HOME
Sommario
Le Vostre Domande
News
Keywords
Archivio Rivista
Il Vostro Contributo
La Redazione
Teleconferenza
Archivio Notiziario
Chat
Link
       
       
   

Marketing sociale e comunicazione pubblica: strumenti efficaci per migliorare la qualità di ambienti di vita e di lavoro

I cambiamenti rapidi e irreversibili del mondo del lavoro, cui assistiamo negli ultimi anni, con l'inserimento, nella realtà italiana in particolare, di nuove categorie di soggetti "portatori di fragilità", quali soprattutto gli immigrati, ma anche le donne e i giovani; il confronto recente imposto sul piano economico dall'avanzata del modello asiatico, che propone un tipo di sviluppo e di relativa competitività insostenibilie dal punto di vista dei sacrifici e dei rischi per la salute imposti alla forza lavoro e dunque inconciliabile con i parametri di equilibrio e senso di equità propri del modello europeo; le profonde trasformazioni sul piano culturale e normativo che si sono verificate in ambito pubblico in un arco di tempo relativamente breve nel nostro Paese e che hanno determinato un nuovo assetto istituzionale e gestionale, ma soprattutto nuove aspettative da parte dei cittadini; non ultima la questione ambientale, sempre più preoccupante anche in relazione all'aumento del rischio e della nocività di diverse lavorazioni……argomenti importanti e di scottante attualità, che hanno dato vita auna sensibilità crescente e sempre più diffusa nei confronti del tema della comunicazione, tanto che quest'ultima, nella sua crescente centralità, si inserisce nelle dinamiche che caratterizzano ogni giorno di più l'ambito della vita sociale e della sua qualità. Comunicazione intesa come mezzo primario per realizzare quella dimensione relazionale ormai avvertita come necessaria tra cittadini e istituzioni e dunque come attivazione di processi finalizzati alla creazione di legami sociali, di partnership e di fiducia.

Un discorso, quest'ultimo che coinvolge ultimamente anche il settore della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro: le istituzioni, soprattutto a livello regionale, ma in costante riferimento con i programmi e le strategie messe a punto in questo senso dagli organi europei per il prossimo futuro, prendono coscienza proprio in questi ultimi tempi dell'importanza di avviare una piattaforma di dialogo su questi temi, mirata al consolidamento di politiche di promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con il pieno coinvolgimento delle forze sociali e che tengano conto di alcune "variabili" fondamentali di recente acquisizione quali ad esempio i processi di decentramento e frammentazione delle grandi imprese, il fenomeno dell'invecchiamento della popolazione e conseguentemente della forza lavoro, l'immissione di flussi migranti, la marcata individualizzazione dei rapporti di lavoro, con relative problematiche di rappresentatività, soprattutto all'interno delle categorie cosiddette atipiche.

In questo quadro complesso e in continuo divenire, una comunicazione più efficace, continuativa e articolata può e deve avere come obiettivi primari, tra gli altri, attraverso anche il potenziamento dei servizi preposti:

- la prevenzione degli infortuni e delle malattie sul lavoro;
- la realizzazione di un processo di miglioramento del sistema produttivo;
- l'aumento del livello di consapevolezza generale del lavoratoe rispetto alle questioni che lo riguardano più da vicino.

Quest'ultimo aspetto in particolare può essere curato e reso concretamente applicabile solo se la comunicazione stessa, oltre ad assolvere alla funzione essenziale di fornire informazioni, diventa "processo inclusivo", ovvero riesce a coniugare alla trasmissione del messaggio, anche la verifica del suo effetto da parte di chi lo riceve, attravero la previsione di un feedback a sua volta centrato sul comportamento e sulle modifiche che esso assumerà a seguito di un corretto trasferimento di dati e nozioni.

A questo riguardo recenti sondaggi confermano che a fronte di un'accresciuta richiesta di informazione da parte degli utenti/cittadini sulle azioni istituzionali, con specifico rguardo ai temi della salute e sicurezza, persiste il "deficit" della precisione e comprensibilità di quanto viene comunicato e gli italiani dedicano una parte infinitesima del loro tempo all'ascolto della comunicazione istituzionale: quello che fa audience, altresì, sono i numeri tragici sugli infortuni e gli incidenti in genere.

Tenendo presente il presupposto della centralità dell'individuo e l'assunzione della tutela della salute come intento da perseguire con il massimo impegno, la tendenza delle Autorità regionali e locali è quella dunque di proseguire nella messa a punto di programmi, piani operativi, politiche integrate che favoriscano la coesione di enti pubblici e privati nello sforzo comune e sempre più capillare di promuovere il benessere negli ambienti di vita e di lavoro, affiancando le singole azioni e relativi provvedimenti a campagne di informazione ad hoc, precedute, nella metodologia da attuare (significativo l'esempio della Provincia Autonoma di Trento che già negli anni scorsi ha realizzato iniziative a livello di convegni di approfondimento e pubblicazioni sui temi della prevenzione e della sicurezza, riunendo esperti del settore e rappresentanti dei Servizi sanitari, delle Organizzazioni sindacali, delle Associazioni dei datori di lavoro etc) da un'analisi approfondita del contesto di riferimento, rivolgendo l'attenzione alle conoscenze, agli atteggiamenti e ai comportamenti in materia di sicurezza, delineando nel contempo l'ambiente socio-economico, culturale e tecnologico nel quale agiscono le forze che sostengono od ostacolano le idee e i comportamenti considerati favorevoli alla salute.

Donatella L.M. Vasselli