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Di altra natura sono invece i suggerimenti contenuti nel Decalogo a proposito dell'Usura, ove testualmente si legge: ""Punto 5.7. Rapporti che presentano una movimentazione non giustificata dall'attività svolta dal cliente e che risultano caratterizzati da: versamenti frequenti di assegni o presentazione allo sconto di titoli, soprattutto se in cifra tonda, con pluralità di girate, con altri elementi ricorrenti, ovvero emessi al portatore o a favore dello stesso traente; richiami di titoli e ritorni insoluti a volte seguiti da protesto; sostanziale pareggiamento degli addebiti e degli accrediti.""

Ulteriori esempi, possono riguardare:

  • L'imprenditore, commerciante al dettaglio, regolarmente iscritto alla Camera di Commercio che, periodicamente, versa nella propria Banca ove è accreditato, solo e/o prevalentemente, assegni (in tali situazioni è ragionevole pensare - in assenza di particolari giustificazioni - che il contante incassato dall'esercizio della riferita attività economica - trattandosi di un commercio al dettaglio - venga "prestato", ricevendo in cambio titoli di credito, poco coerenti al profilo soggettivo del cliente);
  • Il privato consumatore o, più semplicemente, colui che non svolge un'attività imprenditoriale che, con periodica frequenza, ingiustificatamente, presenta "effetti al dopo incasso" (personalmente, ritengo tali situazioni ad alto rischio atteso che, nella generalità dei casi, l'accettazione di effetti cambiari sottende una transazione commerciale o un "prestito");
  • L'imprenditore, formalmente iscritto alla Camera di Commercio, non affidato, che opera su basi attive, con denaro proprio, che usa il rapporto di conto corrente solo per "cambiare" gli assegni ricevuti da terzi, prelevando solo denaro contante, ovvero senza registrare addebiti con ordini di bonifico e/o emissione di assegni (la impossibilità di verificare da parte della Banca i destinatari dei pagamenti, non consente la verifica circa la strumentalità dei costi, ovvero la loro inerenza all'esercizio della riferita attività economica).

Da ultimo, mi permetto di evidenziare qualche utile "Informazione" alle vittime da usura, quali:

1. Se avete bisogno di un prestito che nessuna banca vi concede - possibilmente non avente un carattere voluttuario ma collegato da una esigenza reale e concreta - e andate a bussare ad una "Finanziaria", verificate che la stessa sia iscritta nell'apposito Albo tenuto dall'Ufficio Italiano Cambi e consultabile al Sito Internet www.uic.it;
2. Se siete caduti nella trappola degli usurai o comunque soggetti poco raccomandabili, non andate oltre, ravvedetevi subito, rivolgendovi ad un qualunque Comando di Polizia o Carabinieri, oppure ad un numero telefonico anti-usura chiedendo un aiuto legale per il vostro caso;
3. Diffidate da chi vi propone interessi bassissimi o amichevoli, sovente l'usuraio si propone come amico in grado e desideroso di aiutarvi;
4. Fate attenzione alla periodicità del tasso: quello usuraio è mensile, quello degli Istituti di credito è annuo;
5. Non aderite alle richieste di sottoscrivere procure, preliminari di vendita o compromessi a garanzia del debito;
6. Diffidate di chi chiede, per il prestito, assegni in bianco o con importi maggiorati come garanzia del debito;
7. Se avete firmato assegni in bianco o cambiali a garanzia del debito contratto, pretendete che vi vengano restituiti non appena avvenuta l'estinzione dello stesso;
8. quando pagate le rate, evitate di farlo in contanti (in quanto non lasciano traccia e, vietato dalla Legge nr.197/91 per importi superiori ad euro 12.500,00);
9. Conservate e prendete nota di tutti i titoli emessi per la restituzione del debito (possono essere utili in un eventuale contenzioso penale);
10. Evitate di incontrarvi con gli usurai o comunque con gente che vi minaccia in locali privati, ma solo in luoghi pubblici. E' il modo migliore per ridurre il rischio di minacce se non, addirittura, di pestaggi.

Concludo questo breve ragionamento per dire che non posso che essere d'accordo con il motto di Irving Fisher, ove per ridurre i rischi dobbiamo necessariamente migliorare la conoscenza, il cui obiettivo sarà tanto più raggiungibile quanto maggiore sarà la Formazione e l'Informazione.

 

Giovanni Falcone

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