LE
ULTIME DALL'IRAQ
Mentre Bush annuncia
l'invio 25.000 soldati in Iraq, come richiesto
dal Comandante Abizaid, il governo iraniano
ha fatto sapere di aver avuto numerosi
contatti con le autorità USA e
di aver ricevuto una richiesta di collaborazione
per risolvere la crisi in atto. A conferma
di tutto ciò, l'agenzia di stampa
iraniana IRNA, ha reso noto che il direttore
generale del dipartimento per gli Affari
del Golfo del ministero degli Esteri iraniano,
Hossein Saddeqi ha raggiunto Baghdad per
incontrare i leader religiosi e politici
iracheni.
Nel frattempo, il Ministro degli Esteri
Frattini ha fatto sapere che il governo
italiano non intende contrattare con i
guerriglieri iracheni per il rilascio
dei quattro ostaggi italiani rapiti recentemente,
tutti lavoratori della Dts Llc Security
con sede nel Nevada, Stati Uniti.
"Il governo si sta muovendo su quelle
autorità religiose che riteniamo
abbiano capacità di indurre i sequestratori
a liberare gli ostaggi senza condizione
alcuna. La linea guida è quella
di mantenere la fermezza da un lato, ma
di non risparmiare nessun tentativo nei
confronti di coloro che possono esercitare
autorità o capacità di mediazione",
ha annunciato Frattini, che ha aggiunto,
"credo che i sequestri, i ricatti,
siano atti di totale e piena criminalità
terroristica. Si sottraggono quindi a
qualsiasi possibilità di trattativa";
ma mentre da una parte della coalizione
è questa la condotta, il governo
delle Filippine ha fatto sapere che sta
valutano la possibilità di far
rientrare i 50 militari impegnati in Iraq.
La
Redazione
|