Progetto
Segesta
Avvenimento/installazione multimediale/interattivo
(ITT) Intorno ai testi di testa
Da grafismi e flusso di coscienza
di Gaetano Testa, scrittore, pittore, scultore,
agitatore, poeta, anarchico tenue.
Riproposizione dal vivo della realtà
testuale.
Scrittura senza fondo, senza rete,
caduta pericolosa di idee, parole leggere ed
aspre come ricordi.
Dare la parola al protagonista per un flusso
di coscienza; allargare lo sguardo oltre gli
stretti confini della letteratura per ricostituire
il confronto a tutto tondo fra tutte le arti,
visive, sonore, dello spettacolo, ciascuna intenta
ad affrontare i nuovi traguardi imposti dallo
sviluppo mediologico.
Ridare letteralmente voce, colonna sonora e
visiva, ai molti testi creativi di Gaetano Testa
utilizzando disegni, smalti, tecniche miste,
fotografie e testi scritti, dai primi anni '60
ad oggi attraverso un avvenimento/installazione
che ne esalti l'articolato rapporto fra dimensioni,
colori, luce e segni, rimandando ad una sorta
di scenografia di reticoli fantastici ma di
complessa fisicità. Fondamentalmente
scrittore, l'attività di Gaetano Testa
ha, tuttavia, attraversato tutte le arti con
spirito dì indipendenza e fuori dalle
mode.
Gaetano Testa attribuisce al linguaggio una
funzione sovvertitrice nei confronti della razionalità
borghese. Per Gaetano Testa l'espressione artistica
abbatte l'idea di confine tra parole, suoni
e colori, per divenire un elemento liquido e
mutevole, da cui tutto nasce e in cui tutto
confluisce. Mutamento continuo, impossibilità
di chiarezza stabile dovuta ad uno spostamento
semantico che a volte è palese e a volte
minimale impercettibile.
Fra i testi scelti, S.p.a (Feltrinelli, 1963),
5 (Feltrinelli 1968), L'idea del consumo (Flaccovio,
1973), Per approssimazione (Flaccovio 1978).
poesie e note critiche a numerosi quotidiani
e riviste ("L'Ora', "Giornale di Sicilia",
"Il Verri", "Marcatre",
"Il Caffé", "Malebolge",
"Quindici", "Nuova Corrente",
"Che fare?"), le riviste "Fasis"
e "Per Approssimazione" ed altri inediti.
Opere grafiche da sue mostre personali realizzate
a Gibellina da Fulvio Abbate (1985) e da Achille
Bonito Oliva (1992), e a Palermo da Rosa Mastrandrea
(1995), pitturine ed autoritratti elaborati
inediti.
Musica da Nono, Berio, Bussotti, Kagel, Stockausen,
vari autori free jazz, brani di varie opere
liriche.
"reazione dell'arte e degli artisti
[...] di fronte alla provocazione del Caso,
dell'Indeterminato, del Probabile, dell'Ambiguo,
del Plurivalente; la reazione quindi della sensibilità
contemporanea in risposta alle suggestioni della
matematica, della biologia, della fisica, della
psicologia, della logica e del nuovo orizzonte
epistemologico che queste scienze hanno aperto."
(Dall'introduzione alla I edizione del 1962
di Opera aperta di Umberto Eco).
Elementi dell'installazione
Una serie di pannelli interattivi di varia
grandezza posti frontalmente ed intorno al pubblico
con apparati di ingresso ed uscita di suono.
Questi pannelli hanno sia la funzione di diffondere
immagini e suono preregistrati sia di interagire
con movimenti e suoni prodotti dagli spettatori/partecipanti
e da attori/provocatori.
Una serie di webcam opportunamente posizionate
permettono agli spettatori/partecipanti
di rivedersi sui pannelli summenzionati.
Messaggi audio ed sms vengono inviati ai singoli
cellulari degli spettatori/partecipanti.
Giuseppe Monti