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L’articolo che presentiamo è realizzato
in due tempi e pubblicato nel 1998 dal quotidiano
“Italia Oggi”; sono passati 6 anni,
ma l’attualità dell’argomento
trattato ci ha convinti a proporlo di nuovo. La
riflessione dell’autore, l’Ing. Monti,
ha suscitato un certo dibattito all’interno
della redazione, che ci auguriamo di poter continuare
anche con i lettori della rivista.
LA TEORIA DEL CAOS E IL MARKETING
La teoria del caos, essendo basata su un approccio
sistemico, e’ applicabile nella sua interezza
non solo al mondo della meteorologia (con la constatazione,
sperimentata per la prima volta nel 1980 nell’area
delle previsioni del tempo, che è possibile
disporre di informazioni accurate, fornite da
potenti elaboratori, solo per 24 ore, al massimo
48 o 72, a causa dell’ “effetto farfalla”:
il battito delle ali di una farfalla cambia in
qualche modo la situazione locale e questo, insieme
con altri cambiamenti, influenza la forza e la
direzione del vento in altre parti del pianeta);
né riguarda esclusivamente, come abbiamo
visto nei precedenti discorsi, il mondo dell’arte
e della scienza e il dinamismo delle teorie che
si sono succedute nel tempo e nello spazio; la
teoria del caos coinvolge anche il mondo degli
affari, del mercato, all’azienda: non sono
questi tutti sistemi? Non e’ forse vero
(effetto farfalla) che un cambiamento in un solo
parametro di questi sistemi influenza, può
influenzare, parte del sistema stesso o tutto
il sistema?
Vediamo ora quali sono gli aspetti del sistema
mercato di cui bisogna tener conto per applicare
la teoria del caos al marketing.
- Pensare in termini di sistema
Concepire il mercato come un sistema, naturalmente,
non e’ una novità.
E’ importante invece concepire il sistema
azienda-cliente come un sistema instabile ma non
fuori controllo, (sistema caotico) e vedere le
interazioni tra azienda e cliente come non lineari.
La teoria del marketing ha insegnato sino a pochi
anni fa che e’ necessario capire e analizzare
il cliente e poi fare in modo di soddisfare i
suoi bisogni e le sue necessità. Ma in
un sistema le cose non funzionano così.
In un sistema ogni azione genera una reazione,
spesso imprevedibile e sicuramente non-lineare.
Se lanciamo un nuovo prodotto, la concorrenza
cambierà le proprie attività, il
cliente cambierà il proprio punto di vista
ed esprimerà nuovi bisogni e necessità,
e così via in un succedersi di azioni e
reazioni non sempre logiche e sicuramente non
lineari. Nel sistema di cui stiamo parlando il
cliente e’ un organismo vivente che reagisce
alle informazioni che riceve con azioni che a
loro volta generano altre azioni, e così
via. In questo senso possiamo affermare che il
marketing "crea" la domanda e il mercato.
Naturalmente non sarà mai possibile "creare"
un mercato contro la volontà del cliente.
In effetti, quindi non e’ importante se
gli input vengono dall’azienda o dal cliente:
quello che e’ importante e’ l’interazione
tra i due input.
- Effetto reazione non-lineare
L’interpretazione della reazione ad una
azione e’ di vitale importanza nel marketing:
e’ necessario però tenere in conto
la non-linearità. Un classico esempio di
non-linearità e’ la reazione all’aumento
o diminuzione di prezzo di un prodotto o servizio,
altro esempio di reazione non-lineare sono le
cosiddette vendite stagionali.
I risultati di una medesima azione di marketing
cambiano continuamente.
Un cambiamento di management, un contratto di
cooperazione tra due aziende, l’ingresso
di un nuovo prodotto o di un nuovo concorrente,
la scoperta di una utilizzazione diversa di un
prodotto può cambiare radicalmente l’assetto
in un mercato.
Pianificare e’ indispensabile. E’
necessario però pianificare in maniera
dinamica. Questo vuol dire pianificare a breve
e a medio termine, prevedere quante più
alternative e’ possibile e controllare continuamente
i risultati reali per apportare le modifiche necessarie
alla pianificazione.
A conclusione di questa prima parte e’ possibile
affermare che per svolgere una attività
di marketing in una situazione di mercato "caotica"
e’ necessario non solo avere il massimo
delle informazioni possibile, ma anche utilizzare
queste informazioni in maniera razionale, creativa
e coerente.
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