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Come difendersi dal mobbing?

La giurisprudenza ha sviluppato, utilizzando norme già esistenti, delle ricostruzioni giuridiche che permettono di sanzionare il mobbing e molti dei singoli comportamenti ad esso ascrivibili. Nel nostro ordinamento già esistono norme (costituzionali, civilistiche, penalistiche e specialistiche) che consentirebbero di difendersi. Si può far ricorso all’art.700 dello Statuto dei Lavoratori e al 2087 del Codice Civile.
Il problema è che ogni forma di provocazione o di aggressione deve essere dimostrata e la difficoltà consiste spesso nel disporre di prove flagranti, anche perché talora non sono presenti manifestazioni di solidarietà da parte dei compagni di lavoro. Si tratta, dunque, per il lavoratore di raccogliere documentazioni relative ad eventuali provvedimenti: lettere di richiamo o di biasimo, modifica di mansioni, trasferimento di sede di lavoro, spostamento di ufficio, etc.
Nel periodo compreso tra i mesi di maggio/luglio 2003 e gennaio 2004 sono state poi redatte alcune importanti decisioni della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione. E’ stata elaborata già da tempo – ed ora recepita dalla stessa Consulta nella decisione n. 233/2003 - la categoria del “danno esistenziale”. Nello svolgimento evolutivo della tematica ha prevalso la tesi – affermata ora esplicitamente da Corte cost. n. 233/2003 e da Cass. n. 2050/2004 – dell’autonomia della nuova figura del danno esistenziale che andrebbe a tutelare interessi diversi ed ulteriori rispetto a quelli del “danno biologico” (perché non circoscritti al solo diritto alla salute). Si assicura quindi una salvaguardia risarcitoria a fronte di ogni “lesione” del danneggiato nell’esplicazione della propria personalità, intesa come valore fondamentale dell’individuo, cui l’ordinamento deve tendere e perciò tutelare adeguatamente.
Nonostante la presenza di questi provvedimenti, ancora però non esiste una legislazione ad hoc per il “mobbing”: l’unico spiraglio si riferisce ad una proposta di legge ferma nel cassetto della Presidenza del Consiglio da 18 mesi, in cui sono presenti 6 articoli e un allegato (il protocollo diagnostico) . Il tutto è ufficialmente in attesa di un pronunciamento.


Paola Biggio

Fonti utilizzate:
www.mobbingonline.it
www.uil.it

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