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I quadri più importanti sono quelli in cui le organizzazioni possono muovere prodotti, servizi, persone, capitali e profitti liberamente. I paesi che non permettono il libero trasferimento di persone, merci e capitali sono potenzialmente esclusi dalla scacchiera. Tradizionalmente, i quadri più importanti sono stati la triade (Europa, Stati Uniti e Giappone) in cui si concentra il 75% del prodotto interno lordo mondiale. Tuttavia negli ultimi anni si sono avuti cambiamenti sostanziali nella scacchiera: si sono aggiunti nuovi mercati, mentre altri hanno perso di importanza. Le politiche di liberalizzazione, privatizzazione e deregulation hanno favorito l’ingresso delle tigri asiatiche (Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Singapore). Tra i nuovi quadri figurano inoltre la Cina, l’India e alcuni paesi dell’America Latina (Brasile, Messico, Argentina e Cile). Man mano che le bonomie di questi paesi raggiungono un maggiore grado di apertura al mercato, i quadri acquistano importanza, come nel caso dei paesi dell’Europa dell’Est. Attualmente i maggiori mercati sono quelli dei paesi Nafta in Nord-America, dell’Eea (European Economic Area) in Europa, di Giappone, Cina e dei paesi dell’Asia del Pacifico, in Asia.

Questo tipo di approccio è metodologicamente simile sia per la diplomazia pubblica, sia per l’azione volontaria non profit, sia per le organizzazione commerciali.

Per l’azienda, in particolare, l’importanza dei quadri dipende dall’ampiezza del mercato del proprio settore di attività. Per la Ford, la scacchiera sarà determinata dall’ampiezza dei mercati automobilistici nei vari paesi, mentre per Ibm ed Apple sarà determinata dal mercato dei personal computer.

Le telecomunicazioni offrono un esempio calzante sullo spostamento di importanza dei paesi sulla scacchiera globale. Il mercato a più rapida crescita è attualmente quello cinese, che all’inizio degli anni Novanta aveva una densità di apparecchi telefonici molto bassa (2 unità ogni 100 abitanti). Poiché oltre il 2000 il governo intende portare la densità a 10 unità per ogni 100 abitanti, la Cina diventa il maggiore mercato per infrastrutture e reti di telecomunicazioni nel prossimo futuro.
Per avere una prospettiva globale costantemente aggiornata ed attendibile, l’esperto di marketing o di strategie internazionali deve valutare continuamente lo stato della scacchiera, e deve essere in grado di individuare le tendenze di lungo periodo a livello macro-economico e settoriale. Soprattutto, egli deve conoscere le interrelazioni che legano un solo quadro al resto della scacchiera.

Per delineare le interrelazioni, è necessario individuare il lead market, cioè quel mercato nazionale o regionale che è più avanzato rispetto agli altri paesi, e dove i nuovi sviluppi segnano un trend per gli altri mercati. Le aziende che riescono ad identificare il lead market sono in grado di sfruttare l’esperienza maturata su quel mercato per operare nel resto del mondo.

Esistono varie categorie di lead markets: quelli “per clienti”, localizzati nei paesi con i clienti più avanzati; quelli per “base operativa”, in cui sono concentrati i più efficienti partecipanti alla produzione di un particolare prodotto/servizio; quelli “per prodotto”, nei paesi con i prodotti di un determinato settore più avanzati; quelli per “sistemi manageriali”. In sintesi, il lead market è il mercato in cui sono presenti quelle aziende leader con cui le altre aziende ambirebbero misurarsi in un’analisi di benchmarking.

Anche l’individuazione del lead market richiede un monitoraggio continuo, che consente di seguirne l’andamento migratorio e di modificare opportunamente l’assetto della scacchiera globale. Nell’area pubblica il lead market è sinonimo di alleanza per la collaborazione politica e/o istituzionale.

Competenze trasversali.
Acquisire una prospettiva globale presume la conoscenza di una serie di strumenti analitici e concettuali, ma richiede anche alcuni skills personali trasversali, non specialistici.

  • Competenze linguistiche globali
    È importante che il manager abbia capacità linguistiche specifiche. L’inglese è la lingua globale per eccellenza, tuttavia la conoscenza di una seconda lingua permette di penetrare più a fondo la cultura del paese e, dal punto di vista pratico, facilità i rapporti con i clienti locali che spesso non hanno padronanza dell’inglese.
  • Competenze di comunicazione globale
    Nella cassetta degli attrezzi, il manager globale deve avere inoltre la capacità di usare i supporti tecnologici per la comunicazione internazionale. Il telefono ed il fax stanno ormai perdendo terreno di fonte a forme di comunicazione più rapida, efficiente ed economica, come internet e la posta elettronica. Nel campo dei collegamenti internazionali, oltre la videoconferenza, la connettività attraverso il groupware trova essenziali applicazioni.
Gian Paolo Bonani
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