Il
"Modus Vivendi" che arriva dal passato
Tempi duri….durissimi
per i ….refrattari al salutismo, i trasgressori
delle sane (e rigide) regole dell'equilibrio
psico-fisico, i recidivi del vizio mascherati
da cultori di edonismo, alla luce del quale
avevano, finora più o meno indisturbati,
praticato eccessi di ogni tipo, sottovalutando,
se non consapevolmente ignorando del tutto le
conseguenze negative per il benessere individuale
e della collettività, ovvero quei danni
ambientali e sociali palesati ormai in modo
così perentorio.
Provvedimenti legislativi severi, strategie
di dissuasione diffuse a mezzo di campagne mediatiche,
spesso invasive (gli spot anti-fumo ad esempio
non vengono più contestualizzati, ma
compaiono in appuntamenti televisivi diversi,
dalle rubriche scientifiche, agli spettacoli
di varietà, alla pubblicità),
e ancora informative puntuali su quello che
a suon di statistiche e dati scientifici comprovati,
sembra già un obiettivo raggiunto: la
tanto auspicata riduzione della spesa pubblica
in uno dei settori più "gravati"
del nostro sistema, vale a dire quello sanitario
(ma dove collocare, in questa convergenza così
unanime di nobili intenti proibizionisti l'attenzione
sopita a questioni tipo l'inquinamento atmosferico,
il depauperamento delle risorse naturali, lo
spreco energetico?): ai fumatori incalliti e,
in questo periodo, più che mai stressati,
ai consumatori di alcol prossimi a subire analoghe
vessazioni, non resta che suggerire, almeno
per concedersi un momento di relax, un tuffo
nel passato………letterario,
per tentare, almeno con l'immaginazione, di
raggiungere le antiche civiltà che ci
hanno preceduto, soprattutto, per quanto ci
riguarda, quella greca e latina, dispensatrici
entrambe, nelle persone illustri di tanti poeti
e filosofi, di una saggezza limpida e pragmatica,
attenta alla profondità dei valori umani,
ma anche ai piaceri dell'esistenza.
Penso …ad Alceo
di Lesbo, poeta greco del VII secolo A.C.
che inneggiava al vino in tutte le stagioni
dell'anno e in tutte le circostanze della vita,
celebrandolo……come rimedio per resistere
ai mali, scacciando gli affanni ……o
ancora di più all'Orazio latino, in particolare
quello delle "Satire"o "Sermones",
componimenti nei quali, sforzandosi di dimostrare
che la morale epicurea (di cui era sostenitore)
non era in contrasto con i valori tradizionali
della Roma antica quali la moderazione, il rispetto
dei costumi etc, esortava l'uomo alla ricerca
della felicità come sinonimo di godimento
di una semplicità ispirata alla vita
di campagna, di un benessere basato su cose
e attività essenziali (il cibo, la tranquillità
dell'animo, l'amicizia etc.) polemizzando non
tanto contro i vizi in sé, quanto contro
la loro vera radice, ovvero l'eccesso…..
Consigli pratici e profondamente
aderenti alla realtà, da recepire e "riadattare"
anche ai giorni nostri, tenendo conto, come
è ovvio, del progresso dei tempi e della
diversità di contesti e singole situazioni
e dunque in questo senso, adottando "opportune
modifiche"; a scenari bucolici e dimensioni
rurali per noi lontane se non definitivamente
perdute, conviene, per esempio, sostituire soluzioni
più adatte al nostro concetto di fitness,
che la nostra modernità sviluppa
e aggiorna in continuazione: combinazioni di
cultura e intrattenimento (le librerie con zona
"bar"), percorsi museali che associano
visite classiche a itinerari esterni (i walking
trails molto in voga per ora solo negli Stati
Uniti), palestre sempre più sofisticate
e "aperte" anche a discipline di tipo
meditativo, le case "privilegiate"
dove si riuniscono i cultori del tabacco per
esercitare in pace la loro occupazione preferita…….
La possibilità di curare
il corpo e la mente, magari concedendosi qualche
"strappo", risulta ancora possibile,
anche se non infinita: l'importante è
continuare a coglierla…e anche alla luce
degli insegnamenti della cultura classica, sviluppare
con ottimismo un proprio …..modus
vivendi.
Donatella L. M. Vasselli
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