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LA NARRATIVA PER RAGAZZI: QUANDO LA FANTASIA SI FA VEICOLO DI VALORI E STRUMENTO DI CRESCITA

Salone del Libro di Torino


"La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: ci dà le chiavi per entrare nella realtà, per conoscere il mondo"
(Gianni Rodari)


E' in atto proprio in questi ultimi tempi un fenomeno di "fioritura" editoriale che ha per protagonisti i giovani adolescenti, scelti come destinatari privilegiati di iniziative, che vedono la capitale come "teatro prescelto", che, sulla scia dell'evento della Fiera del libro di Bologna (ventimila metri quadri di esposizione di libri esclusivamente per ragazzi) aprirà a breve una serie di spazi, e darà avvio a progetti, percorsi, che li vedranno attivi spesso accanto ai propri genitori.

Per una categoria, quella dei giovanissimi appunto, notoriamente "irretita" dal progresso tecnologico, che si esprime nei loro confronti, attraverso un proliferare spesso incontrollato di novità elettroniche sempre più sofisticate (dalla "sovrana" playstation ai programmi di giochi al computer) e spesso vittima della televisione, che assurge al ruolo di vera e propria educatrice , il messaggio del libro, dalla fisionomia cartacea e dunque imperitura che lo contraddistingue alla fruibilità altrettanto durevole del suo messaggio, rappresenta un'ancora di salvezza preziosa, per restituire all'infanzia la sua dimensione reale, di entità che acquisisce conoscenza e valori e li assimila nel tempo portandoli a maturazione.

Due esempi di figure significative in questo campo: sono trascorsi ormai 24 anni dalla scomparsa di uno degli intellettuali più fecondi che l'Italia abbia avuto, Gianni Rodari appunto, e ancora le sue tracce continuano a far avvertire la loro presenza. A questo autore di una rivoluzionaria "grammatica degli errori", sulla quale i bambini hanno lasciato correre la loro fantasia e dalla quale generazioni di genitori ed insegnanti hanno attinto per instaurare una sistema di comunicazione reciproca, il Campidoglio ha voluto dedicare quest'anno il "Premio città di Roma per Gianni Rodari", ovvero un riconoscimento premiale per un'opera di narrativa italiana riservata a ragazzi dai sei agli undici anni e con un'ambizione: diventare punto di riferimento per la produzione letteraria italiana, senza esclusione di mezzi di comunicazione, ma soprattutto senza stereotipi di importazione. La strada aperta da tale iniziativa si prevede fruttuosa, come già accennato, di altre azioni creative, quali incontri con i bambini delle scuole romane, spettacoli, mostri, salotti letteri e n archivio telematico, che accoglierà le opere del grande autore.

Alla Fiera del libro di Bologna è intervenuto anche il regista Luc Besson (autore di film come Nikita, il Quinto Elemento, Giovanna D'Arco), lanciatosi recentemente nella scrittura di un libro per ragazzi "Arthur e il popolo dei Minimei" , da poco tradotto in italiano da Mondatori: una storia a sfondo ecologico di un bambino di dieci anni cui la sorte afifda il compito di salvare la propria casa di campagna, che condivide con la nonna e un cane, da una speculazione edilizia che vorrebe eliminarla. Il nonno, l'unico che potrebbe sostenerlo nell'operazione, è scomparso da quattro anni e proprio per cercarlo Arthur si imbarca in una serie di avventure fantastiche, che lo introducono in una sorta di mondo parallelo, quello dei Minimei, minuscolo e millenario popolo che vive in un buco nel giardino di casa, per cui il protagonista sarà costretto anche lui a diventare piccolissimo e misurarsi con un perfido mago e i suoi Accoliti, specie di insetti di cui nessuno conosce l'origine.

Operazione commerciale a parte (il regista sta già girando il film di animazione tratto dal libro) quest'opera prima, a detta dell'autore "trasmette valori molto semplici, il rispetto di sé e degli altri, dell'ambiente" senza ricorrere necessariamente a sfoggio di espedienti magici.

Quello che manca oggi ai bambini, secondo Besson, è fondamentalmente "il contatto vero con la natura, il confronto diretto con qualcosa che è più grande di loro, che superi le convenzioni sociali, le leggi degli uomini e li sostenga da adulti, nella coscienza di far parte di un contesto più ampio, per il quale…" qualunque cosa facciano, sono e rimangono esseri viventi, per i quali il sole sorge sempre, ogni mattina…..

Donatella L. M. Vasselli