LA PAGINA DELLA
SFINGE
Eccoci a raccontare
oggi dei giochi di unione. E per cominciare,
la sciarada.
Il nostro lessico quotidiano
è letteralmente costellato di parole
composte, che usiamo nei campi più
disparati: chi di noi non ha mai pronunciato
le parole "marciapiede", "cassaforte",
"capolinea"…?
Siamo dunque ben abituati ad avere a che
fare con parole composte delle quali una
sia quella "principale" (nei casi
visti sopra, rispettivamente, "piede",
"cassa" e "linea") e
l'altra la completi indicandone uso ("marcia")
o caratteristiche ("forte" e "capo").
Anche l'enigmistica, naturalmente, avvezza
com'è a giocare con la lingua, conosce
l'arte dell'accostamento delle parole (probabilmente
da prima che si cominciassero ad usare le
parole composte "vere"), ma naturalmente
lo fa a modo suo: prende due o più
parole e ne crea un'altra che non c'entra
niente con le due precedenti. Questo meccanismo
si chiama sciarada.
"Sciarada" è
un termine talmente proprio dell'enigmistica
da essere entrato nel lessico comune ad
indicare, spesso, il generico gioco enigmistico,
che sia propriamente una sciarada o meno.
Per intenderci, "sciarada" è
l'enigmistica per antonomasia, più
di "indovinello", più di
"anagramma" e persino più
di "enigma".
Come al solito, vediamo
un esempio con le incognite e uno col diagramma.
Sciarada
Tempo avverso
Per provare gli xxx nuovi,
Yyyyy al Terminillo andò,
ma soffiava lo xxxyyyyy
e la neve si squagliò.
Soluzione:
Sci, Rocco = scirocco.
Sciarada (5+4+4)
L'intrallazzo
Per questa nostra unità di misura…
(son fatti positivi o negativi?)…
è soltanto un bestiale nascondiglio:…
un "trait d'union" di quelli non
visivi.
Quest'ultimo esempio può
tornarci utile per constatare un'altra particolarità
degli enigmi: quando le parole da trovare
sono più d'una (in questo caso sono
ben quattro) e non ci sono le incognite
nel testo, il solutore viene comunque aiutato
a capire dove finisce la definizione di
una parola e dove comincia la successiva:
ci sono i puntini di sospensione.
Soluzione:
Metro, poli, tana = metropolitana.
Esiste una variante della
sciarada che merita di essere esaminata
qui. È il gioco che comporta non
solo l'unione di più parole, ma la
loro parziale fusione. Requisito essenziale
per ottenere questa combinazione è
che la parte finale della prima parola sia
identica alla parte iniziale della seconda.
La combinazione così ottenuta prende
il nome di Sciarada incatenata. E come di
consueto ne vediamo qualche esempio.
Sciarada incatenata
Alla scuola di roccia
Erano state xxxyy molto dure,
affrontate con zelo e con passione;
ma, oggi che l'esame ha superato,
con legittimo orgoglio può, a ragione,
dopo l'ardua conquista della yyzzz
ritenersi alpinista ormai xxxyyzzz.
Soluzione:
PROve, veTTA = PROveTTA.
Sciarada incatenata
La cocca di mamma (5+4=7)
Per tanto attaccamento,…
calor ne dié in effetti,…
ché a stringerla sul petto
le ha sempre fatto gola.
Soluzione:
COLla, laNA (effetti = effetti di vestiario,
cioè capi di abbigliamento) = COLlaNA.
E dopo aver visto i giochi di puro rimescolamento
(l'anagramma e le sue varianti) e quelli
di unione (la sciarada), la prossima volta
vedremo cosa si ottiene dall'applicazione
combinata di questi due meccanismi, ringraziando
ancora una volta la Redazione de La Settimana
Enigmistica (www.aenigmatica.it) per la
preziosa collaborazione.
A presto.
Loredana Pungitore
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