Le
Vostre Domande
…………Oppure,
utilizzando una dicitura comune alle rubriche
del genere, "Chiedi all'esperto",
ossia a "colui che ha esperienza".
Il nostro bagaglio, in quest'ultimo senso,
si fonda su un presupposto solido: l'impegno
di un gruppo di professionisti attivi da anni
nei settori della consulenza e formazione
manageriale, in grado di rispondere a esigenze
diverse e affrontare, in termini di proposte
risolutive concrete, contesti, situazioni,
culture provenienti da Paesi differenti. Un
impegno e un proposito che ci sentiamo di
confermare anche in questa occasione: nessuna
pretesa ambiziosa, solo la disponibilità
a rispondere, al meglio delle nostre possibilità,
ai quesiti che di volta in volta ci verranno
posti….perché, secondo un suggerimento
illustre:
Il
maestro disse a un suo allievo: Yu, vuoi che
ti dica in che cosa consiste la conoscenza?
Consiste nell'essere consapevoli sia di sapere
una cosa che di non saperla. Questa è
la conoscenza.
(Confucio)
Giuseppe Monti
e-mail :
Sono stato
a lungo dipendente di una
grande azienda, prima di decidere di
mettermi in proprio e sviluppare
un'attività imprenditoriale, avendo
accumulato una buona esperienza e delle
conoscenze ampie; negli ultimi mesi ho
accostato alla mia attività
tradizionale,che porto avanti da 15 anni,
un nuovo business, per il quale mi sto
avvalendo di personale quasi del tutto
nuovo. Credo che per far lavorare bene
delle persone sia necessario creare uno
spirito di gruppo e una motivazione
costante, ma non sempre risulta semplice.
Alcuni dei nuovi assunti
sono molto
giovani ed altri realizzano uno stage
prima di entrare in azienda; molte volte
sembrano lavorare del tutto slegati tra
loro e credo che questo riduca di molto
le potenzialità della mia azienda.
Parlando
con amici ed altri imprenditori
ho potuto appurare che il problema è
piuttosto comune e di non facile
soluzione, qual'è il suo parere al
riguardo e quali misure adotta per
risolverlo?
Ha proprio ragione quando
dice che “il problema è
piuttosto comune e di non facile
soluzione”. C’è anche da
aggiungere che
si tratta di un problema molto complesso.
Devo anche farle i miei complimenti per
avere identificato, almeno in grosse linee,
la soluzione nello “spirito di gruppo
e nella
motivazione costante”.
Non avendo molti dettagli mi dovrò
limitare a darle solo alcune indicazioni
di massima per creare tra i suoi collaboratori
uno spirito di gruppo ed una motivazione
costante.L’idea fondamentale è
il fatto
che i collaboratori di un’impresa sono
la
parte più importante del patrimonio
dell’impresa stessa. Questo è
purtroppo un
concetto che non è compreso dalla maggior
parte degli imprenditori e dei manager.
Oggi la parte tangibile del patrimonio delle
aziende, per intenderci quella che compare
nel bilancio (capitale, crediti, immobili,
eccetera)
è solo in media il 25% del patrimonio
totale.
La parte intangibile, che non compare nel
bilancio, vale quindi il 75%.
E la parte intangibile comprende
i collaboratori, le loro conoscenze,
competenze e creatività, oltre al marchio,
il portafoglio clienti, i brevetti eccetera.
E’ quindi il caso, lei ne converrà,
di valorizzare
quanto è più possibile i collaboratori
dell’impresa.
Questo non è semplice se non si accetta
il concetto di cui stiamo parlando.
Se invece siamo convinti dell’importanza
delle persone che collaborano con noi la
cosa non è poi tanto difficile.
Alcuni suggerimenti: