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LA NUOVA OPPORTUNITÀ
DELLA CERTIFICAZIONE INTEGRATA QUALITÀ,
AMBIENTE e RESPONSABILITÀ SOCIALE
1.
Una nuova opportunità
L'esistenza di standard diversi per gestire i
sistemi qualità, ambientali e per la responsabilità
sociale, non pone ostacoli alla realizzazione
di un sistema di gestione integrato unico ed armonizzato.
L'errore assolutamente da evitare, soprattutto
per le organizzazioni che, già in possesso
della certificazione di qualità, vogliono
percorrere la strada dell'integrazione con altri
standard, è quello di "sommare"
attività e procedure a quelle già
esistenti, senza sfruttare le chiare opportunità
di integrazione offerte dalle norme volontarie
di riferimento.
A parte le opportunità "tecniche"
insite negli standard di riferimento (ovvero piena
compatibilità tra i requisiti), appaiono
sostanziali i vantaggi gestionali e competitivi
offerti da una corretta integrazione tra la norma
UNI
EN ISO 9001:2000, UNI
EN ISO 14001:96 e SA
8000:2001.
I Vantaggi gestionali perché
un buon sistema integrato sostiene, dal punto
di vista operativo, la nuova mission delle organizzazioni
moderne, ossia "concepire i processi, realizzare
prodotti ed erogare servizi con la finalità
di soddisfare gli stakeholders".
In particolare il sistema integrato qualità/ambiente/etica
nasce per:
- Migliorare la soddisfazione dei Clienti,
- Massimizzare i benefici e minimizzare gli
impatti ambientali per gli stakeholder (comunità,
lavoratori, fornitori, clienti, enti locali,
organismi non governativi, istituzioni, flora,
fauna) coinvolti dai processi di lavoro e dalle
strutture dell'organizzazione;
- Massimizzare i benefici e minimizzare gli
impatti sociali per gli stakeholder (comunità,
lavoratori, fornitori, clienti, enti locali,
organismi non governativi, istituzioni) coinvolti
dai processi di lavoro e dalle strutture dell'organizzazione.
Il successo di un impresa moderna si sostanzia
nella gestione del coinvolgimento
armonico di queste parti interessate (stakeholders).
Ognuna di esse, infatti, è in grado di
contribuire, con il portato dei suoi valori, aspettative,
esperienze e competenze, alla crescita della filiera
verso gli obiettivi collegati alle tre prospettive
(qualità, ambiente e sociale). In questo
contesto, la gestione dei rapporti di partnership
con fornitori e clienti, diventa un aspetto critico
e decisivo per il raggiungimento dei risultati.
I Vantaggi competitivi perché
l'attivazione di questo ciclo virtuoso, che coinvolge
le parti interessate e i componenti della filiera
di produzione, crea una sorta di "ecosistema"
nel mercato, in grado di "cooptare"
continuamente nuove organizzazioni.
Un'organizzazione ottiene un vantaggio competitivo
tentando di aprire fasce di mercato nuove per
ottenere un posizionamento commerciale migliore.
Un sistema integrato e la sua relativa certificazione,
consentirà di:
- allacciare partnership non perseguibili in
condizioni normali;
- rafforzare il posizionamento sul mercato
individuando target mirati di Clienti sensibili
agli aspetti ambientali e sociali;
- imporre il "brand" e l'immagine
cercando di essere un nuovo punto di riferimento
nel settore di riferimento.
E' indubbio che attualmente siamo "all'anno
0" poiché i servizi erogati e i prodotti
realizzati secondo la prospettiva ecologica e
la filiera ambientale/sociale sono aspetti innovativi
nello scenario economico.
E' altrettanto vero, però, che le associazioni
ecosolidali si stanno sviluppando e che l'impatto
sociale del sistema paese è sempre più
una realtà che occorre considerare per
gestire un'impresa.
Il vantaggio competitivo, d'altronde, si può
ottenere solo in una situazione "di partenza"
come quella attuale. Queste considerazioni, trovano
conferma dal fatto che c'è stata già
un'inaspettata attenzione ai prodotti collegati
ai circuiti di consumo ecosolidale proposti sul
mercato.
Per la prospettiva sociale, inoltre, c'è
ancora una grossa difficoltà a "scardinare"
l'impaurita diffidenza degli operatori coinvolti
nella filiera di un organizzazione che attiva
lo standard SA8000.
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