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VISION, MISSION, GOAL SETTING: TERMINI PRATICI E CONTENUTI MINIMI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL SUCCESSO MANAGERIALE

Salone Del Libro di Torino

 

Un'interpretazione valida di tali concetti, per la caratteristica di contestualizzarli in senso concreto e quindi suggerirne la praticabilità immediata, è quella fornita dall'americano Jim Clemmer, conferenziere, consulente aziendale, e autore prestigioso di bestseller riconosciuti a livello internazionale sui temi del Management, della leadership, nonché strategie di comunicazione d'impresa: "Molte persone- sostiene Clemmer- tendono a confondersi nel considerare gli aspetti conflittuali e complementari di "visioni" e "obiettivi": questi ultimi attengono all'analisi razionale, alla pianificazione, ai dati certi, alla disciplina e sono questioni relative al management. La Vision ha invece a che fare con la leadership e con la sfera cosiddetta emotiva, per cui implica intuizione, energia, progettualità, fantasia. Entrambi i contesti in realtà non sono alternativi, nel senso che gli obiettivi rappresentano "shorter-term steps toward our longer- term vision", ovvero progressione di di passi o tappe da compiere per il perseguimento di "Visioni" a lungo termine".

Specialmente in un mondo segnato da cambiamenti rapidi come quelli che quotidianamente viviamo, secondo Clemmer, strategie messe a punto in modo estremamente dettagliato o piani stabiliti in sequenza e convenzionalmente, non sono funzionali agli scopi da raggiungere, se non per pochi mesi, dunque hanno durata limitata. Vision efficaci definiscono che cosa noi stessi, il nostro gruppo di lavoro, la nostra organizzazione in generale, desideriamo per "mantenerci in forma" per il futuro e a questo proposito, ribadisce Clemmer, stabilire obiettivi dimostra, è indice di ragionevolezza, procedere per immaginazione è da audaci.

Sintetizzando la propria esperienza in questo campo, Clemmer suggerisce una serie di input, un vademecum di consigli pratici per rendere realmente concreta una Vision e renderla uno strumento efficace a vantaggio di un'organizzazione efficiente:

1) creare energia ed entusiasmo favorevoli al cambiamento e al progresso;
2) fornire una direzione attraverso una serie di indicazioni rispondenti a un "disegno ampio e a tutto campo" e alimentare in questo senso concentrazione, passione per strategie, piani , bilanci, sistemi, processi e cambiamenti tecnologici;
3) "mettere a fuoco"e costruire team reali ed effettivi piuttosto che raccogliere esperienze isolate, simulazioni o esercizi di gruppo (che spesso rischiano di limitarsi ad attività fine a se stesse e per questo inconsistenti e per nulla durevoli);
4) controbilanciare positivamente il senso di sofferenza, disagio, mancanza di iniziativa, provocati da sottodimensionamenti e calamità di vario genere,
5) respingere coloro che rifiutano la prospettiva di sentirsi parte di qualcosa che ritengono che ritengono irreale, chimerico, insensato etc.;
6) "Vaccinare" le persone contro il virus del pessimismo e la piaga del vittimismo, infondendo individualmente e in ogni circostanza fiducia e autodeterminazione;
7) Lanciare l'idea di una una "psichic pay", ovvero un compenso che sia anzitutto un incentivo psicologico e motivazionale, in modo che ciascuno "innesti in se stesso" un atteggiamento competitivo e si senta parte di un'organizzazione proiettata a sua volta verso un obiettivo il più possibile esaltante.

La nostra abilità a sviluppare un contesto lavorativo stimolante per il nostro team e la nostra organizzazione- conclude Clemmer- determinerà se saremo in grado di svolgere il ruolo di veri e propri leader o semplicemente di esperti, supervisori, project manager, amministratori, burocrati. Il "cuore" della cultura della leadership è rappresentato dall'interesse, dalla cura attenta e "partecipata" per il contesto e in quest'ambito gli obiettivi necessitano di energia e vigore nell'attuazione, per introdurci nel contesto più ampio di "vision emozionanti". Questo ci inserisce, come dice Clemmer, utilizzando una metafora d'effetto, "come figure dipinte nel grande quadro" e ci avvicina a grandi passi al futuro, praticabile, dei nostri sogni.

Donatella L. M. Vasselli

* Il presente articolo è stato elaborato raccogliendo ed integrando i dati trovati sul sito: www.clemmer.net

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