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Formare in Qualità

Il concetto di Qualità è stato introdotto per la prima volta in ambito aziendale e solo di recente si assiste ad una sempre maggiore ricerca e necessità di Qualità anche nei servizi.

Seguendo il pensiero dello statistico americano Demind, i giapponesi sono arrivati al concetto di "TQM: Total Qualità Management". In cui cade la convinzione che un miglioramento della Qualità implichi un innalzamento dei costi ma dove per raggiungere la Qualità ci si basa su: il cliente, i processi, i risultati, il monitoraggio, la prevenzione del fallimento/errore e il costante feedback del processo di miglioramento stesso.

La misurazione della Qualità è un processo complesso, che comporta la valutazione di numerose variabili. Parlare di Qualità nella formazione e soprattutto nella formazione a distanza è indubbiamente un compito arduo.

A rendere il tutto più difficile è che ancora non si è giunti ad indicare, in modo univoco, cosa si intenda per qualità in un processo formativo. Sono comunque convinta che vista la complessità della valutazione, non esista una formula universale che definisca la Qualità, soprattutto in ambito formativo. Credo che la definizione più vicina sia quella di Bransone Buckner: "Qualità non è tanto l'eccellenza quanto piuttosto la gestione di un processo continuo teso ad avvicinare il più possibile l'effetto desiderato all'effetto reale".

Secondo Keegan, è bene analizzare la struttura di un processo formativo seguendo le metodologie che derivano dalla teoria dei sistemi di controllo utilizzate nelle realtà industriali, in cui si segue un complesso ma coerente insieme di strategie per raggiungere l'obbiettivo prefissato.

Così come le metodologie utilizzate per l'erogazione della formazione anche la verifica del sistema formativo è completamente cambiata nel corso degli anni.
Seguendo la metodologia di valutazione di Keegan possiamo rilevare che: durante la prima e seconda generazione FAD si sono avuti Sistemi ad anello aperto mentre ora, per la terza generazione FAD e le successive ci si basa su un Sistema ad anello chiuso.

Nel sistema ad anello aperto (Fig.1) l'attenzione è tutta rivolta ai materiali didattici da fruire individualmente e al supporto logistico. Non si ha mai un momento di verifica in itinere ma solo al termine del processo.

Nel Sistema ad anello chiuso (Fig.2) invece, il processo è in grado di auto-regolarsi puntualmente nel tempo, attraverso la misurazione degli scostamenti tra quanto atteso e quanto realmente realizzato. Il punto chiave di tale sistema è il costante monitoraggio e verifica degli obbiettivi.
Oggi, i processi formativi che cercano di realizzare i propri servizi in Qualità, accolgono a pieno questo sistema, cercando una completa interazione tra tutte le componenti del processo, monitorando il processo in intere al fine di reindirizzarlo verso gli obbiettivi desiderati.


Partendo da questo punto di vista, per misurare la Qualità nei processi di formazione, soprattutto in quelli di ultima generazione, si dovrebbero analizzare le seguenti relazioni:

- Qualità come gestione del processo
Aspetto facilmente riscontrabile soprattutto nella formazione a distanza che utilizza il modello ad anello chiuso, in cui il grado di rotazione ed il feedback costituiscono elementi che determinano la qualità del processo formativo.

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