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CAOS MANAGEMENT PRESENTA: IL M° MARCO
LO MUSCIO
 Iniziamo
in questo mese la collaborazione musicale con
il M° Marco Lo Muscio, (www.marcolomuscio.com).
Lui stesso ci parlerà dei due brani che
abbiamo inserito nel sito, ma prima è opportuno
presentare un artista che, nonostante la giovane
età, vanta più di 400 concerti in
molti paesi europei.
Dopo il diploma al Conservatorio "L.Refice"
ha ottenuto la specializzazione in pianoforte
con il M° Fiorentino e in organo con il M°
J.E.Goettsche.
Il M° Marco Lo Muscio, oltre ad essere un
grande ed apprezzato esecutore di brani d'organo
e pianoforte, principalmente del repertorio francese,
americano ed inglese del novecento, in particolare
quello bachiano, è anche uno dei pochi
al mondo ad aver trascritto brani pianistici di
Keith Jarrett.
Questo grande pianista ha al suo attivo concerti
in tutto il mondo, dall'Exeter College di Oxford,
all'Islanda (Selfoss e Reykjavik), da Budapest
(per il concorso "Ligeti") alla Francia
(Provenza, Montecarlo e Costa Azzurra), passando
per Paesi dalla grande tradizione musicale come
la Russia e i Paesi Baltici.
In Italia si è esibito in prestigiosi palcoscenici
come il Festival Pontino, il Festival delle Nazioni,
in Vaticano alla presenza del Papa Giovanni Paolo
II, al Palazzo Piccolomini di Siena, alle basiliche
di S.Maria degli Angeli,"Ara Coeli",
S. Luigi dei Francesi, nelle chiese anglicane
di "All Saints" e "S. Paul within
the walls",
Recentemente si è esibito a Kiev in Ucraina,
in Russia all'"Organ Hall" di Chelyabinsk
e a St.Pietroburgo, a Tallin in Estonia per il
XVIII International Organ Festival.
La redazione di Caos Management ringrazia il
M° Lo Muscio per aver concesso ai nostri lettori
la possibilità di ascoltare ogni mese alcuni
brani del suo repertorio.
La redazione
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Brani ascoltabli tramite Jukebox
- Il primo brano è del compositore francese
Gabriel Fauré (1845-1918) famoso per le
sue bellissime melodie e per la finezza delle
sue armonizzazioni. La Sicilienne op. 78 (trascritta
dallo stesso Fauré dall'originale orchestrale)
è una delle sue composizioni più
belle dal punto di vista melodico e armonico,
pervasa da una serena tristezza, con un'atmosfera
molto simile alla dolcezza del suo famoso Requiem,
e che rimanda direttamente ai suoi futuri notturni
per piano. Il brano è stato riutilizzato
anche in versione jazzistica; è un ascolto
che veramente ci trasporta in un'altra dimensione!
- Il secondo brano è dell'ormai mitico
jazz-man Keith Jarrett (1945), uno tra i più
grandi musicisti viventi. The cure è tra
i suoi standard-song più famosi; è
scritto nello stile dei "changeless"
(immutabile) con un ritmo ostinato al basso (pensiamo
al Bolero di Ravel) che non cambia ne modula mai.
Un pezzo assolutamente ipnotico!
Buon ascolto!
Marco Lo Muscio
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