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IL NUOVO CODICE SULLA PRIVACY
Il
1gennaio 2004 è entrato in vigore il nuovo
Codice sulla Privacy (decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196) che, raccogliendo l'intera materia
in un'unica fonte, ha riunito, in un solo testo,
le disposizioni in materia di trattamento dei
dati personali, dalla Legge 675/96 (sostituita
dalla sua entrata in vigore) alla direttiva UE
58/2002 (sulla riservatezza nelle comunicazioni
elettroniche).
Il Testo è suddiviso in tre parti fondamentali:
- La prima parte è dedicata alle disposizioni
generali, riordinate in modo tale da trattare
tutti gli adempimenti e le regole del trattamento
con riferimento ai settori pubblico e privato;
- La seconda sezione si rivolge ai settori
specifici, e, oltre a disciplinare aspetti in
parte inediti (informazione giuridica, notificazioni
di atti giudiziari, dati sui comportamenti debitori),
completa anche la disciplina attesa da tempo
per il settore degli organismi sanitari e quella
dei controlli sui lavoratori;
- La terza affronta il tema delle tutele amministrative
e giurisdizionali con il consolidamento delle
sanzioni amministrative e penali e con le disposizioni
relative all'Ufficio del Garante.
L'articolo 1 del nuovo codice recita: "Chiunque
ha diritto alla protezione dei dati personali
che lo riguardano".
Partendo da questo assunto, il legislatore ha
inteso, con questa nuova normativa, garantire
a tutti che il trattamento dei dati personali
venga svolto "nel rispetto dei cittadini
e delle libertà fondamentali, nonché
della dignità dell'interessato, con particolare
riferimento alla riservatezza, all'identità
personale ed al diritto alla protezione dei dati
personali" (art. 2).
Sono intesi Dati Personali tutte le informazioni
relative a
- Persona fisica
- Persona giuridica
- Ente o associazione
La Legge riguarda quindi tutti i dati (sia quelli
gestiti elettronicamente che quelli cartacei)
relativi a
a. Sesso, data di nascita, caratteristiche
biometriche (quali l'altezza, il colore degli
occhi, ma anche la taglia dei vestiti o il numero
di scarpe);
b. il nome, il cognome, l'indirizzo, il numero
di telefono, il codice fiscale, la partita I.V.A.,
dati bancari.
c. informazioni circa la composizione del nucleo
familiare, la professione esercitata da un determinato
soggetto, sia fisico che giuridico, la sua formazione.
d. fotografie, radiografie, video, registrazioni,
impronte.
e. informazioni relative al profilo creditizio,
alla retribuzione.
f. informazioni relative alla vita sessuale,
all'origine razziale od etnica, alle convinzioni
religiose, alla partecipazione ad associazioni
di categoria, a partiti, sindacati, alla salute
di un soggetto, cartelle cliniche;
g. qualunque altra informazione che permetta
l'identificazione di una persona (es. un codice).
I dati personali oggetto di trattamento devono
essere "custoditi e controllati … in
modo da ridurre al minimo, mediante l'adozione
di idonee e preventive misure di sicurezza, i
rischi di distruzione o perdita, …, di accesso
non autorizzato o di trattamento non consentito
o non conforme alle finalità della raccolta"
(art. 31). Per questi motivi, ai suddetti principi
sono tenuti ad adeguarsi tutti coloro che trattano
dati personali: aziende (indipendentemente dalle
loro dimensioni), liberi professionisti, associazioni,
cooperative, amministrazioni ed enti pubblici
(comuni, scuole, …), strutture sanitarie
e chiunque altro tratti i dati personali di
- Fornitori
- Dipendenti e collaboratori
- Cittadini, Clienti, utenti, pazienti.
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