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Metodi diversi per la gestione dei processi

Negli ultimi anni, (dal 1980 approssimativamente) sono stati sviluppati da consulenti, manager e guru dell'economia, diverse metodologie per la gestione dei processi. In sintesi è possibile dire che si tratta essenzialmente di diversi punti di vista. Infatti tutti questi metodi presuppongono un orientamento al processo da parte delle organizzazioni.

Il Total Quality Management - TQM

E' il più antico metodo per la gestione del processo orientato al cliente. Il concept implementato da Kaoru Ishikawa già nel 1950 è infatti "il processo dopo il tuo è il tuo cliente".

Prevenire difetti ed errori quanto prima possibile in un processo, è alla base del Total Quality Management. Ciò permette di fornire prodotti e servizi che soddisfino il cliente, al costo più basso possibile. Il compito più importante è dunque concentrarsi nell'assicurazione della qualità dei processi e dei prodotti/servizi, attuando in maniera tale da migliorare la qualità e la soddisfazione del cliente interno (si può considerare cliente anche un collega, al momento in cui partecipiamo allo stesso processo aziendale) ed esterno, in maniera persistente e continua, d'accordo con le richieste e le aspettative degli stakeholders (clienti, fornitori, collaboratori ed azionisti).

L'implementazione corretta del total quality management produce migliore soddisfazione del cliente, elimina difetti e scarti, migliora impegno e motivazione nel personale, e fa crescere produttività e competitività.

Gli specialisti della qualità che hanno sviluppato concetti e metodi sul total quality management sono molti. I più noti, a parte K. Ishikaw, sono W. Deming, J. Juran and P. Crosby. Ciascuno di essi ha enfatizzato diversi aspetti del TQM, ma il loro messaggio è comune a tutti: "l'intera organizzazione, guidata da una leadership completamente coinvolta, deve essere impegnata al miglioramento della qualità, che è un processo continuo e che non ha termine. L'obiettivo deve essere la soddisfazione delle richieste del cliente attraverso il miglioramento dei processi. I processi saranno migliorati prevenendo i problemi e risolvendoli sistematicamente e continuamente".

Crosby concentra l'attenzione sui costi della qualità. L'enfasi è posta sulla pianificazione per il raggiungimento di zero difetti e sul fare la cosa giusta la prima volta. (Crosby 1979)
Juran paragona la gestione della qualità alla gestione economico/finanziaria. In ambedue i processi di gestione esistono tre stadi. Nel processo economico/finanziario i tre stadi sono il budget, il controllo e la riduzione. Nel processo di gestione della qualità gli stadi corrispondenti sono la pianificazione della qualità, il controllo della qualità e il miglioramento della qualità. (Juran 1989)
Deming [iii] ha creato l'ormai ben noto circolo PDCA (Plan-Do-Check-Act). Il concept è pianificare il miglioramento della qualità, portare avanti il piano, verificare i risultati e ricominciare da capo. In sintesi il miglioramento della qualità è un processo continuo.

Sono i processi che costituiscono i prodotti o i servizi che devono soddisfare i clienti, quindi lavorare con i processi è la chiave del miglioramento continuo. La natura ripetitiva dei processi fa in modo che il miglioramento sia continuo.

Business Process Improvement - BPI

Si tratta di un metodo molto efficace per il miglioramento del processo che produce per una qualsiasi organizzazione una maggiore efficienza. L'applicazione del metodo semplifica le attività del processo eliminando sprechi ed inutili passaggi burocratici.

Il Total Quality Management ha un approccio al processo dal basso dell'organizzazione mentre l'applicazione della metodologia BPI inizia contemporaneamente dall'alto e dal basso della organizzazione. Nel BPI i manager e gli specialisti hanno un ruolo importantissimo per il miglioramento del processo.
La base di partenza per l'applicazione del BPI sono i seguenti elementi significativi:

  • Il coinvolgimento totale del top management
  • L'impegno per una attività di lungo e medio termine
  • L'utilizzazione di metodi ben definiti
  • L'identificazione dei process owners
  • Lo sviluppo di misure e del sistema di reporting
  • La definizione dei processi

Attualmente, in special modo nelle organizzazioni medie e grandi, esistono diversi gruppi di lavoro dedicati al miglioramento dei propri sottoprocessi. In generale questi gruppi lavorano con entusiasmo e misurano le proprie performance. Il problema é che essi non conoscono l'effetto che il loro lavoro ha sulle altre attività del processo. La conseguenza é che spesso i sottoprocessi sono ottimizzati e il processo nella sua interezza non è stato migliorato. L'obiettivo del BPI è quello di rendere il processo nella sua interezza efficace ed adeguato. Questo vuol dire raggiungere i risultati richiesti e la riduzione delle risorse necessarie. Questo vuol dire anche fare in modo che i processi siano flessibili in modo da essere adattabili alle continuamente variabili esigenze del mercato e della stessa organizzazione. Altri obiettivi sono l'eliminazione degli errori, la riduzione dei ritardi, la crescita della conoscenza, la facilità d'uso, la fedeltà dei clienti, tutto ciò allo scopo di fornire vantaggi competitivi all'organizzazione.

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