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L'EFFETTO FARFALLA
Cassio: Quanti secoli venturi vedranno
rappresentata
da attori questa nostra grandiosa scena in regni
ancora non nati, e in linguaggi non ancora inventati
(Giulio Cesare, atto III, scena I)
Il 29 dicembre 1979, il fisico Edward Lorenz
presentò alla Conferenza annuale della
American Association for the Advancement of Science,
una relazione in cui ipotizzava come il battito
delle ali di una farfalla in Brasile, a séguito
di una catena di eventi, potesse provocare una
tromba d'aria nel Texas. L'insolita quanto suggestiva
relazione, diede il nome al cosiddetto butterfly
effect, effetto farfalla.
Ma cosa c'entra il battito d'ali di una farfalla?
E' una secca giornata estiva. Un uomo passeggia
in un bosco per godersi un pò di fresco.
Dopo aver fumato una sigaretta, getta il mozzicone
in una piccola radura. Il mozzicone cade su un
fazzoletto di carta gettato da un villeggiante
(tanto la carta non inquina!). Il fazzoletto prende
fuoco e trova facile esca in un arbusto secco,
ucciso da un coleottero. L'arbusto prende fuoco.
Le fiamme si levano più alte. C'è
un leggero venticello. Qualche scintilla e prende
fuoco anche un arbusto lì vicino. Il fuoco,
attizzato dal vento, si propaga ad altri tre alberi.
Ognuno dei quattro alberi in fiamme ne incendia
altri quattro: gli alberi in fiamme diventano
20, poi 100 e poco dopo tutto il bosco è
in preda alle fiamme. Tutto questo per un piccolo
parassita che ha ucciso un piccolo arbusto e per
un mozzicone di sigaretta caduto su un fazzoletto
usato.
A questo punto, il lettore si chiederà
se "l'effetto farfalla" è solo
una suggestiva speculazione, oppure ha un riscontro
reale...
Nel corso di un programma di simulazione del clima,
Lorenz fece un'inaspettata quanto importante scoperta.
Una delle simulazioni climatiche si basava su
dodici variabili, incluse relazioni non lineari.
Lorenz scoprì che, ripetendo la stessa
simulazione con valori leggermente diversi (una
serie di dati veniva prima arrotondata a sei cifre
decimali, e successivamente a tre), l'evoluzione
del "clima" elaborata dal computer si
discostava nettamente dai risultati precedenti:
a quella che si configurava appena una perturbazione,
dopo una effimera somiglianza iniziale, si sostituiva
un modello climatico completamente diverso.
Queste osservazioni hanno portato allo sviluppo
della Teoria
del Caos che pone limiti definiti alla prevedibilità
dell'evoluzione di sistemi complessi non lineari.
Nei sistemi lineari, una piccola variazione nello
stato iniziale di un sistema (fisico, chimico,
biologico, economico) provoca una variazione altrettanto
piccola nel suo stato finale: per esempio, colpendo
leggermente più forte una palla da biliardo,
questa andrà più lontano. Al contrario,
sono non lineari le situazioni di un sistema in
cui piccole differenze nelle condizioni iniziali
producono differenze non prevedibili nel comportamento
successivo.
Un sistema può anche comportarsi in modo
caotico in certi casi e in modo non caotico in
altri. Per esempio il movimento regolare di un
pendolo fissato ad un appoggio elastico, diventa
caotico.
E' impossibile prevedere il comportamento che
un sistema caotico avrà dopo un intervallo
di tempo anche piuttosto breve. Infatti, per calcolare
il comportamento futuro del sistema, anche se
descritto da un'equazione molto semplice, è
necessario inserire i valori delle condizioni
iniziali. D'altra parte, nel caso di un sistema
complesso non lineare, data la grande sensibilità
del sistema agli agenti che lo sollecitano, un
piccolo errore nella misura delle condizioni iniziali,
oppure una modifica apparentemente irrilevante
dei dati immessi (ed ovviamente anche il loro
successivo arrotondamento durante il calcolo)
cresce esponenzialmente con il tempo, producendo
un radicale cambiamento dei risultati. Questo
significa che i dati relativi alle condizioni
iniziali dovrebbero essere misurati con un'accuratezza
teoricamente infinita, e ciò é praticamente
impossibile.
Quanto detto, spiega perché le previsioni
meteorologiche, sebbene descritte con le equazioni
deterministiche della fisica (fluidodinamica e
termodinamica) ed elaborate con raffinate tecniche
di calcolo eseguite da super computer, producono
risultati molto approssimativi.
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