Editoriale
Food for thoughts
Charles Handy e gli stili manageriali
Charles Handy, il guru inglese di management,
ha confezionato in un testo - divenuto un classico
della letteratura manageriale - una interessante
riclassificazione degli stili di management
e della cultura organizzativa con riferimenti
alla mitologia greca. Il testo "Gods
of Management: the changing world of organisations"
riconduce a quattro dei (Giove, Apollo, Atena
e Dioniso) gli stili manageriali ed i fondamenti
delle differenti culture organizzative.
La cultura di Giove (il club)
identifica l´imprenditorialità
innovativa e dinamica capace di creare e lanciare
nuove iniziative attraverso la rapida presa
di decisioni ed una comunicazione efficace.
Gli stili manageriali sono marcatamente power-oriented,
rifuggono la burocrazia e creano un´organizzazione
con un basso livello di formalità. Giove
rappresenta il carisma, una figura
rispettata e temuta ed altamente seduttiva.
La cultura di Apollo (il
ruolo) rappresenta un´organizzazione ordinata
e strutturata che opera con ruoli chiari ed
una gerarchia definita razionalmente.
Apollo, il dio dell´ordine, delle
leggi e della burocrazia, diviene l´emblema
della strategia fondata su una precisa definizione
dei compiti e rifugge il culto della personalità
di Giove.
La cultura di Atena (il task)
caratterizza un approccio molto differente dai
precedenti in quanto l´enfasi è
posta sul raggiungimento degli obiettivi attraverso
la cultura del problem-solving ed in
parte grazie alle
esperienze maturate nel corso degli anni. Senza
particolare entusiasmo nei confronti delle strutture
organizzative e dei ruoli correlati, questo
modello di cultura organizzativa fonda la sua
convinzione sul fatto che il potere e l´influenza
dipendono dalle expertise, dal raggiungimento
degli obiettivi, dalla capacità di lavorare
in team e dall´efficace partecipazione
agli obiettivi dell´organizzazione. Atena
la dea dell´operatività,
rappresenta la giovane ed energetica guerriera
ed identifica la protettrice degli esploratori
e dei "navigatori".
La cultura di Dioniso (l´individualismo)
enfatizza la soggettività adombrando
quindi l´importanza dell´organizzazione.
Dioniso, il dio preferito dagli artisti e dai
professionisti, rappresenta la valorizzazione
delle competenze individuali piuttosto che la
messa a punto di una macchina aziendale che,
seppure
efficace, è sicuramente anonima. In questo
tipo di cultura organizzativa non vi è
spazio per il capo in senso tradizionale ma
le funzioni di guida vengono assegnate quasi
spontaneamente dai membri dei gruppi di lavoro
a quelle figure che si distinguono naturalmente
per eccellenza professionale e spiccate doti
umane. Dioniso, il dio del vino e della musica,
rappresenta l´ideologia dell´auto-motivazione
e dell´autoorientamento esistenziale.
Anche se il testo analizza le articolazioni
della realtà imprenditoriale in base
all´importanza che ciascuna di queste
divinità manageriali può assumere
al suo interno, appare abbastanza evidente
la contrapposizione fra Apollo e Dioniso.
Charles Handy attinge direttamente da Nietzsche
il quale, come è evidente, utilizza il
modello apollineo e quello dionisiaco per articolare
la riflessione filosofica sul sorgere della
tragedia greca, per dare un´interpretazione
della grecità e per fornire una visione
del mondo.
Giuseppe Monti