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PROGETTO, CALCOLO, VERIFICA

DEFINIZIONE: la fisica in modo sintetico si esprime attraverso le "formule", cioè attraverso espressioni di tipo matematico-algebrico, le quali rappresentano in forma quantitativa i fenomeni studiati. E' bene però tener presente che le formule non sono il fenomeno, ma una sua rappresentazione, più o meno approssimata, in un certo ambito di interpretazioni e di convenzioni.

1) PROGETTO: consiste nella ricerca delle forze e degli stati attuali e futuri che condizionano la vita della struttura in studio; la "bontà" dei risultati è funzione della quantità e della qualità delle previsioni, le quali derivano dallo studio delle esperienze passate e dalla applicazione di nuovi strumenti conoscitivi.
Del progetto fanno parte essenziale i disegni che sono di diverse forme a seconda delle esigenze: schema a blocchi per evidenziare i rapporti fra le diverse parti della costruzione; disegno di massima nel quale si evidenziano i rapporti dimensionali; disegno esecutivo corredato di tutte le dimensioni in scala dell'intero organismo; particolari esecutivi che mostrano in scala maggiorata gli elementi funzionali, anche i più minuscoli. Nelle mani degli esecutori, tecnici di secondo livello o operai specializzati, in genere vanno solo i disegni esecutivi e i particolari.

2) CALCOLO: si prende la formula adatta a risolvere il problema, si stabiliscono i dati (cioè le quantità conosciute in funzione delle convenzioni), si individuano le incognite e si procede alla soluzione numerica delle equazioni, usando opportune unità di misura delle grandezze in gioco.
E' questa la parte più difficile che richiede grande senso di responsabilità sia riguardo alla sicurezza dell'oggetto da costruire che riguardo alla spesa. Il progettista quindi cercherà sempre un buon compromesso fra qualità e costo introducendo opportuni criteri di giudizio, in accordo con il committente dell'opera.

3) VERIFICA: il calcolo e il progetto, neanche nei casi più semplici, possono prescindere da una verifica finale che rimetta in gioco le formule, i dati, i risultati, le convenzioni, ecc. in modo da evidenziare conferme e smentite, al limite costruendo modellini funzionanti che "oggettivano" calcoli e teorie di previsione.
Naturalmente la vera verifica è quella della costruzione, che si può estrinsecare in due episodi: prima il collaudo (cioè l'assoggettamento della struttura ai massimi carichi previsti nel progetto con lo studio coordinato delle conseguenze sulla costruzione) e poi l'uso nel tempo. Da ciò segue la necessità di studiare le opere precedenti per trarre spunti e suggerimenti per nuovi progetti e calcoli, in modo da poter sempre affermare che la migliore realizzazione è la prossima.

Giuseppe Davì