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Diffusa dall'Istat la stima preliminare dei conti economici nazionali: dati negativi su PIL e produzione industriale, dai servizi la speranza per la ripresa

L'ISTAT ha reso noto che la produzione industriale del nostro paese ha segnato un calo dello 0,2% rispetto allo scorso anno.

Questo dato pone l'Italia in controtendenza rispetto agli altri paesi dell'Unione Europea, attestando una situazione di stagnazione dell'economia, anche in seguito alla crescita piuttosto modesta del PIL, addirittura la piu' bassa dal 1993.

Questi dati trovano, in parte, la loro spiegazione nel calo della domanda estera, dovuta, in particolare, all'andamento dell'euro: ma non e' solo dall'estero che provengono i problemi per la nostra economia, in quanto la domanda interna e' in contrazione da tempo, in seguito alla riduzione del potere d'acquisto dei salari e alle forti spinte inflazionistiche degli ultimi 3 anni.

Questo dato viene aggravato dal fatto che la ripresa dell'economia nei paesi UE e' in forte ritardo rispetto a Stati Uniti e paesi asiatici, con in testa la Cina, e cio' pregiudica ancor piu' la competitivita' del nostro paese sul mercato internazionale .

Un dato positivo e' quello che si riferisce ai servizi, che potrebbe rivelarsi come il settore in grado di trainare ed irrobustire il PIL italiano, anche per le buone notizie sulla domanda mondiale relativa a questo settore.

Il presidente di Confindustria Amato ha commentato i dati dell'Istat invitando tutti a "rimboccarsi le maniche per diventare competitivi" ed evitare di diventare il fanalino di coda di Eurolandia.

La redazione