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6.
Per dare ragione di queste affermazioni è
necessario richiamare taluni di questi
criteri e strumenti che contribuiscono a collocare
la Gaming Simulation nel campo degli strumenti
della conoscenza. Nel senso che con essa si contribuisce
ad elaborare la capacità di interazione
delle persone partecipanti ai Giochi, ma anche
la loro propensione a svolgere ruoli reali nei
contesti di riferimento, che sono frutto di una
rappresentazione verosimile della realtà.
Sono questi criteri che danno alla Gaming Simulation
la caratteristica dell'azione in cui possono essere
trasformati i saperi, sia per realizzare un processo
intenzionale sia per individuarne e verificarne
l'applicabilità:
- la teoria dei giochi, utile nella presa delle
decisioni ma anche nella ricerca di soluzioni
ottimali;
- competizione e cooperazione,
- previsioni, teorie della decisione, dove
particolare rilievo assume la teoria dei giochi
a somma non nulla, per mirare allo sviluppo
di capacità cooperative tra gli attori
pur esercitando ruoli competitivi.
La teoria dei giochi a somma non nulla - un
Gioco senza vincitori né vinti - permette
ai giocatori di comprendere l'intera situazione:
dallo scenario agli obiettivi. Ogni giocatore
ha la possibilità di rimanere sempre
nel Gioco e di verificare a basso costo i propri
punti vista
- teoria degli scenari, per definire contesti
complessi e relazioni governabili nella dinamica
delle azioni e comprendere la complessità
dei problemi e della realtà
- teorie dell'imprenditorialità, come
capacità di combinazione di conoscenze
e risorse
- fattori simbolici come le metafore,
- il mastery learning (padronanza dell'apprendimento),
considerato come una rigorosa metodologia educativa
basata sull'analisi dei contenuti, l'individualizzazione
dell'insegnamento, la valutazione dell'apprendimento
- il role playing, che permette ai giocatori,
con le sue caratteristiche, di vedere e sperimentare
la realtà sotto differenti e anche contrastanti
punti di vista;
- fattori pedagogici come recupero delle abilità.
Il recupero delle conoscenze tecniche e delle
abilità professionali. Spesso i giocatori
sottovalutano l'importanza delle conoscenze
tecniche e delle abilità professionali,
quindi in molti giochi è possibile trovare
la possibilità di recuperare conoscenze
dimenticate.
- Inoltre, la Gaming Simulation può
fornire criteri e strumenti di monitoraggio
della coerenza di mezzi e fini, cioè
di quanto la trasformazione del pensiero in
azione sia coerente con le intenzioni del pensiero.
Questi criteri sono stati e possono essere utilizzati
singolarmente o in varie combinazioni.
I protagonisti dei giochi divengono consapevoli
della necessità di giocare ruoli in cui
è necessaria la trasposizione di conoscenze
ma anche la verifica della loro congruenza con
gli obiettivi che si intendono perseguire.
Nell'esperienza condotta si sono rilevati utili
per interpretare le relazioni tra i soggetti presenti
nella scena del Gioco; per misurare gli effetti
delle azioni e delle interazioni; per orientare
con mezzi coerenti, verso obiettivi condivisi,
le motivazioni che presiedono al pensiero; infine
per individuare criteri e strumenti di azione
per far sì che un pensiero diventi vero.
7. Con questi procedimenti e con questi criteri
il Gioco diventa una modalità di
organizzazione delle conoscenze e uno strumento
di valutazione della possibilità delle
loro applicazioni per raggiungere gli scopi desiderati.
Il Gioco, inteso anche come processo interattivo,
determina un rapporto tra gli attori che ne mette
in evidenza le finalità e ne manifesta
il valore.
L'attore, nel Gioco, ha la possibilità
di comprendere i problemi come un tutto, con la
conseguente necessità di una riduzione
della loro complessità secondo gli obiettivi
che si intendono perseguire, nel Gioco come nella
realtà, in un sistema cooperativo.
All'attore diventa possibile stabilire quanto
e quale sapere possa concorrere al raggiungimento
degli scopi, che, in virtù dello stesso
sapere, sono stati individuati con la manifestazione
delle intenzioni.
Ogni attore pone le proprie conoscenze in gioco,
in un rapporto con gli altri e con il complesso
contesto con cui ciascuno rappresenta la realtà.
Il sapere viene quindi svincolato dalle forme
razionali della scienza e delle teorie che ne
sostengono e ne sostanziano le ipotesi e le asserzioni.
Viene invece connesso, con le sue caratteristiche
ma anche con le sue disponibilità alla
verifica e alla validazione, in una forma di ricerca
sperimentale - qual è il Gioco - del rapporto
tra le intenzioni e le loro probabilità
di successo, determinando con ciò una forma
di responsabilità nell'azione che è
la responsabilità del sapere.
Giorgio Panizzi
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