Sesta
puntata: da destra verso sinistra. Il bifronte
e il palindromo.
Dopo una lunga pausa, torniamo ad occuparci
di giochi con le parole. E l'argomento di questo
incontro è, ancora una volta, di quelli
più antichi e "magici", e cioè
uno, insieme con i giochi di divinazione (enigma
ed indovinello) e di rimescolamento "puro"
(anagramma), dei capostipiti dell'enigmistica.
Parliamo del meccanismo di lettura a rovescio.
Numerosissimi sono, nel mondo, i luoghi che
recano iscrizioni che possono essere lette,
più o meno indifferentemente, sia nel
consueto verso che nel senso inverso. Queste
iscrizioni (composte da una o più singole
parole dotate di questa caratteristica, oppure
composte da più parole "normali"
che però dànno origine, nel loro
complesso, alla lettura "a doppio senso")
erano infatti considerate potenti amuleti contro
le influenze maligne.
Nel campo della lettura a rovescio distinguiamo
due diverse possibilità: la parola (o
la frase) può mantenersi inalterata letta
in un senso o nell'altro, oppure può
"trasformarsi" in un'altra parola
(o frase). Inizieremo a vedere quest'ultimo
caso, che possiamo considerare più generico.
E ci appressiamo, dunque, a parlare di bifronte.
Come abbiamo appena descritto, si definisce
"bifronte" una parola, od una frase
che, letta "al contrario", rimane
leggibile ma cambia significato.
Vediamo di fare un esempio. Poniamo il caso
che lungo la strada troviate una di quelle vecchie
insegne luminose sporgenti ("a bandiera",
per intenderci) composte da singole lettere
illuminate: l'insegna di una ENOTECA. Passeggiando
lungo il marciapiede oltrepassate l'enoteca,
poi vi girate e date un'altra occhiata all'insegna.
Pur considerando che alcune lettere ora saranno
"girate" in maniera poco leggibile,
l'insegna ora reciterà, inequivocabilmente,
ACETONE. Che è una parola di pieno senso
compiuto, e che di sicuro non è "enoteca"
- locale in cui si spera che non venga servito
dell'acetone…
Come di consueto, vediamo ora qualche gioco
della famiglia, sia con diagramma che con le
x. Noterete che in quest'ultimo caso non utilizzeremo
altre lettere d'incognita. Questo perché
il solutore sa dal tipo di gioco che l'unico
meccanismo da compiere sulle parole è
quello del ribaltamento integrale: non servono
dunque altre incognite per indicare lettere
in posizioni particolari.
Bifronte
Un severo criterio costruttivo
La nave deve stare sempre x xxxxx
pure se v'è la stiva che si xxxxxx
a causa d'improvvisa e grossa falla.
Soluzione: a galla, allaga.
Bifronte (3)
Il Giro sotto la pioggia
Là in fondo sotto l'acqua…
fa la sua corsa e la gente l'aspetta.
Soluzione: sub, bus.
Quando una parola, letta a rovescio, non solo
rimane leggibile, ma rimane la stessa parola,
siamo in presenza di un palindromo. In pratica,
un tizio che grida come un OSSESSO, per quanto
lo vogliamo girare, sempre come un OSSESSO griderà.
Cerchiamo di dare una definizione "scientifica"
della differenza tra i due giochi: un bifronte,
ricapitolando, è una sequenza qualsiasi
di lettere che abbia senso compiuto sia che
venga letta nel modo consueto, che nel verso
opposto.
Un palindromo, invece, è una sequenza
di lettere che abbia senso compiuto indipendentemente
dal verso in cui la si legge, ma con una rigorosa
disposizione: le lettere devono essere uguali
a due a due! La prima lettera dev'essere uguale
all'ultima, la seconda alla penultima e così
via.
Nell'enigmistica in versi, il palindromo forma,
con l'indovinello e l'enigma, il ristrettissimo
cerchio degli enigmi in cui viene definito un
solo soggetto, dal momento che la parola da
trovare è una sola.
Palindromo
Nell'osservatorio
Un grande xxxxx è stato installato
e dallo spazio le onde ha captato.
Soluzione: radar.
Palindromo (4)
Calciatori contestati
Son questi nazionali rinomati
che però, a volte, vengono fischiati.
Soluzione: inni.