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1.3. Competenze globali

Con la globalizzazione dei mercati, le organizzazione, pubbliche e private, sono spinte ad elaborare strategie di azione e di business in contesti e con ottiche diversi da quelli tradizionali. Il management globale assume appunto una prospettiva sopranazionale per rendere competitiva l’azienda nel sistema mondo, e richiede dirigenti e manager dotati di una forma mentis globale.

Le pubbliche amministrazioni, peraltro, sono sempre più realizzatrici di politiche sopranazionali e i contesti decisionali e normativi richiedono a tutti gli addetti una nuova attitudine a transazioni al di fuori dei confini nazionali.

Si possono distinguere quattro tipi diversi di atteggiamenti manageriali, rilevanti sia per il settore pubblico, sia per quello privato:

  1. forma mentis domestica: è la forma mentis dei dirigenti e manager che hanno un background culturale e professionale acquisito esclusivamente nel proprio paese. Essa è caratterizzata dalla sindrome del NIQ (Non Inventato QUI), che porta rifiutare idee, dati, informazioni, provenienti da paesi diversi da quello che si conosce. I manager e i burocrati con una forma mentis domestica tendono a portare, nel contesto in cui operano, le strutture mentali e le modalità tipiche del proprio vissuto limitato;
  2. forma mentis internazionale: viene acquisita attraverso permanenze di studio o di lavoro all’estero. L’esperienza di lungo periodo in un paese straniero permette di acquisire competenze specifiche su una realtà diversa da quella di origine e, secondo alcuni, è sufficiente a sviluppare una mentalità internazionale;
  3. forma mentis multinazionale: è la forma mentis dei manager, dei diplomatici e funzionari che hanno esperienze di lavoro all’estero maturate in diversi paesi, a volte entro un’area specifica (ad esempi, America Latina o l’Asia del Pacifico). Il manager multinazionale ha chiare competenze internazionali, ma non possiede una forma mentis globale;
  4. forma mentis globale: è una diversa dimensione del managerial thinking. È caratterizzata dalla conoscenza, che non deve essere necessariamente maturata “sul campo”, del sistema-mondo in tutte le sue dimensioni: economica, politica, culturale, storica, geografica. Dietro una forma mentis globale c’è un’attitudine innata verso la conoscenza degli avvenimenti nel mondo che spinge ad un costante e continuo aggiornamento. Alla curiosità innata si aggiunge anche la capacità di esercitare alcune competenze analitiche;

Conoscere.
Come si forma un executive globale per le organizzazioni aziendali, pubbliche e private, visto che i paesi sono tanti e non c’è possibilità di conoscerli direttamente tutti?

È fondamentale per il manager globale avere una conoscenza dei mercati-chiave. Ciò presuppone la conoscenza almeno dei primi venti mercati-chiave di un determinato prodotto/servizio, compresi i servizi pubblici. Di questi egli deve conoscere la realtà economica, politica, culturale, storica, e geografica, nonché la posizione e il ruolo giocati nel contesto globale.

  • Conoscenza economica. Si intende quella dei fondamentali del paese, della struttura e della congiuntura economica del mercato.
  • Conoscenza politica. Situazione attuale e sviluppi futuri della situazione politica.
  • Conoscenza delle istituzioni, dei partiti, dei programmi politici e dei leader, nonché degli attori principali delle politiche economiche.
  • Conoscenza della cultura. Arte, religione, usi e costumi, sport nazionali.
  • Conoscenza della storia
  • Conoscenza della geografia
  • Conoscenza del paese in relazione al contesto internazionale. Sapere se il paese è interessato da eventuali fenomeni di regionalizzazione economica (vedi Asean, Apec, Nafta, EU) e se fa parte di istituzioni multilaterali quali Wto, G8, UN. Sapere che posizione occupa il paese nel sistema mondo, e quali rapporti di interdipendenza lo legano ad altre realtà politiche ed economiche.

Valutare.
Dare una prospettiva globale all’analisi delle opportunità di mercato richiede un diverso approccio all’esame dei dati. La valutazione del mercato globale vede il mercato globale come una scacchiera in cui ogni quadro rappresenta un paese. I quadri non sono uguali, ma hanno dimensioni variabili in base al prodotto interno lordo. Come negli scacchi, il gioco consiste nel catturare i pezzi più importanti, ma la differenza sta nel fatto che la scacchiera è mobile, nel senso che i quadri possono cambiare dimensioni in base alla congiuntura economica dei paesi che rappresentano.

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