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VALUTAZIONE E RITORNO SUGLI INVESTIMENTI
DELL'E-LEARNING
L'evoluzione
delle dinamiche del business mette sempre più
al centro il fattore umano come primario per il
raggiungimento degli obiettivi di performance
di una azienda.
È sempre più importante avvicinare
gli obiettivi personali a quelli aziendali.
È in questo contesto che sempre più
aziende cercano di sviluppare una maggiore diversificazione
dell'offerta formativa, grazie soprattutto all'utilizzo
delle nuove tecnologie.
Oggi, investire in formazione è un
must per tutte le aziende, è per questo
motivo che la formazione e l'e-laerning devono
essere considerati come un vero e proprio investimento.
Tutto questo fa sentire la forte necessità
di individuare un approccio per misurare il ritorno
dell'investimento che viene fatto in tale ambito.
Molte esperienze di e-learning sono state caratterizzate
da una grande attenzione per quella che è
la dimensione tecnologica a scapito dei fattori
propri della gestione della formazione.
Gli effetti di tale metodologia non possono essere
misurati solo in un'ottica di riduzione dei costi
in rapporto all'impiego delle nuove tecnologie
(effetto che più di una teoria mette in
discussione); bisogna invece tener conto delle
conseguenze positive e negative che caratterizzano
l' e-learning.
Ciò che manca è una consapevole
adozione di tale metodologia, si devono esaminare,
prima di investire in formazione, le infrastrutture
tecnologiche ma anche il posizionamento competitivo,
l'assetto organizzativo e la gestione delle risorse
umane.
Parlare di valore dell'e-learning significa collegare
gli investimenti in formazione abilitati dall'ICT
al vantaggio competitivo dell'azienda.
Quello che le aziende devono capire è che
si ha la necessità di misurare non solo
i risparmi (non sempre garantiti) ma anche i ritorni
sugli investimenti per poter prendere delle scelte
razionali e per fornire il feedback necessario
al miglioramento continuo dei processi di produzione
del valore.
Con il termine valutazione si indica: quella
particolare attività di ricerca che, attraverso
la raccolta, l'analisi, e l'interpretazione di
informazioni su vari aspetti di un programma formativo,
ne giudica l'efficacia, l'efficienza e la qualità,
verificando la coerenza con gli obiettivi e le
condizioni ambientali in cui il progetto è
realizzato.
Secondo la definizione di F.Ballor, S. Boca e
S. Ruggeri: "la valutazione è quel
processo in cui attraverso la rivelazione di parametri
relativi alle funzioni di apprendimento e di insegnamento,
diventa possibile stabilire quanto e in che direzione
ha inciso l'intervento posto in essere".
Alla base di qualsiasi processo di valutazione
c'è la scelta di cosa misurare e di come
effettuare le misurazioni, cosa non facile in
generale. I problemi relativi alla valutazione
sono ancora più complessi per gli interventi
di formazione a distanza, dove la maggioranza
degli effetti non è misurabile in modo
tangibile.
Un modo per misurare e monitorare lo sviluppo
del capitale umano conseguente agli investimenti
in e-learning è il ROI dell'e-larning,
ossia un indicatore costruito analogicamente al
ROI classico, formulato per la prima volta da
Dupont in rapporto alla nascita delle strutture
organizzative multidivisionali.
Tale indice indica il valore numerico che si ottiene
dividendo il valore monetario dei benefici per
quello degli investimenti o costi.
Il ROI dell'e-learning intende misurare il rapporto
tra il flusso degli investimenti realizzati in
formazione e i benefici netti ottenuti.
Con questo termine si indica l'insieme dei risultati
quantitativi e qualitativi ottenibili a fronte
dell'investimento per la progettazione e realizzazione
di un sistema di e-learning.
Il primo problema che ci si trova ad affrontare
quando si vuole valutare un progetto di e-learning
riguarda come identificare i risultati di tale
metodologia e quindi come riuscire a quantificare
l'incremento delle competenze organizzative.
A questo proposito può essere utile prende
in considerazione il pensiero delle varie teorie
economiche che hanno cercato di individuare come
procedere a tale misurazione.
Secondo la teoria delle transazioni, bisognerebbe
valutare l'e-learning tenendo presenti gli effetti
immediati sui risultati aziendali. In questo caso
si hanno benefici per quanto riguarda la creazione
di skill e conoscenze tecniche.
La teoria del capitale umano invece, basa la valutazione
sui ritorni attesi, collegati alla futura produttività.
Sarà quindi creato valore solo se il progetto
riguarderà il core business dell'impresa
a prescindere dalla natura delle competenze che
si vanno a sviluppare.
Il ROI va quindi costruito in modo differente
in funzione dei risultati attesi che ci si aspetta
e che si vuole raggiungere e che devono essere
stabiliti a priori.
È per questo motivo che per calcolare il
ROI sono state elaborate diverse formule:
- nella prima si calcola il risparmio netto
progettato considerando il costo del progetto
formativo precedente e sottraendo i costo amministrativi
del nuovo programma;
- nel secondo caso non si arriva ad una misurazione
finanziaria in quanto si divide il costo totale
della formazione per il totale degli studenti,
arrivando così a determinare il costo
per studente;
- nella terza formula si moltiplicano i benefici
complessivi monetizzati per cento, si dividono
per il costo totale del programma di formazione,
ottenendo così la percentuale di ROI
relativo alla nuova formazione.
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