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Le grandi imprese del settore lo stanno facendo, le nostre eccezionali piccole imprese devono farlo altrettanto.

Il Nastro Verde d'Europa-filiera del microcredito, quindi, peraltro promuoverà la nascita dei green-points in tutto il mondo articolati sulla presentazione delle quattro tipologie suindicate dei prodotti su base multilaterale facendo diventare tali green-points dei punti di socializzazione nell'ambito di quelle città che oramai ne sono sprovviste.

Questo è il programma di ordine generale nella fase iniziale; il Nastro Verde d'Europa che tenderà a diventare una fondazione operante anche nel contesto turistico orienterà le proprie risorse in maniera tale da cogliere ed esaltare gli aspetti salienti dell'enogastronomia quali la "civiltà", l'"arte", la "storia", la "cultura" e le "tradizioni" ed a stimolare chi opera nel settore incontrandosi e confrontandosi.

Tutto ciò può avvenire intorno ad una "tavola imbandita mediterranea" di carattere micro facente parte della detta filiera produttiva; nell'ambito di una ricerca raffinata e non consumistica la "tavola" diventa un luogo in cui si recuperano energie di qualità, si socializza e si costruisce un cammino comune.

Questo è lo spirito del "maestro dei cuochi" Luigi Carnacina - oscar mondiale dell'enogastronomia - e del giornalista gastronomo Nicola Iadanza che dopo trent'anni di attività non solo evidenzierà gli itinerari gastronomici europei ed i relativi contenuti ma attraverso il green-point porterà tale presenza su una articolata base mondiale.

L'iniziativa si sposa anche con quelle città commerciali dell'Europa dell'arco mediterraneo in cui entità come Trieste, Barcellona, Digione, Atene, Leopoli e Monaco di Baviera mettono insieme una filosofia di sistema per proiettare la loro specifica attività nell'arco mondiale all'interno del sistema del microcredito, insieme con il Cairo, Beyrut, Amman, Tangeri, e Aleppo.

Le due prime operazioni richiedono poi la creazione di una banca dati dei produttori interessati a creare il progetto e alla nascita di un giornale telematico teso a comunicare la filosofia del progetto.

I creati punti di socializzazione anche informatica metteranno in rete le comunità distanti e disperse, fornite però di uno strumento di autogenerazione elettrica con tutte le altre comunità esistenti nel mondo. Il risultato sarà un risultato della conoscenza alternativa che dispone di un proprio mezzo di comunicazione, di una propria filiera bancaria e di una propria filiera di produzione assistita a cui partecipano sulla base della pari dignità i produttori e le associazioni di categoria che possono partecipare al processo, reinventando il ruolo e le funzioni dello stare assieme dell'essere umano.

Il costo di tale operazione è l'attivazione diretta di interventi coordinati nei singoli villaggi attraverso iniziative associate di pari dignità, poste in essere in collaborazione pubblico privato, che ha a suo presupposto un'azione unitaria nel contesto distributivo internazionale attraverso una rappresentazione diretta non necessariamente alternativa.

Vincenzo Porcasi

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