Alcune considerazioni sull'Analisi
del Valore.
Sino
a qualche decina di anni fa un'impresa veniva
valutata esclusivamente sulla base del bilancio
e del conto economico: ancora oggi, in Italia,
una banca concede fidi sulla base della cosiddetta
"riclassificazione del conto economico"
richiedendo infatti i bilanci degli ultimi tre
anni.
Un altro strumento di valutazione era l'E.V.A.
(Economic Value Added) risultato incorretto
dopo un'analisi sulle prime 500 aziende classificate
da Fortune (Harvard University - 1986): ancora
oggi questo strumento viene proposto nelle nostre
università ed alle nostre aziende.
Nello slang nordamericano l'Economia viene
indicata come "dismal science" (dismal
si traduce come tetra, fosca). Il termine dismal
ha origine dagli scritti di Thomas Carlyle che
metteva in discussione le teorie di Thomas Malthus
sul rapporto causa effetto tra crescita esponenziale
della popolazione mondiale e crescita lineare
della disponibilità di risorse alimentari.
Malthus non considerava il miglioramento della
produttività.
A questo punto ritorna alla mente un simpatico
aneddoto che circola nell'ambiente universitario
internazionale:
Un professore di economia dell'Università
di Cambridge decise, su insistenza dei propri
figlioli, di acquistare un cucciolo. Il cane
cresceva vivace e robusto ma, dopo appena otto
settimane, il professore richiese al veterinario
di sopprimerlo. Il professore controllava il
peso e la lunghezza del cucciolo frequentemente
ed aveva calcolato che il suo cane in un anno
avrebbe raggiunto una tonnellata di peso e sarebbe
stato lungo ventisei metri: il professore non
avrebbe mai potuto sostenerne il mantenimento.
Un modello econometrico su cui si basa la "Business
Simulation" è stato elaborato una
quindicina di anni fa dall'Università
di Groeningen (Netherland). Questo modello,
nel calcolare l'Indice di prestazione tiene
conto del profitto per azione, dell'indice di
soddisfazione clienti, dell'indice di morale
del personale. L'indice di prestazione inoltre
non è assoluto ma relativo alle performance
delle altre aziende concorrenti che si confrontano
nello stesso mercato.
Questa metodologia deriva dagli argomenti riportati
sopra e confortata da alcuni fatti abbastanza
recenti che hanno riguardato l'evoluzione ed
il perfezionamento dell'Analisi del Valore.
Per completezza di esposizione si riportano
due argomenti fondamentali:
La teoria della Balanced Scorecard (Robert
S. Kaplan e David P. Norton - Harvard Business
School Press, Boston).
Questa teoria, ormai adottata internazionalmente
da centinaia di grandi aziende ed organizzazioni
e da pochi anni finalmente conosciuta anche
in Italia, si basa su due concetti fondamentali.
1. bilancio e conto economico non danno il
vero valore di una organizzazione poiché:
a. le misure finanziarie non sono congruenti
con la realtà attuale;
b. sarebbe come guidare un veicolo guardando
solo nello specchietto retrovisore;
c. tendono a creare dei bunker funzionali;
d. possono danneggiare la strategia a medio
e lungo termine;
e. non sono rilevanti per molti livelli dell'organizzazione
2. l'economia sta cambiando, infatti:
"I knowledge workers oggi contano per
un terzo della forza lavoro (negli Stati Uniti)
e sono il doppio degli operai." -Peter
F. Drucker, The Economist, November 2001
In effetti gli asset intangibili vanno considerati
in maniera importante nella misura del Valore
dell'impresa, visto che "oggi" gli
asset intangibili pesano per il 75% del valore
dell'impresa. E per asset intangibili, che non
compaiono nel bilancio né nel conto economico,
si considerano il personale (conoscenza e competenza),
il marchio, i brevetti, lo stile di management,
le innovazioni, il portafoglio clienti, la soddisfazione
clienti, eccetera.