprio degli enigmi.
Quando parliamo di enigma è però doveroso, almeno da un punto di vista letterale, dare una definizione del termine. L'enigma, dalla voce latina aenigma, derivante a sua volta dal greco áinigma, dal verbo ainíssesthai (parlare in modo misterioso e criptico), è un interrogativo che comporta l'uso di una certa dose di inganno da parte di chi lo propone (doppi sensi, metafore), rappresentato quasi sempre da un componimento in versi. Affinché un enigma, secondo Aristotele, risulti efficace, deve rispettare le seguenti condizioni:

  • si deve descrivere qualcosa in modo che, inizialmente, sembri impossibile;
  • si deve parlare di un oggetto, situazione o personaggio noto a tutti;
  • si devono usare metafore.

Ma veniamo all'oggetto della trattazione: l'enigmistica. Alcuni dizionari la definiscono "Arte". Ebbene si, arte di inventare o risolvere giochi enigmistici quali indovinelli, rebus, sciarade, anagrammi (ma la serie è molto più lunga). E cosa è un gioco enigmistico? E' un gioco la cui soluzione richiede abilità e pazienza: si tratta infatti di mettere insieme, in un contesto fornito di significato completo, elementi che vengono proposti, nel tema del gioco, in forma incompleta o disarticolata.

Non bisogna quindi sminuirne l'importanza, visto che richiede una certa predisposizione e abilità e personaggi illustri e mitologici ne hanno fatto un uso considerevole.
Il re Salomone fu impegnato in gare con la regina di Saba, che ne volle testare l'intelligenza; e chi non ha mai sentito parlare della Sfinge del mito di Edipo; e ancora Omero, che pare abbia trovato la morte disperandosi perché non riuscì a risolvere l'enigma a lui posto dai pescatori di IOS; e ancora Esopo, Cicerone, Leonardo da Vinci… Insomma: gli enigmi, i giochi di parole, gli indovinelli hanno occupato sempre un posto di rilievo e ancora oggi suscitano curiosità e, perché no, continuano ad avere un certo fascino...

Cimentarsi nella risoluzione di enigmi, quindi, allena la memoria, arricchisce il proprio vocabolario, aumenta la conoscenza, obbliga all'impegno per la risoluzione, a trovare la strada giusta fra una serie di possibilità. Il quesito, per associazione immediata di idee, nasce altrettanto spontaneo e diretto, quanto ai destinatari da coinvolgere in prima istanza: Cari Manager, tutto questo processo, nella successione articolata delle sue fasi, non ci fa forse pensare al Problem Solving?
Il problem solving (o risoluzione del problema) è infatti un sistema di idee e procedimenti che ha queste componenti: rendersi conto del disagio, definire il problema, scomporre il problema principale in problemi secondari, eliminare le cause e rispondere alle domande poste dal problema. Quante analogie! A questo punto non si può certo dire, senza offesa per nessuno, che ciò che l'enigmistica propone sia rivolto esclusivamente a bagnanti sotto l'ombrellone, a casalinghe in pausa da faccende domestiche, a pensionati che devono riempire il proprio tempo...
Eccitanti Nuovi Infiniti Giochi Meravigliosamente Interessanti! E voi da che parte state?

Dott.ssa Loredana Pungitore

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