Appunti
sui concetti di tattica e strategia per l'impresa
Spesso si è portati a confondere il
concetto di strategia con quello di tattica.
L'etimologia della parola "strategia"
è greca e significa "l'arte del
generale", intesa come la capacità
di arrivare ad una visione d'insieme che permetta
di prendere le decisioni più corrette.
Intorno al 500 a.c., il generale cinese Sun
Tzu nel suo trattato "l'Arte della Guerra"
afferma che un buon condottiero non dovrebbe
mai affrontare una battaglia senza prima avere
ben chiara la strategia da adottare.Sun Tzu
visse in un momento storico dove ben 7 diversi
imperi si facevano contemporaneamente la guerra.
Il problema focale era la formulazione di una
strategia, che permettesse di aver ragione di
un singolo avversario senza distruggerne le
risorse, in modo da poterle riutilizzare e badando
al tempo stesso a non indebolirsi eccessivamente
per non essere facilmente attaccabili.
La posta in gioco era la continuità del
dominio e la prosperità dell'impero.
Se riportiamo quella situazione ai nostri giorni
ed ai nostri interessi possiamo immaginare che
Sun Tzsu, di mestiere, fa l'Imprenditore (o
il manager), in una azienda che occupa un posto
significativo in un mercato globale dove ci
sono ben 7 (o più) diversi temibili concorrenti,
che cercano di conquistare il predominio sugli
altri attraverso la cattura e la fidelizzazione
dei migliori clienti.
Il problema che deve affrontare l'imprenditore
è la formulazione di una strategia risolutiva
sul concorrente più pericoloso, senza
peraltro indebolirsi tanto da essere facilmente
attaccabile da un altro. La posta in gioco è
la sopravvivenza dell'impresa e la sua prosperità.
In realtà ognuno di noi anche se in modo,
a volte, disorganico e in parte inconsapevole
segue spesso questi principi nelle attività
quotidiane.
La strategia è dunque l'arte del generale,
la tattica è il percorso da seguire per
arrivarci.
In un'azienda la strategia riguarda i seguenti
obiettivi:
La crisi di una organizzazione aziendale è
spesso dovuta alla mancanza di una strategia
o ad una formulazione non corretta ed alla confusione
tra tattica e strategia.
Proviamo a rivolgere ad imprenditori e manager
due gruppi di domande.
Domande sulla tattica:
1. Quali sono i tuoi processi di gestione?
2. Di quali strutture tecniche ed immobiliari
disponi?
3. Com'è organizzata la tua rete distributiva?
4. Com'è costruita la tua organizzazione
interna?
5. Com'è organizzata la tua struttura
amministrativa e finanziaria?
6. Come determini i costi e i prezzi di vendita
dei tuoi prodotti?
7. Come gestisci il tempo della tua giornata
lavorativa?
Domande sulla strategia:
1. Quale remunerazione ti attendi dal capitale
investito?
2. Quali mercati e quali bisogni intendi soddisfare?
Quali indurre?
3. Con quale portafoglio prodotti e servizi
intendi importi sulla concorrenza?
4. Perché i tuoi clienti dovrebbero comprare
da te anziché da un tuo concorrente?
Quali vantaggi hanno?
5. Chi vincerà e perché nel tuo
segmento di nel medio/lungo periodo?
6. Quali sono le risorse generali necessarie
per sostenere nel tempo il vantaggio competitivo
della tua azienda?
7. Di quali informazioni hai bisogno per implementare
una corretta strategia?
La maggior parte degli imprenditori e dei manager
ai quali rivolgeremo queste domande, risponderanno
puntualmente alle domande sulla tattica ma avranno
grandi difficoltà a rispondere alle domande
sulla strategia.
Molto spesso dunque il motivo della crisi della
loro organizzazione può ricondursi al
fatto che pur avendo una perfetta conoscenza
delle loro attività, esiste un'inconsapevolezza
del fine delle loro azioni.
Quando poi esiste una vera e propria strategia
questa incontra molti ostacoli nel tradursi
in tattica ed azioni operative. Ma questo è
un altro discorso che ci proponiamo di affrontare
in un altro intervento.
Giuseppe Monti