Secondo quest'ottica i, in sostanza, i Manager
devono essere "provocati" in modo
che abbandonino definitivamente metodi di lavoro
stabiliti e perciò inefficaci, e anche
i prodotti e i servizi non devono più
essere esclusivamente "nuovi", bensì
originali, differenti, al fine di attirare i
clienti che devono sentirsi in qualche modo
sedotti dall'offerta. In questo senso è
importante stabilire un "legame emotivo"
tra il cliente e il prodotto/servizio offerto,
in modo da instaurare un "marketing di
relazioni" che costituisce l'arma vincente
nella conquista della fedeltà altrui;
tale ragionamento può e deve riguardare
anche l'altro aspetto della questione, quello
dei fornitori, nonché la possibilità
di creare una partnership tra loro e i clienti.
Nonostante la radicalizzazione di certe sue
idee sia stata spesso criticata, Peters mantiene
comunque fede a nozioni di una certa assennatezza,
tipo quella per cui solo una predisposizione
costante all'azione e il far fronte coraggiosamente
a eventuali insuccessi, può spingere
in avanti le aziende.
Egli conclude che i manager, in questo tempo
in continua trasformazione sotto tutti i punti
di vista, dovrebbero perseguire il successo
attuando un "costante disequilibrio",
da ottenersi attraverso il possesso di cinque
virtù fondamentali: la profusione massima
di energie nel proprio lavoro; l'azione; il
farsi carico dei fallimenti; la reazione decisa
a eventuali problemi; l'operazione di "tagli",
se necessaria.
Il messaggio dell'autore
può in ogni caso essere sintetizzato
come segue:
"è possibile ottenere risultati
straordinari solo se si dispone ai vertici aziendali,
di persone straordinarie.
Giuseppe Monti
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