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INVESTIRE NEL CAPITALE
UMANO PER LA COMPETITIVITA' DEL PAESE
Secondo
Alvin Toffler: "L'analfabeta del futuro
non sarà la persona che non saprà
leggere, bensì la persona che non saprà
imparare"
Una sfida stimolante e senz'altro molto impegnativa
quella lanciata da uno dei convegni più
interessanti ospitati dalla manifestazione annuale
"FORUM
P.A. 2004" (mostra-convegno dei servizi
ai cittadini e alle imprese), svoltasi recentemente
a Roma:
La capacità di un Paese di dimostrarsi
competitivo sul mercato del lavoro, in uno scenario
europeo sempre più esteso e in una dimensione
della "società della conoscenza"
affermata con decisione dalla Risoluzione del
Consiglio dell'Unione europea del 22 giugno 2002,
passa attraverso la ricerca, l'innovazione, ma
soprattutto la valorizzazione e lo sviluppo delle
risorse umane, in particolare i giovani, che devono
essere in grado di possedere un livello di formazione
più elevato.
La tesi in questione è stata sostenuta
sotto diversi punti di vista e grazie al contributo
di autorevoli esponenti del Ministero dell'Istruzione,
Università e Ricerca scientifica. In generale
si è insistito sul nuovo orientamento progettuale
del mondo dell'istruzione, più precisamente,
a livello nazionale, sull'orientamento che coinvolge
tutti i soggetti che interagiscono nella messa
a punto di strumenti che aiutino i ragazzi ad
orientarsi rispetto al mondo del lavoro e di cui
quello della scuola sta già prendendo coscienza.
Questo al fine di rendere il percorso dell'istruzione
del singolo cittadino, sin dalle prime fasi, un
processo di apprendimento permanente e di partecipazione
attiva, nel senso di valutazione e condivisione
di idee da mettere "a sistema", per
un proficuo confronto con quelle del resto d'Europa.
Concretamente il nuovo sistema di istruzione e
formazione prevederà itinerari dalle modalità
di realizzazione diverse (i percorsi triennali,
quelli cosiddetti "in alternanza" scuola-impresa,
quelli denominati IFTS-istruzione e formazione
tecnica superiore, articolata in percorsi che
formano figure professionali per rispondere a
una domanda di lavoro specializzata in settori
ad alta trasformazione tecnologica), con l'obiettivo
comune di avviare un contatto concreto e una reale
integrazione tra il sistema scolastico e quello
imprenditoriale.
Passaggio cruciale, perché questo modello
si realizzi e perché vengano accelerati
i tempi di un incontro proficuo tra la realtà
scolastica e quella lavorativa, risulta quello
dell'uso di strategie basate su un uso efficace
delle tecnologie, come ha sottolineato Alessandro
Musumeci, Direttore Generale Servizi Informativi
MIUR: "il nostro obiettivo, ormai da
diversi anni-ha sottolineato Musumeci-è
valorizzare l'uso delle tecnologie didattiche
come complesso apparato di strumenti tecnici e
di conoscenza, in grado di incidere profondamente
sui processi di sviluppo cognitivo. Siamo attivi
in questo senso dal 1997, con un piano di sviluppo
che ha previsto nel tempo diversi passaggi legislativi:
- nel 2002 la Circolare 114, che ha destinato
81 milioni di euro per aule multimediali;
- nel 2003 un provvedimento per la conversione
della rete a banda larga e una serie di progetti
sociali on line, come per esempio la scuola
negli ospedali, a vantaggio degli studenti più
sfortunati-ne saranno coinvolte 65 strutture
entro settembre 2004 etc.
A tutt'oggi-ha concluso Musumeci-siamo
in grado di mettere in campo una serie di iniziative
che ci attendiamo diano risultati concreti a
breve termine:
- nuovi approcci didattici in e-learning per
l'inglese nelle scuole elementari, con portali
dai contenuti scaricabili;
- nuove dotazioni tecnologiche per le scuole
(installazione di PC su banchi normali, lavagne
interattive etc.);
- musei virtuali accessibili via Iinternet per
l'insegnamento dell'educazione artistica e della
storia dell'arte;
- un portale per gli stages, anche all'estero,
realizzato in collaborazione con la Direzione
Regionale scolastica per il Lazio;
- il progetto Marte, che prevede la messa a
punto di un sistema multimediale completo per
600 scuole in Sardegna etc.
per ogni ulteriore informazione a quest'ultimo
proposito: www.istruzione.it/innovazione/index/shtml
Donatella L. M. Vasselli
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