- dovresti chiudere un
altro po' il finestrino, basta così,
hai detto strindberg?
- esatto maestro, loredana strindberg.
- una donna cammello, se ricordo bene.
- ricordi bene, la più maestosa donnatopo
del golfo di botnia.
- sei sicuro?
- guarda nel mio portafoglio, troverai la
sua coda, una coda regale di topo di chiavica,
me l'ha regalata un poltronero bulgaro.
- in cambio di qualche tua ignobile recensione.
- in cambio di niente. mi sono limitato
untuosamente a dirgli che i "poltroneri"
restano la più oculata tra le invenzioni
sociodinamiche di strindberg.
- in questo e non sto scherzando mi trovi
d'accordo, ora che mi ci fai pensare. il
cosiddetto "perdono punitivo"
non è un'altra di quelle invenzioni?
- vuoi dire il perdono con calcio ai denti?
- qualcosa del genere. è un ricordo
della mia più remota fanciullezza.
non ne ho chiara l'articolazìone.
ma insomma quando ne combinavo una trovavo
poi mio padre pallido e ancora in ansia
incapace di farmi una domanda. mia madre
invece ribadiva all'istante la sua passione
dandomi uno schiaffo sfasciabarile. cosa
di cui tra me e me mi compiacevo moltissimo.
- beh questo è uno strindberg di
terza scelta. no. il perdono con calcio
ai denti nella visione di strindberg è
tipico della relazione matrimoniesca. mia
moglie mi fa le corna.
- lo so.
- lasciami finire, mia moglie mi fa le corna,
approposito se
la sai pronunciare c'è
magnificenza. "mia moglie mi fa le
corna".
- bisogna però avere il tuo orecchio.
poi?
- e io invece di divorziare con le arti
della mia eloquente intelligenza la persuado
che in futuro non potrà più
capitarmi di offenderla con la mia atroce
sensibilità.
- e poi?
- poi con arti non meno nobili l'abituo
al sapore della sterilità sessuale.
- ricordavo male. questo di cui stai parlando
è il perdono proiettivo. storicamente
assai più antico, risale agli ussiti,
sai chi erano gli ussiti?
- sì
- non voglio indagare. Comunque. no mi pare
di ricordare che il perdono punitivo ha
a che fare con la dilazione della riappropriazione
del nome. ma qui dove siamo?
- all'acqua dei corsari.
- non correre.
- stiamo andando a venticinque all'ora,
sono in quarta e fatico per non fare spegnere
il motore.
- vai sempre così. questo è
un quartiere pericoloso.
- non più di tanti altri che abbiamo
attraversato. se non ti dispiace vorrei
ritornare a loredana strindberg e al perdono
punitivo.
- non mi dispiace, ma vorrei anche guardarmi
intorno a quest'ora della notte. si può
dire a quest'ora della notte?
- "col buio" è più
completo.
- guardarmi intorno col buio?
- ma sì caro signore. è quello
che in effetti stiamo facendo. stiamo guardando
attorno col buio. in compagnia del buio.
Gaetano Testa
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