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CONSULENZA DI
PATRIMONI
Con questo articolo intendiamo presentare una
parte molto importante del Caos Management, dove
avremo la possibilità di trattare nel modo
più ampio possibile di argomenti legati
al patrimonio e alla sua gestione.
La consulenza di patrimoni è stata svolta,
sino ad oggi, solo da istituzioni come banche
e simili ,che hanno concentrato l'attenzione esclusivamente
su una parte di quello che dovrebbe essere preso
in considerazione quando si opera nel campo della
consulenza di patrimoni, la consulenza finanziaria,
o meglio, la vendita di prodotti finanziari.
Negli ultimi dieci anni la prima "bugia"
è stato scambiare la consulenza con la
vendita/distribuzione di prodotti finanziari.
Nelle banche gli operatori di titoli sono diventati
addetti alla clientela, consulenti finanziari,
promotori finanziari, private banker, relationship
manager, etc., hanno cambiato il loro nome, ma
hanno fatto sempre la stessa cosa : proporre alla
clientela di acquistare prodotti finanziari costruiti
e gestiti dalla banca stessa o da società
collegate o da società con i quali hanno
accordi di distribuzione remunerati.
La verità è che la consulenza di
patrimoni non è mai esistita perché
non ci sono stati interlocutori in grado di svolgere
questa attività e non ci sono mai stati
clienti che hanno preteso la consulenza dicendosi
disposti a pagare per questo servizio. Come può
un operatore bancario o un promotore finanziario
essere indipendente, se viene pagato dalla società
per la quale lavora; come può creare valore
per il suo cliente se non lavora per lui, ma per
la società. Una consulenza costruita per
creare valore al cliente può avere solo
lui come committente e il consulente deve lavorare
in esclusiva per il cliente e deve ricevere un'unica
parcella solo da quest'ultimo.
Penso che a questo punto sia chiara la differenza
tra venditori/distributori di prodotti e consulenti.
Il consulente non può lavorare per un distributore,gestore
o inventore di prodotti, egli deve essere indipendente,
sceglierà i prodotti più adeguati
al cliente in relazione alle sue esigenze e soprattutto
non solo guardando al mercato finanziario. Il
patrimonio è rappresentato dalle sue risorse
finanziarie, ma anche da quelle immobiliari, dal
valore delle sue collezioni( quadri, libri, monete,
orologi, auto, sculture,…….), dalle
partecipazioni societarie, ma anche dalle proprie
conoscenze, cultura, stile di vita, ambizioni,
sogni, obiettivi. Il patrimonio è costituito
da beni tangibili ed intangibili, entrambi non
possono essere gestiti, il termine management
è stato inventato con la presunzione di
poter fare previsioni certe sul futuro, l'unica
cosa possibile è far funzionare giorno
per giorno il patrimonio.
Per poter dare inizio ad una consulenza patrimoniale
bisogna prima creare un elenco con tutte le parti
costituenti il patrimonio, chiedendo una stima
al cliente, successivamente si procederà
ad una stima reale. La seconda fase è quella
in cui il patrimonio va inserito nel suo ciclo
vitale individuando il punto in cui si trova,
tale fase può essere svolta solo insieme
al cliente. Questi sono le fasi iniziali della
consulenza patrimoniale. Gli strumenti di analisi
presenti sul mercato nell'ambito dei singoli settori
rappresentano una fonte fondamentale di informazione
per il consulente, ma l' asset del cliente verrà
creato esclusivamente in funzione degli obiettivi
del cliente e delle sue percezioni di valore e
non di quelle espresse dal mercato.
Dott. Stefano Monti
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