HOME
Sommario
Le Vostre Domande
News
Keywords
Archivio Rivista
Il Vostro Contributo
La Redazione
Teleconferenza
Archivio Notiziario
Chat
Link
 
 
 
       
       
   

LE STRATEGIE DI MARKETING IN AMBIENTE "CAOTICO"

Riconoscere che il mercato e' un sistema che cambia continuamente in modo non-lineare e' già un passo avanti per condurre una attività di marketing di successo.
La teoria dice che se noi compiamo una azione su una delle famose 4P (Prezzo, Prodotto, Promozione e Posto/distribuzione) il mercato reagisce di conseguenza. D'altra parte sappiamo anche che i fattori di successo di una impresa sono il sistema organizzativo e l'innovazione. Per influenzare il mercato agiremo quindi su tutte queste leve. Le reazioni del mercato (inteso come insieme di clienti attuali, clienti potenziali, concorrenti e fornitori) non sono lineari. Non e' assolutamente detto che se abbassiamo il prezzo di un prodotto venderemo di più: questo dipenderà da come avremo combinato l'azione di riduzione del prezzo con le altre azioni sugli altri elementi del marketing mix, e dalle azioni dei concorrenti sugli stessi elementi, e dai tempi e dai modi in cui e con cui queste azioni sono state intraprese, in un numero abbastanza elevato di combinazioni.
Le leve di marketing che abbiamo menzionato sono solo quelle che l'impresa puo' utilizzare per influenzare il mercato: ne esistono altre esterne che non dipendono dall'impresa.
I fattori esterni sono quelli che provengono da nuove leggi, dallo sviluppo della tecnologia, dagli eventi naturali, dai cambiamenti sociali.
Per pianificare e mettere in atto una strategia di marketing dobbiamo determinare il grado di variazione del mercato e analizzare come e perché i parametri stanno cambiando.
I parametri da analizzare sono molti e le loro combinazioni molte di più: come per le previsioni del tempo, quando avremo finito di analizzare, i parametri saranno già cambiati.
A questo punto e' necessario utilizzare semplici strumenti di analisi e seguire alcuni semplici principi. Lo strumento può essere una check list che elenchi per il settore di mercato da analizzare:

  1. la situazione attuale del mercato;
  2. il grado di variazione del mercato (stabile, abbastanza stabile, variabile, molto variabile e fuori controllo);
  3. i parametri che causano il cambiamento e per ciascuno di essi l'effetto del cambiamento.


Completare la check list basandosi su dati reperibili e su esperienza acquisita ci permetterà di gettare le basi per una pianificazione della strategia di marketing. Inoltre il cercare di definire il livello di "caoticità'" del mercato ci permetterà di identificare e utilizzare a nostro vantaggio i parametri potenziali del cambiamento. La comprensione della dinamica del cambiamento ci consentirà di utilizzare in anticipo fattori altamente destabilizzanti quali l'innovazione, la distribuzione o il sistema organizzativo.
I principi generali per una corretta comprensione e gestione del marketing in ambiente "caotico" sono, in sintesi, i seguenti:

  1. sviluppare e migliorare continuamente prodotti e processi;
  2. provocare il cambiamento (essere la farfalla);
  3. essere veloci e flessibili;
  4. dedicare alla raccolta delle informazioni, da qualsiasi parte provengano, il massimo tempo possibile.


Strumenti per operare nel caos marketing

Il vecchio detto "se non si rompe non metterci le mani" non e' più valido, forse non lo e' mai stato. Se le cose vanno bene e' invece proprio il momento di metterci le mani e cambiare. I principi fondamentali a cui attenersi sono pochi: sviluppare continuamente, prendere l'iniziativa, essere veloci, essere informati e coinvolti, non solo impegnati.

Esempi di aziende che hanno "perso il treno" ce ne sono tanti: basti pensare all'IBM con i PC, all'industria americana dell'auto oppure ai prodotti elettronici di consumo. Gli strumenti oggi a disposizione di un uomo di marketing sono avanzatissimi e sofisticati. La tecnica di analizzare i prodotti sul mercato in termini di margine di contribuzione, quota di mercato, profitto netto ci permette di suddividerli in "produttori di profitto, parassiti e mediocri".

Intendiamo per produttori di profitto i prodotti che sono il core business dell'azienda, stabili e con un grande volume di vendita, i parassiti sono i prodotti che hanno un basso volume di vendita e una insufficiente domanda, i mediocri sono i prodotti che possono diventare l'uno o l'altro.

Queste analisi e questa suddivisione, pur essendo elemento essenziale per le decisioni di marketing, non e' più sufficiente date le caratteristiche di un mercato in continua e non lineare evoluzione. In molti casi, infatti, il calcolo della produzione di utile di un prodotto e' basato sul costo di produzione del prodotto stesso.

Sarà necessario invece tenere in conto tutta la catena di distribuzione del prodotto, dal progetto alla effettiva consegna e utilizzazione del prodotto stesso da parte del cliente finale: questa visione olistica potrà effettivamente dirci se un prodotto e' produttore di profitto, o parassita o potenzialmente suscettibile di passare da un settore all'altro. D'altra parte comprendere in pieno il posizionamento di un prodotto dal punto di vista della vera produzione di utile e' sempre essenziale per decidere se sviluppare il prodotto stesso o addirittura non produrlo più, lo e' ancora di più in una situazione di mercato variabile continuamente in modo non lineare. Una volta definito in maniera corretta, vale a dire tenendo presenti tutti i fattori di costo della catena distributiva, se si tratta di un prodotto che produce utili, o di un prodotto che non ne produce, o infine di un prodotto che ha del potenziale sarà necessario trattare ciascuno di essi in maniera diversa.

<<Indietro
Avanti>>