|
LA FORMAZIONE FUORI DALL'AULA: ALCUNE
DELLE METODOLOGIE PIU' DIFFUSE
Perché
formarsi in contesti esterni all'aula? Il Macrotrend
di questi ultimi anni suggerisce alle aziende
il "miglioramento della performance organizzativa"
che fornisce vantaggio competitivo rispetto alla
concorrenza: in questo senso le varie metodologie
di formazione sono accomunate da alcuni fattori
evolutivi, di carattere organizzativo
da un lato ( riduzione dei costi e del tempo,
uso della tecnologia) e personale
dall'altro (consapevolezza , a tutti i livelli
dell'organigramma, della necessità di ricevere
formazione e quindi motivazione all'apprendimento,
possibilità di elaborare un progetto di
autosviluppo con il supporto delle aziende etc.).
Esistono in sostanza alcune ragioni teoriche
e altre pratiche che orientano a questo
tipo di scelta gli imprenditori più aggiornati
e competitivi.
Per quanto riguarda le prime: le varie tecniche
di formazione fuori dall'aula danno agli individui
la possibilità di decidere e agire, dispiegando
le loro risorse ed energie personali (empowerment);
inoltre l'apprendimento degli adulti richiede,
come già accennato, consapevolezza e motivazione
(psicologia dell'apprendimento), quindi le probabilità
di successo dell'apprendimento iniziato dal soggetto
sono superiori a quelle di interventi decisi senza
la sua partecipazione.
Per ciò che concerne le ragioni pratiche:
il procedimento è tendenzialmente meno
costoso, responsabilizza gli interessati, solleva
l'azienda da un onere irrealistico e non sostenibile,
mette in gioco- oltre a quelle degli interessati-
anche altre energie "non specializzate"
(il capo, i mentori etc.). Tre sono i filoni interessati
dalla formazione fuori dall'aula e coinvolti dai
suoi differenti approcci.
- l'individuo;
- il gruppo;
- l'organizzazione.
Soffermiamoci sulla prima di queste entità
e sulle tecniche di formazione ad essa più
attinenti.
Il COACHING: riservato generalmente
a risorse umane ad alto potenziale (top managers,
dirigenti, "smart but problem boys",
ovvero soggetti brillanti professionalmente, ma
con difficoltà di relazione, emotive o
caratteriali), è un processo attraverso
cui i capi o esperti esterni (coach)
aiutano le persone (coachee)
ad aumentare le loro competenze (prestazioni)
e risulta efficace:
- per migliorare competenze necessarie al successo
nel ruolo ricoperto; per eliminare /ridurre
ostacoli o problemi che diminuiscono l'efficacia
del soggetto; per esplorare e sviluppare capacità
necessarie in un prossimo futuro;
- quando qualcuno (il soggetto-coachee- o altri
interessati alla sua prestazione: il capo, i
professionisti delle risorse Umane, Capi Progetto
etc.) rileva la necessità di competenze
carenti o non provate, la cui acquisizione richiede
l'impegno attivo del soggetto e un certo tempo;
nello specifico in alcune situazioni: a valle
della valutazione della prestazione, in vista
di un passaggio a un lavoro diverso, dopo l'emergere
di problemi evidenti.
Il meccanismo di apprendimento previsto da questa
tecnica può esplicitarsi attraverso una
modalità di tipo maieutico (ossia
di confronto diretto e paritario tra coach e coachee),
identificativo (in questo caso il coach
è l'esempio da seguire), oppure trasmissivo
(con semplice passaggio di conoscenze dal coach
al coachee) e prevede comunque quattro fasi di
realizzazione: l'individuazione delle aree
di miglioramento manageriale (con verifica
delle attese di miglioramento da parte dell'azienda,
della percezione da parte dei soggetti interessati,
nonché colloqui con i soggetti interessati
o con il Responsabile Sviluppo Risorse); l'individuazione
di coach congruenti alle esigenze dei diversi
coachee (che possono esser di matrice più
aziendale organizzativa, oppure consulenziale
o ancora più psicologica); la definizione
del contratto di coaching (fase per la quale
si stabilisce quante volte, quando e per quanto
tempo si incontrano coach e coachee); realizzazione
del coaching (ovvero messa a punto di di
"pacchetti" di incontri per affrontare
i temi individuati nelle fasi precedenti- il rapporto
di coaching può essere interrotto unilateralmente
al termine di ogni pacchetto previo un colloquio
di chiarimento tra coach e coachee).
|
|