Fondato sulla responsabilità del manager
in apprendimento - sia per quanto riguarda i
tempi e i modi di studio, sia per quanto riguarda
i momenti di verifica e di valutazione del proprio
apprendimento - può indurre comportamenti
indipendenti e critici sia verso gli argomenti
della formazione sia verso le proprie propensioni
ad apprendere.
Lo stesso rapporto con esperti e docenti della
materia e con eventuali tutor - proprio perché
diretto, attraverso le tecnologie, dal manager-discente
- può essere vissuto in un clima di consulenza
e di espressione collegiale di problem solving
anziché in una dimensione anacronistica
di docente/discente che non tiene conto nella
sostanza, non solo nei modi, della pari dignità
delle esperienze e delle conoscenze, in questo
caso, del docente-esperto e del discente-manager.
In questo contesto è quindi possibile
sviluppare i criteri per l'impostazione di corsi
di e-learning per la formazione di imprenditori,
dirigenti d’azienda e manager fondati
sulle proprietà delle discipline, deludendo
sicuramente coloro che sono soliti anteporre,
per la loro indubbia efficacia ma come elementi
caratteristici, le metodologie, le tecnologie
e gli strumenti tecnici mutuati dalla teoria
dell'informazione e della comunicazione.
L’e-learning si può porre quindi
come uno strumento strategico per lo sviluppo
dell’impresa – anche in presenza
di imprenditori manager e dirigenti ‘normali’
- in quanto può essere veicolo di argomenti
e conoscenze utilizzabili con procedure analoghe
a quelle della gestione quotidiana che deve
sempre più adattarsi ad una serie di
stimoli e di vincoli flessibili anche se tecnologicamente
avanzati.
Giorgio Panizzi
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