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IL PROBLEMA DELLA COSCIENZA IL LEGAME TRA EMOZIONE ED APPRENDIMENTO

Salone del Libro di Torino

 

In base alle attuali conoscenze scientifiche possiamo dire che siamo coscienti solo delle informazioni che coinvolgono l'attività della corteccia cerebrale, la quale rappresenta la zona del cervello filogeneticamente più nuova ed evoluta.
Più in particolare la coscienza risiede nelle cosiddette aree associative della corteccia cerebrale. La corteccia e' infatti funzionalmente divisa in aree sensoriali, aree motorie ed aree associative. Le aree sensoriali ricevono ed elaborano le informazioni di senso che provengono dalla periferia; le aree motorie inviano alla periferia i comandi per il movimento volontario dei muscoli; le aree associative sono aree di elaborazione cosciente delle informazioni.

L'immenso numero di informazioni che continuamente raggiunge i nostri organi di senso viene per la maggior parte elaborato a livello sottocorticale (cioè a livello di raggruppamenti di neuroni che non fanno parte della corteccia cerebrale), per cui noi non ne abbiamo alcuna consapevolezza. Solo una parte delle informazioni raggiunge le aree associative della corteccia e quindi la nostra coscienza.

Tuttavia alcune parti del cervello, diverse dalla corteccia, concorrono lavorando in modo che potremmo definire "inconsapevole" al raggiungimento degli stati di coscienza; essi rappresentano una specie di "porta" che gli stimoli provenienti dall'esterno devono attraversare prima di raggiungere lo stato di coscienza. E' importante notare che i centri sottocorticali non costituiscono una "porta" che passivamente fa passare le informazioni ma rappresentano una zona di elaborazione, in grado di variare il modo in cui queste saranno percepite dalla nostra coscienza.

Tra questi sistemi, fondamentale importanza assume la formazione reticolare, a sua volta composta da vari gruppi di nuclei. In breve il sistema reticolare e' in grado di influenzare lo stato di attivazione della corteccia e quindi il nostro stato di vigilanza, influendo anche sulla attenzione e di conseguenza sulla formazione della memoria. Esso raccoglie le informazioni in arrivo dalla periferia ed informa la corteccia della eventuale presenza di stimoli nuovi che potrebbero essere rilevanti.

Il sistema che viene considerato la "porta" più importante della coscienza e' comunque il sistema del talamo. Esso comprende alcuni nuclei che ricevono gli stimoli sensoriali dalla periferia e li trasmettono a zone molto precise della corteccia sensoriale, ed altri nuclei che essendo connessi con ampie aree della corteccia, svolgono una funzione di regolazione dell'attività generale della corteccia. In genere il sistema di elaborazione delle informazioni periferia-corteccia viene definito sistema talamo-corticale.

La memoria rappresenta una componente fondamentale della coscienza. Essa ha sede nell'ippocampo e nella zona di corteccia che lo circonda, oltre che nelle diverse aree della corteccia, a seconda del tipo di sensazione che viene ricordata (per esempio la memoria di un suono o di una musica coinvolgerà il lobo temporale, dove si trova la zona della corteccia deputata a ricevere gli stimoli sonori). La capacità di ricordare e' profondamente influenzata dallo stato di attenzione poichè il nostro cervello e' estremamente selettivo nelle cose da ricordare e generalmente tende a trattenere le cose che, per il fatto di essere considerate nuove, o importanti o in qualche modo connesse con un' emozione forte, portano ad una ampia attivazione della corteccia associativa; ancora una volta l'attività dei centri sottocorticali e' in grado di modificare l'attività cosciente attraverso la sua funzione di attivazione/inibizione della corteccia.

Particolarmente importante per il problema della coscienza e' la memoria autobiografica che si ritiene abbia sede nell'ippocampo e che rappresenta la condizione essenziale per lo sviluppo e il mantenimento dell'autocoscienza per cui in ultima analisi il fondamento dell'Io.