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E' opportuno iniziare lo studio del progetto d'organizzazione da dati certamente presenti in azienda ed il più possibili attendibili.

Il codice civile dispone che l'imprenditore tenga il libro giornale e quello degli inventari, vale a dire la contabilità; questa fonte informazioni, certamente disponibile in ogni impresa, è sovente relegata a ruolo di "dovere nei con fronti della pubblica amministrazione", ma è proprio da qui che si inizierà il progetto di organizzazione.

La contabilità generale a partita doppia, da ora più brevemente indicata come Co.Ge., nasce attorno all'anno 1.100 nell'ordine dei Templari; un metodo così collaudato, che in un millennio non ha subito importanti variazioni delle regole e dei concetti di base, merita certamente fiducia.

L'informatizzazione ha consentito di adottare la partita doppia anche alle Imprese con volume d'affari ridotto, che avrebbero potuto optare per la contabilità semplificata.

Le piccole imprese che affidano la tenuta della Co.Ge. a studi professionali e che hanno adottato la contabilità semplificata, potranno chiedere di passare al metodo della partita doppia ed ottenere periodicamente il bilancio di verifica.

Il piano dei conti della Co.Ge. a partita doppia prevede:

- Lo stato patrimoniale, dove si registrano le variazioni dell' attivo e del passivo e si rileva l'arricchimento o l'impoverimento dell' impresa dalla sua fondazione

- Il conto profitti e perdite, dove si contabilizzano i costi ed i ricavi, per determinare l'utile o la perdita di ciascun esercizio.

- I conti d'ordine, detti anche transitori, per registrare le voci che non generano variazioni di bilancio: esempio le rate di locazione finanziaria a scadere, le fideiussioni e le garanzie reali prestate a terzi, eccetera.

I programmi di gestione, recentemente conosciuti con l'acronimo ERP:
Enterprise Resurce Plain, raccolgono, elaborano ed integrano i dati della gestione di diversa provenienza ed hanno un'elevata potenzialità, che non è sempre totalmente utilizzata.

Ottimizzando il loro impiego è possibile evitare la "contabilità analitica", conosciuta anche come "contabilità industriale", molto onerosa per le piccole e medie imprese.


La contabilità di magazzino non fa parte della Co.Ge. vera e propria, generalmente è un modulo integrato in un sistema ERP e serve a rilevare costantemente i movimenti delle materie prime e dei prodotti finiti, a quantità e valore.

È così possibile conoscere il valore delle rimanenze, senza ricorrere ad inventari fisici, dispendiosi in termini di tempo e, sovente, valorizzati con criteri poco attendibili.

Non è possibile definire un bilancio, annuale o periodico, senza conoscere il valore delle rimanenze.

L'elaborazione della Co.Ge. produce il bilancio di verifica, che è la piattaforma sulla quale si costruisce il bilancio, sia fiscale sia ai fini della gestione, suddiviso in stato patrimoniale e conto economico.

Poiché il fine d'ogni impresa è l'utile,l'organizzazione di gestione inizia dal conto economico.

 


Giorgio Gallina

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